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Perché la produzione industriale di Germania e Francia è crollata a maggio 2024?

Scopri le cause dietro il calo del 2,5% in Germania e del 2,7% in Francia, e le possibili conseguenze per l'economia europea.
  • La produzione industriale tedesca è calata del 2,5% rispetto ad aprile 2024 e del 6,7% rispetto a maggio 2023.
  • In Francia, la flessione è stata del 2,7% rispetto al mese precedente e del 3,9% su base annua.
  • Il settore automobilistico tedesco ha registrato un calo di oltre il 5% rispetto ad aprile 2024.
  • Il settore siderurgico francese ha subito un calo del 26% tra marzo e maggio 2024 rispetto al secondo trimestre del 2021.

La produzione industriale delle due principali economie dell’area euro, Germania e Francia, ha subito un significativo crollo nel mese di maggio 2024. In Germania, la flessione è stata del 2,5% rispetto ad aprile, un dato che si è rivelato ben al di sotto delle previsioni. Rispetto allo stesso mese del 2023, la produzione industriale tedesca ha registrato una diminuzione del 6,7%. Particolarmente colpito è stato il settore dell’auto, con un calo di oltre il 5% rispetto ad aprile. Questo risultato potrebbe essere stato influenzato dal numero di giorni festivi presenti nel mese.

Giovedì scorso, è stato diffuso anche il dato sugli ordini alle fabbriche, che ha mostrato una diminuzione dell’1,6% su aprile e del 2,2% su maggio 2023, segnando la quinta flessione consecutiva. Le attese erano per un recupero dello 0,5%. Il Ministero dell’Economia tedesco ha affermato che “l’indebolimento delle aspettative aziendali nel manifatturiero e i persistenti cali degli ordini suggeriscono un andamento fiacco nei prossimi mesi”. Tuttavia, ha aggiunto che “la produzione si stabilizzerà quando il commercio globale riprenderà e la domanda di beni industriali tornerà a crescere”.

Il calo della produzione industriale francese

Anche la Francia ha registrato un calo deciso nella produzione industriale. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, la flessione è stata del 2,7% rispetto al mese precedente e del 3,9% su base annua. Questo risultato è stato peggiore delle attese e ha colpito molti settori, tra cui, come in Germania, la produzione automobilistica.

I prezzi elevati di elettricità e gas hanno avuto un impatto significativo sulle produzioni ad alta intensità energetica, esponendole all’aumento dei costi e alle possibili conseguenze sulla produzione. La produzione degli ultimi tre mesi (da marzo a maggio 2024) è stata inferiore a quella del secondo trimestre del 2021, con settori come quello siderurgico che ha registrato un calo del 26%, la produzione di prodotti chimici di base del 14,7% e quella di vetro e oggetti di vetro del 12,4%.

Implicazioni per l’industria italiana

Questi segnali negativi non sono di buon auspicio per le prospettive dell’industria italiana, fortemente integrata nelle filiere tedesche, soprattutto nel Nord del Paese. Francia e Germania sono infatti importanti partner commerciali per l’Italia. I dati sulla produzione industriale italiana saranno diffusi dall’Istat il prossimo 10 luglio.

La persistente debolezza dell’economia europea, unita a un’inflazione in discesa, potrebbe indurre la Banca Centrale Europea a considerare un secondo taglio al costo del denaro per favorire la ripresa. Inoltre, la guerra in Ucraina ha contribuito ad aumentare i costi industriali, in particolare nel settore dei medicinali, con i produttori che lamentano di non poter alzare i prezzi.

Delocalizzazione e competitività dell’industria tedesca

Un altro segnale preoccupante per l’industria tedesca è l’annuncio del produttore di elettrodomestici Miele, che a febbraio ha comunicato la delocalizzazione di quote della produzione in Polonia. In futuro, quasi tutte le lavastoviglie saranno assemblate nello stabilimento polacco di Ksawerów. Miele produceva lavastoviglie a Gütersloh dal 1910, e questa decisione solleva interrogativi sulla possibilità di continuare a produrre in Germania prodotti costosi e di alta qualità in modo competitivo.

Dopo vent’anni di forte sviluppo economico, la Germania sta ora affrontando ostacoli significativi. Nel 2023, è stata l’unica economia del G7 a decrescere, un segnale che potrebbe indicare una tendenza più ampia e preoccupante per il futuro.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il crollo della produzione industriale in Germania e Francia rappresenta un segnale allarmante per l’economia europea. La flessione del settore automobilistico, l’aumento dei costi energetici e la delocalizzazione della produzione sono tutti fattori che contribuiscono a un quadro economico incerto. La Banca Centrale Europea potrebbe essere costretta a intervenire nuovamente per stimolare la ripresa, ma le sfide rimangono significative.

Una nozione base di economia e finanza correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di ciclo economico, che descrive le fluttuazioni dell’attività economica nel tempo. Le economie attraversano periodi di espansione e contrazione, e comprendere queste dinamiche è fondamentale per interpretare i dati economici e prendere decisioni informate.

Una nozione avanzata applicabile al tema dell’articolo è il concetto di vantaggio comparato, che spiega come i paesi possono trarre beneficio dal commercio internazionale specializzandosi nella produzione di beni e servizi in cui hanno un vantaggio relativo. Tuttavia, la delocalizzazione e i cambiamenti nei costi di produzione possono alterare questi vantaggi, influenzando la competitività globale delle economie.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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