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- Il taglio dei tassi della Bce porta ad una riduzione delle rate dei mutui: ad esempio, per un mutuo di 125mila euro a 25 anni, il risparmio è di circa 48 euro al mese, pari a 576 euro all'anno.
- Investitori vedranno un aumento di domanda per titoli con tassi d'interesse più alti: un BTP con tasso del 3% diventa più appetibile se i nuovi titoli offrono solo 1%.
- Il taglio dei tassi potrebbe far perdere valore all'euro rispetto al dollaro, influenzando le transazioni internazionali e il mercato dell'oro.
La recente decisione della Banca Centrale Europea (Bce) di ridurre lievemente il costo del denaro ha suscitato un dibattito intenso tra economisti, investitori e famiglie. Sebbene la riduzione non sia colossale, essa rende l’indebitamento meno doloroso. Tuttavia, la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha avvertito che non ci si devono aspettare tagli lineari nei prossimi incontri, come quello previsto a metà luglio. Questo monito suggerisce che non è il caso di fare debiti eccessivi, nonostante i titoli bancari abbiano reagito positivamente alla notizia.
Per le famiglie con mutui a tasso variabile, il taglio al costo del denaro porterà a una riduzione delle rate. Ad esempio, un mutuo a tasso variabile di 125mila euro a 25 anni dovrebbe registrare una riduzione di circa 48 euro al mese rispetto al picco di novembre 2023, risparmiando fino a 576 euro all’anno.
Effetti del taglio dei tassi
Per gli investitori, il “piccolo” taglio della Bce avrà diversi effetti. In primo luogo, la riduzione del costo del denaro farà muovere al rialzo il prezzo dei titoli in circolazione e al ribasso il rendimento dei titoli di Stato, rendendo le prossime emissioni meno appetibili. Ad esempio, un investitore che ha acquistato BTP con un tasso di interesse del 3% vedrà aumentare la domanda per il suo titolo se i tassi scendono all’1%, poiché il BTP offrirà un rendimento superiore rispetto ai nuovi titoli con tasso più basso.
Per il mercato azionario, la situazione è più complessa. I titoli bancari hanno reagito bene, ma il lieve taglio non dovrebbe incidere significativamente sui guadagni degli istituti di credito. Tuttavia, quando i tassi scendono, i mercati tendono a diventare più volatili e possono virare al ribasso. La regola del “buy on rumors, sell on news” si applica in questi casi, con una ripresa prevista nel breve termine. Sul medio periodo, le aziende potrebbero aumentare il loro valore grazie a minori vincoli finanziari, rendendo l’investimento in azioni potenzialmente conveniente.
Per chi ha denaro su conti di deposito, la diminuzione dei tassi di interesse potrebbe ridurre la remunerazione. La Bce ha spiegato che “l’interesse è l’ammontare che fruttano i tuoi risparmi, il rendimento che ricevi quando la banca prende denaro in prestito”.
L’oro, scambiato globalmente in dollari americani, potrebbe subire forti riduzioni di prezzo. Quando il dollaro si rafforza rispetto ad altre valute, l’oro diventa più costoso per gli acquirenti che utilizzano altre valute, riducendo la domanda e, di conseguenza, il prezzo.
Con il taglio dei tassi, l’euro potrebbe perdere valore rispetto al dollaro. Tassi più alti negli Stati Uniti attireranno più capitale straniero rispetto all’Europa, offrendo maggiori rendimenti.
La lotta contro l’inflazione non è ancora finita
Christine Lagarde ha recentemente sottolineato che la lotta contro l’alta inflazione non è ancora finita. Due giorni dopo il primo taglio dei tassi della Bce dal 2019, Lagarde ha fatto il punto della situazione sul blog della banca europea, evidenziando la necessità di restare vigili nonostante i progressi su diversi fronti. Ha spiegato che i tassi di interesse resteranno restrittivi per tutto il tempo necessario ad assicurare la stabilità dei prezzi.
L’inflazione è sulla buona strada per raggiungere il 2% entro la fine dell’anno, ma la strada è ancora lunga prima che venga definitivamente battuta. Lagarde ha affermato che occorrono vigilanza, impegno e perseveranza. Le future decisioni dipenderanno da tre fattori: il ritorno tempestivo dell’inflazione verso il target, l’allentamento delle pressioni sui prezzi e l’efficacia della politica monetaria nel contenere l’inflazione.
Bce, tassi d’interesse alti a lungo: ecco perché il taglio sarà più lento del previsto
La Banca Centrale Europea ha ribadito che non esiste un percorso predefinito nei tagli dei tassi d’interesse. Christine Lagarde ha sottolineato che la lotta contro l’inflazione non è ancora completata e che le future sforbiciate saranno calibrate secondo i nuovi dati che arriveranno. La politica monetaria resterà restrittiva finché necessario, come evidenziato due giorni dopo il primo ribasso del costo del denaro dal 2019.
Il taglio da 25 punti base, telegrafato dalla Bce e dai membri del Consiglio direttivo, è stato letto come una riduzione “da falchi” dalle case d’affari. La decisione ha provocato malumori a livello istituzionale, con la Francia che ha richiesto un ragionamento sulle prossime decisioni in vista della riunione di luglio. Gli ambienti trader temono una parziale retromarcia rispetto al discorso di Lagarde di pochi giorni fa, creando confusione tra gli operatori finanziari.
Philip Lane, capo economista della Bce, ha preannunciato il taglio in un’intervista al Financial Times, rimarcando che la politica monetaria resterà restrittiva per tutto il 2025. La sorpresa dei mercati, euforici, si è scontrata con le parole di Lagarde, che ha sottolineato la necessità di cautela e costante monitoraggio dei dati.
Quanto cala davvero la rata del mutuo dopo il taglio dei tassi della Bce: i calcoli
La riduzione del costo del denaro da parte della Bce ha portato a una diminuzione delle rate dei mutui a tasso variabile. L’associazione dei consumatori Codacons ha effettuato simulazioni sulla riduzione delle rate per mutui di durata e importi differenti. Ad esempio, per un mutuo a 20 anni di 100.000 euro, il risparmio sulla rata mensile sarà di 13 euro, con un risparmio annuale di 156 euro. Per un mutuo di 200.000 euro a 20 anni, la rata mensile calerà di 27 euro, con una riduzione annuale di 324 euro.
Per un mutuo di 30 anni di 100.000 euro, il taglio dei tassi dello 0,25% comporterà un risparmio medio di 15 euro al mese, pari a 180 euro all’anno. Per un mutuo di 200.000 euro a 30 anni, il risparmio sulla rata mensile sarà di 30 euro, con un risparmio annuale di 360 euro. Infine, per un mutuo di 125.000 euro a 25 anni, il risparmio sarà di circa 17 euro al mese, con un impatto annuo di 204 euro.
Oltre ai mutui, la riduzione del costo del denaro avrà altri vantaggi per famiglie e imprese. Con tassi più bassi, il credito alle imprese diventa più accessibile, favorendo l’aumento degli investimenti aziendali e la crescita economica e occupazionale. Organizzazioni come Cna, Confesercenti e Coldiretti hanno richiesto una discesa dei tassi robusta e rapida per cogliere le opportunità offerte dal Pnrr.
Il taglio dei tassi rappresenta anche una boccata di ossigeno per il debito pubblico italiano, con minori interessi su un debito che sfiora i 2.900 miliardi di euro. L’Ufficio Parlamentare di Bilancio calcola un possibile risparmio di 3 miliardi di euro quest’anno, con una previsione di diminuzione dei tassi della Bce di 100 punti base nel 2024. Il risparmio potrebbe raggiungere i 7 miliardi di euro l’anno prossimo e circa 10 miliardi nel successivo.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il recente taglio dei tassi da parte della Bce ha implicazioni significative per famiglie, investitori e imprese. Sebbene il risparmio sulle rate dei mutui sia evidente, la politica monetaria resterà restrittiva finché necessario per combattere l’inflazione. Questo approccio cautelativo è essenziale per garantire la stabilità economica a lungo termine.
Nozione base di economia e finanza: Il tasso di interesse è il costo del denaro preso in prestito. Quando i tassi di interesse scendono, il costo del debito diminuisce, rendendo più conveniente per famiglie e imprese prendere in prestito denaro.
Nozione avanzata di economia e finanza: La politica monetaria restrittiva implica che la Bce mantiene alti i tassi di interesse per controllare l’inflazione. Tuttavia, un’eccessiva restrizione può rallentare la crescita economica. Pertanto, la Bce deve bilanciare attentamente tra contenere l’inflazione e sostenere la crescita economica.
La decisione della Bce di ridurre i tassi è un passo importante, ma la strada verso una stabilità economica duratura è ancora lunga e richiede vigilanza e adattabilità.