E-Mail: [email protected]
- L'Antitrust ha concluso 37 procedimenti nel 2023, irrogando sanzioni per un totale di 42,12 milioni di euro a vari settori.
- Il caso di TikTok evidenzia l'impegno dell'Antitrust nel proteggere i minori da contenuti pericolosi, con sanzioni per pratiche basate sulla profilazione.
- Nel settore energetico, sono stati chiusi undici procedimenti istruttori, riguardanti pratiche commerciali aggressive che hanno interessato 4,5 milioni di consumatori e micro-imprese.
Nel corso del 2023, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha intensificato la sua attività di vigilanza e controllo sulle pratiche commerciali scorrette, concludendo 37 procedimenti che hanno portato all’irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie per un totale di 42,12 milioni di euro. Queste sanzioni hanno interessato vari settori, con un focus particolare su trasporti, energia e ambiente, per un importo di 21 milioni di euro, seguiti da aziende del credito, assicurazioni, poste, servizi, turismo e sport (6,9 milioni), piattaforme digitali e comunicazioni (6,7 milioni), e infine il settore manifatturiero, agroalimentare, farmaceutico e la distribuzione commerciale (5,4 milioni).
Il caso di TikTok è emblematico: l’Autorità ha sanzionato la piattaforma per aver veicolato contenuti pericolosi ai minori, utilizzando un sistema di raccomandazione basato sulla profilazione, con l’obiettivo di aumentare le interazioni e il tempo speso online. Questa azione rientra in un più ampio intervento dell’Antitrust volto ad assicurare il rispetto degli obblighi di diligenza da parte delle piattaforme digitali che offrono servizi ai consumatori.
L’Influenza degli Influencer e le Pratiche nel Settore Energetico
L’influencer marketing ha rappresentato un altro fronte di intervento significativo per l’Antitrust, con particolare riferimento al caso di Chiara Ferragni e la sua collaborazione con Balocco. L’Autorità ha messo in luce come la commistione tra sponsorizzazione e iniziative di beneficenza possa indurre in errore i consumatori, facendo loro credere di contribuire a un’iniziativa benefica attraverso l’acquisto di un prodotto, quando in realtà la donazione era stata effettuata in anticipo e in cifra fissa da Balocco.
Nel settore dell’energia, l’Antitrust ha chiuso undici procedimenti istruttori relativi a pratiche commerciali aggressive, come le modifiche unilaterali peggiorative dei prezzi dell’energia elettrica e del gas, che hanno interessato 4,5 milioni di consumatori e micro-imprese, con un danno stimato di oltre 1 miliardo di euro. Questi interventi hanno permesso il ripristino delle condizioni iniziali di contratto a favore di 500 mila consumatori, con la restituzione di oltre 115 milioni di euro.
Restituzioni e Benefici per Consumatori e Imprese
Tra gennaio 2023 e marzo 2024, l’Antitrust ha esaminato 34.595 segnalazioni, concludendo 102 procedimenti, di cui 40 con accertamento dell’infrazione e 48 con accoglimento degli impegni. Questa attività ha consentito la restituzione a 600.000 consumatori di oltre 122 milioni di euro. Inoltre, secondo una stima basata sulla metodologia sviluppata dall’OCSE nel 2014, i benefici a favore delle imprese e dei consumatori derivanti dall’attività dell’Autorità nel periodo 2015-2023 sono pari a circa 8,4 miliardi di euro, di cui 710 milioni nell’ultimo anno.
Bullet Executive Summary
L’attività dell’Antitrust nel 2023 ha evidenziato l’importanza della vigilanza sulle pratiche commerciali scorrette e l’impatto significativo delle sanzioni amministrative per proteggere i consumatori. La restituzione di oltre 122 milioni di euro a 600.000 consumatori sottolinea l’efficacia degli interventi dell’Autorità nel correggere le pratiche scorrette e nel ristabilire condizioni di mercato eque.
Dal punto di vista della nozione base di finanza, l’azione dell’Antitrust riflette l’importanza della trasparenza e della correttezza nelle pratiche commerciali per il funzionamento efficiente dei mercati. Sul fronte della nozione di finanza avanzata, l’intervento dell’Autorità evidenzia come la regolamentazione e la vigilanza siano fondamentali per prevenire le distorsioni di mercato e per promuovere un ambiente competitivo che favorisca l’innovazione e la crescita economica. Questi interventi stimolano una riflessione sulla necessità di bilanciare la libertà di impresa con la protezione dei consumatori e l’integrità dei mercati.