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- Lo spread BTP-Bund è salito oltre i 158 punti base e potrebbe avvicinarsi ai 160 punti.
- L'inflazione in Canada è aumentata al 2,9% a maggio, sollevando dubbi sulle decisioni di politica monetaria.
- Le elezioni in Francia potrebbero portare il rapporto debito/Pil francese fino al 120% in caso di vittoria del partito RN.
Nella giornata odierna, i tassi dei BTP a 10 anni si mantengono al di sopra della soglia del 4%, portando lo spread BTP-Bund a salire oltre i 158 punti base, avvicinandosi alla soglia dei 160 punti. Questo fenomeno è accompagnato da un rialzo dei rendimenti di altri titoli di stato dell’area euro, a pochi giorni dal primo turno delle elezioni in Francia, previsto per il prossimo 30 giugno, e in attesa di dati chiave sull’inflazione.
Oltre agli indici dei prezzi al consumo di Francia, Italia e Spagna, c’è grande trepidazione per la diffusione, negli Stati Uniti, del parametro preferito dalla Fed, l’indice PCE core, utilizzato per monitorare il trend dei prezzi e stabilire la direzione dei tassi sui fed funds Usa. Non è solo la paura per l’esito delle elezioni in Francia a mettere sotto pressione i titoli di stato dell’area euro. I BTP e i titoli di stato dell’Eurozona pagano anche il fattore inflazione.
Inflazione e tassi di interesse: un mix tossico
La paura di una nuova accelerazione dell’inflazione e la preoccupazione per l’esito delle elezioni in Francia sono i due fattori principali che stanno influenzando negativamente i debiti sovrani dell’area euro. I timori di una nuova fiammata inflazionistica sono stati riaccesi dopo la diffusione di dati macroeconomici provenienti da Australia e Canada, che hanno confermato la persistenza della crescita dei prezzi.
In attesa dei dati chiave in Eurozona e Stati Uniti relativi all’inflazione, previsti per domani, gli investitori del mercato del reddito fisso stanno prezzando la probabilità che i tassi dell’area euro e degli Stati Uniti, decisi rispettivamente dalla Bce di Christine Lagarde e dalla Fed di Jerome Powell, rimangano elevati per molto tempo. La prospettiva di tassi “higher for longer” (più alti per un periodo di tempo lungo) sta angosciando i mercati.
Un esempio significativo è il Canada, dove l’indice dei prezzi al consumo è salito a maggio su base annua al ritmo del 2,9%, più del 2,7% di aprile, dopo che la banca centrale del Canada aveva tagliato i tassi principali di riferimento di 1/4 di punto percentuale, abbassandoli dal 5% al 4,75%. Questo ha sollevato dubbi tra i trader sulla correttezza di tale decisione.
Il ruolo delle elezioni francesi
Le imminenti elezioni in Francia, che si terranno in due turni (il primo il 30 giugno e il secondo il 7 luglio), stanno generando incertezza nei mercati. Il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, ha invitato la Bce a tenersi pronta agli effetti di eventuali shock politici. L’effetto Francia sull’Italia è evidente nei giorni successivi all’esito delle elezioni europee, con i tassi dei BTP che si muovono in tandem con gli OAT francesi.
Mauro Valle, head of fixed income di Generali Asset Management, ha sottolineato che le turbolenze elettorali francesi e il taglio hawkish della BCE non preoccupano eccessivamente per il rischio che i BTP diventino ostaggio dei problemi francesi. Tuttavia, Gregor Hirt, Global CIO Multi Asset di Allianz Global Investors, ha menzionato che il trend dei mercati obbligazionari e l’allargamento dello spread BTP-Bund sono conseguenze dell’ampliamento dello spread OAT-Bund.
Prospettive future e conclusioni
Parlando dell’effetto delle elezioni francesi, Hirt ha spiegato che un livello potenzialmente appetibile per costruire posizioni di lungo termine potrebbe essere uno spread BTP-Bund a 200 punti base. Ha inoltre ricordato l’outlook spaventoso di Goldman Sachs, secondo cui, in caso di vittoria del partito RN di Marine Le Pen, il rapporto tra debito pubblico e Pil francese potrebbe balzare fino al 120%.
I mercati hanno già reagito all’annuncio delle elezioni, con l’euro che è sceso per due sessioni consecutive rispetto al dollaro e il Cac 40 (la borsa di Parigi) che ha ceduto più del 6%. Lo spread Francia-Germania a 10 anni è balzato al record dal febbraio 2017, e non si esclude che il differenziale continui a salire, mettendo a rischio altri bond dell’area euro.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il contesto attuale dei mercati obbligazionari europei è caratterizzato da una combinazione di fattori che stanno influenzando negativamente i rendimenti dei titoli di stato. L’inflazione persistente e le imminenti elezioni in Francia sono i principali driver di questa situazione. È importante ricordare che i mercati finanziari sono influenzati da una serie di variabili interconnesse, e la comprensione di queste dinamiche è fondamentale per navigare in un contesto economico complesso.
Una nozione base di economia e finanza correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di spread, che rappresenta la differenza tra i rendimenti di due titoli di stato di paesi diversi. Un aumento dello spread indica una maggiore percezione del rischio associato al paese con il rendimento più alto.
Una nozione avanzata applicabile al tema dell’articolo è il concetto di risk-off sentiment, che si riferisce a un comportamento degli investitori che cercano di ridurre il rischio nei loro portafogli spostando gli investimenti verso asset considerati più sicuri, come i titoli di stato tedeschi, in periodi di incertezza economica o politica.