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- Il prezzo dell'olio extravergine di oliva ha toccato i 9 euro a bottiglia, con un picco fino a 10 euro o più.
- Circa il 30% dei consumatori ha cambiato le proprie abitudini d'acquisto a causa dell'aumento dei prezzi.
- La produzione di olio d'oliva in Spagna ha subito un calo drastico, contribuendo al raddoppio del costo medio al litro.
Il prezzo dell’olio extravergine di oliva ha raggiunto livelli record, toccando i 9 euro a bottiglia e, in alcuni casi, superando questa soglia fino a costare 10 euro o più. Questo aumento dei prezzi ha portato a una significativa riduzione del consumo di questo prodotto, considerato il re della dieta mediterranea e un pilastro della cucina italiana. Secondo un’indagine condotta dall’Istituto Piepoli, circa il 30% dei consumatori ha cambiato le proprie abitudini d’acquisto, con il 47% degli intervistati che dichiara di aver ridotto il consumo del 30% e il 40% che afferma di averlo dimezzato. Inoltre, il 45% del campione ha sostituito l’olio extravergine con olio di semi, più economico, sia per cucinare che per condire.
La crisi climatica globale ha avuto un impatto devastante sulla produzione mondiale di olio d’oliva, con la Spagna, uno dei maggiori produttori, che ha subito un drastico calo della produzione. Questo ha portato a una carenza di prodotto sul mercato e a un conseguente raddoppio del costo medio al litro. La situazione è aggravata dal fatto che il cambiamento climatico ha ridotto la disponibilità di materia prima, causando un aumento delle quotazioni e un calo dei consumi non solo in Italia ma in tutto il mondo.
Le Reazioni del Mercato e dei Produttori
Nonostante la crisi, i produttori di olio extravergine di oliva rimangono cautamente ottimisti riguardo al futuro. Zefferino Monini, amministratore delegato dell’omonimo oleificio, sottolinea che, sebbene le indagini a campione riflettano un calo del consumo, i dati reali mostrano una situazione meno grave, con una diminuzione delle vendite nella grande distribuzione organizzata (Gdo) del 9,5% nel 2023 e un calo dei volumi intorno al 7,8% nei primi mesi del 2024. Questo dimostra che, nonostante l’aumento dei prezzi, l’olio extravergine di oliva rimane un prodotto apprezzato dai consumatori.
La speranza dei produttori è legata ai prossimi raccolti. Grazie a una primavera che promette bene in termini di piogge, si prevede che la produzione possa riprendersi, portando a una possibile riduzione dei prezzi nel 2025, con le bottiglie che potrebbero costare intorno ai 6 euro.
Strategie per il Rilancio: Focus sui Valori Salutistici
Per affrontare la crisi e rilanciare il consumo di olio extravergine di oliva, gli esperti del settore suggeriscono di puntare sui benefici salutistici di questo prodotto. Durante l’Olio Officina Festival, Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia, ha invitato i protagonisti del settore a lavorare insieme per promuovere le qualità uniche dell’extravergine. Anna Cane, presidente del gruppo olio di oliva di Assitol, ha evidenziato l’importanza di comunicare al consumatore i benefici per la salute dell’olio extravergine, sottolineando la necessità di una revisione della normativa UE per migliorare l’informazione sulle etichette.
La ricerca medica ha riconosciuto ampiamente la valenza nutrizionale dell’olio d’oliva, ma è fondamentale che queste informazioni siano trasmesse in modo efficace ai consumatori per aumentare la conoscenza e l’apprezzamento del prodotto, non solo nei Paesi olivicoli ma anche in quelli dove l’extravergine è meno conosciuto.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il mercato dell’olio extravergine di oliva sta affrontando una crisi senza precedenti, causata da una tempesta perfetta di fattori climatici avversi e aumenti dei prezzi che hanno ridotto significativamente il consumo. Tuttavia, la resilienza dei produttori e le strategie focalizzate sui valori salutistici e nutrizionali dell’olio extravergine potrebbero giocare un ruolo chiave nel rilancio del settore. Una nozione base di finanza correlata a questa situazione è l’importanza dell’elasticità della domanda nel determinare il consumo di beni di lusso o necessari come l’olio extravergine di oliva. Una nozione di finanza avanzata applicabile è l’analisi dei cicli di mercato e dei fattori esterni, come il cambiamento climatico, nel prevedere e mitigare gli impatti su produzione e prezzi. Questa crisi offre l’opportunità di riflettere sull’importanza di strategie sostenibili e resilienti nel settore agroalimentare globale.