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Euribor sotto Irs: è davvero finita l’era dei mutui costosi?

L'Euribor scende sotto l'Irs per la prima volta in due anni, aprendo nuove prospettive per i mutui. Scopri come questa inversione di tendenza potrebbe influenzare le tue scelte finanziarie e quali strategie stanno adottando le banche per i giovani.
  • L'Euribor a 3 mesi si posiziona al 2,51%, inferiore all'Irs a 20 anni al 2,68%, invertendo una tendenza che durava da due anni.
  • Le surroghe rappresentano solo il 38% delle nuove istanze di mutuo, mentre l'acquisto sale al 58%, segnalando una maggiore propensione all'acquisto rispetto alla rinegoziazione.
  • Le richieste di mutui per la prima casa da parte di under 36 sono aumentate dal 46% (maggio 2024) al 58% (marzo 2025), evidenziando un rinnovato interesse dei giovani verso il mercato immobiliare.

Dopo due anni di supremazia, l’Euribor a 3 mesi, parametro di riferimento per i mutui indicizzati, si posiziona al di sotto dell’Irs a 20 anni, solitamente correlato ai mutui a tasso stabilito. Questa mutazione, evidenziata dall’Osservatorio MutuiSupermarket.it, indica un potenziale punto di svolta nel panorama dei finanziamenti immobiliari italiani.

Il Ribaltamento delle Tendenze: Un’Analisi Dettagliata

Tra marzo 2023 e febbraio 2025, l’Euribor ha costantemente prevalso sull’Irs, rendendo i mutui variabili meno attrattivi. Nel marzo 2025, l’Irs a 20 anni ha conseguito una media mensile del 2,68%, con un aumento dello 0,27%, mentre l’Euribor a 3 mesi si è fissato al 2,51%, con una leggera flessione dello 0,01%. Le proiezioni segnalano un ulteriore decremento dell’Euribor, che potrebbe raggiungere il 2,10% a dicembre 2025, per poi innalzarsi gradualmente nei successivi cinque anni fino al 2,80%.

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Questa inversione rappresenta una ventata di sollievo per gli acquirenti, consentendo rate mensili più contenute e incrementando le alternative di finanziamento. Malgrado ciò, è essenziale ricordare che i tassi applicati a marzo rispecchiano il costo medio del denaro di febbraio, pertanto l’effettivo tornaconto dei mutui variabili si materializzerà nei mesi successivi.

Diniche di Mercato: Giovani e Mutui Online

Il canale online registra una contrazione delle surroghe, che costituiscono il 38% delle nuove istanze a marzo, mentre l’acquisto si rafforza con il 58%. Si nota una crescita delle richieste di mutui per l’acquisizione della prima abitazione da parte di soggetti under 36, salendo dal 46% di maggio 2024 al 58% di marzo 2025. *Diversamente, il gruppo di richiedenti di età compresa tra i 36 e i 45 anni mostra una diminuzione, attestandosi solo al 28% del totale delle domande.

Le Offerte e le Strategie delle Banche

Gli istituti bancari stanno reagendo a questa mutevolezza dei tassi con strategie differenziate. Credem ha abbandonato il sistema di valutazione tariffaria ancorato all’Irs, scegliendo una soluzione a tasso fisso garantito. Intesa Sanpaolo e Banco Bpm offrono sconti per i giovani, con l’obiettivo di rendere più agevole l’ingresso nel mercato immobiliare. Queste iniziative testimoniano la volontà degli istituti di credito di adattarsi alle nuove dinamiche del mercato e di sostenere i giovani nell’acquisto della prima casa.

Implicazioni Economiche e Prospettive Future

L’andamento dei tassi sui mutui è strettamente connesso alle manovre monetarie della Bce e alle attese sull’inflazione. Il taglio dei tassi di marzo ha agevolato la diminuzione dell’Euribor, ma l’aumento dell’Irs riflette i timori per un possibile ritorno dell’inflazione, alimentato da elementi quali l’aumento della spesa per la difesa e le tensioni commerciali a livello internazionale.

Navigare nel Mercato dei Mutui: Una Guida per il Consumatore Consapevole

In questo contesto incerto, la scelta tra tasso fisso e variabile richiede un’accurata valutazione. Il tasso fisso offre sicurezza e prevedibilità, mentre il tasso variabile può risultare più conveniente nel breve termine, ma espone al rischio di aumenti futuri. È fondamentale confrontare le offerte disponibili online e valutare attentamente le proprie esigenze e la propria propensione al rischio.

In un mercato in continua evoluzione, l’informazione e la consapevolezza sono le armi migliori per prendere decisioni finanziarie oculate.

Amici, in questo scenario finanziario in continuo movimento, è essenziale comprendere un concetto base: il tasso di interesse reale. Questo tasso rappresenta il costo effettivo del denaro, tenendo conto dell’inflazione. Se il tasso di interesse nominale (quello che vedete pubblicizzato) è inferiore all’inflazione, il vostro investimento sta perdendo valore nel tempo.
Un concetto più avanzato è la
duration di un mutuo. La duration misura la sensibilità del valore di un mutuo alle variazioni dei tassi di interesse. Un mutuo con una duration più lunga sarà più sensibile alle variazioni dei tassi. Comprendere la duration può aiutarvi a valutare il rischio associato a un mutuo a tasso variabile e a prendere decisioni più informate.

Vi invito a riflettere: siete pronti a scommettere sul futuro dell’inflazione? La vostra scelta tra tasso fisso e variabile dovrebbe riflettere la vostra risposta a questa domanda.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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Lorenzo
Lorenzo
1 giorno fa

Finalmente buone notizie per i giovani! Speriamo che questa inversione di tendenza aiuti davvero chi vuole comprare casa. Ma non illudiamoci troppo, le banche troveranno sempre un modo per guadagnarci.

Giuseppe
Giuseppe
1 giorno fa

Ma come, fino a ieri tutti dicevano che il variabile era la rovina e adesso lo spingono di nuovo? Io mi fido solo del fisso, almeno so cosa pago!

Nicole
Nicole
1 giorno fa

Occhio che l’articolo parla di Euribor che scende ma Irs che sale… Non è che ci stanno prendendo in giro? Bisogna capire bene cosa conviene davvero, non fidarsi solo di quello che dicono.

Asia
Asia
1 giorno fa

Io ho fatto la surroga a tasso fisso un anno fa, mi sento un genio! Adesso i tassi stanno di nuovo cambiando, ma io sono tranquillo. Chi si è mosso prima, si è salvato.

Riccardo
Riccardo
1 giorno fa

L’articolo è interessante, ma manca una cosa fondamentale: la sostenibilità del debito. Non basta che la rata sia più bassa, bisogna anche considerare se si ha un lavoro stabile e se si riescono a gestire le spese impreviste. Prima di fare un mutuo, fatevi bene i conti!

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