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- Affluenza record a Cibus 2023 con 75mila visitatori, un incremento del 25% rispetto all'anno precedente.
- Barilla lancia nuovi prodotti con il 70% in meno di grassi saturi e il 100% di farina di grano tenero da agricoltura sostenibile.
- L'export del food Made in Italy cresce del 27% nel decennio 2013-2023, raggiungendo quasi 64 miliardi di dollari di vendite all'estero.
La ventiduesima edizione di Cibus, tenutasi a Fiere di Parma, ha segnato un momento storico per il settore agroalimentare italiano, registrando un’affluenza record di 75mila visitatori, con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente. Questo evento ha visto la partecipazione di 3.000 brand e altrettanti buyer, confermando il ruolo di Cibus come piattaforma privilegiata per la valorizzazione dei prodotti DOP e IGP e per il sostegno all’export delle eccellenze italiane nel mondo.
La presenza di figure istituzionali di spicco, come il Ministro del Made in Italy delle Imprese Adolfo Urso e il Ministro dell’agricoltura, sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l’importanza strategica dell’agroalimentare italiano e del suo contributo all’economia nazionale. I prodotti DOP e IGP sono stati i protagonisti indiscussi della kermesse, con dati Nielsen che evidenziano come l’indicazione di queste certificazioni sul packaging aumenti la propensione al consumo e induca i consumatori a privilegiare l’acquisto di prodotti premium, sostenendo così un costo maggiore.
L’Innovazione di Barilla e la Sostenibilità al Centro
Tra i partecipanti di rilievo, Barilla ha presentato una serie di novità prodotto all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità. Lo stand eco-compatibile dell’azienda è stato il palcoscenico per l’introduzione di prodotti come la merendina BonTreccia, che vanta il 70% in meno di grassi saturi rispetto alla media, e le Gocciole Finger, primo snack della linea con una nuova ricetta che include il 100% di farina di grano tenero da agricoltura sostenibile. Questi prodotti riflettono l’impegno di Barilla verso una riformulazione nutrizionale dei suoi prodotti e l’adozione di pratiche di agricoltura sostenibile, coinvolgendo oltre 9.000 aziende in progetti dedicati.
Focus sull’Export e la Sostenibilità Packaging
Un tema centrale di questa edizione di Cibus è stato l’export del food Made in Italy, che nel decennio 2013-2023 ha visto una crescita del 27% rispetto al 12% della media europea. Questo risultato ha portato i prodotti agroalimentari italiani a sfiorare i 64 miliardi di dollari di vendite all’estero, posizionando l’Italia al quarto posto in Europa per lo sviluppo dell’export. La sostenibilità del packaging è stata un’altra questione chiave, con due italiani su tre che considerano la confezione un fattore decisivo nelle scelte d’acquisto, sottolineando l’importanza di rendere i prodotti alimentari rispettosi per l’ambiente.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la ventiduesima edizione di Cibus ha rappresentato un momento di svolta per il settore agroalimentare italiano, evidenziando l’importanza dell’innovazione, della sostenibilità e dell’export per il futuro dell’industria. La crescita record di presenze e la partecipazione di brand e buyer internazionali confermano il ruolo di Cibus come piattaforma essenziale per la promozione dell’eccellenza italiana nel mondo.
Dal punto di vista economico-finanziario, l’evento sottolinea una nozione base: l’importanza del branding e delle certificazioni di qualità (come DOP e IGP) nel valorizzare i prodotti e nel stimolare la domanda sia a livello nazionale che internazionale. A un livello più avanzato, l’edizione di quest’anno di Cibus riflette l’importanza delle strategie di sostenibilità integrata, che abbracciano non solo la produzione agricola ma anche il packaging e la logistica, come fattori competitivi chiave per le aziende nel mercato globale. Questi elementi non solo rispondono alle crescenti richieste dei consumatori ma aprono anche nuove opportunità di mercato, sottolineando come produttività e sostenibilità possano andare di pari passo verso un futuro più verde e prospero per l’agroalimentare italiano.