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- Proroga dichiarazione dei redditi: termine rinviato al 15 ottobre 2024 per i non titolari di partita IVA, al 31 ottobre 2024 per i titolari di partita IVA.
- Versamenti IVA periodica: nuova scadenza al 16 gennaio per l'imposta di dicembre, con possibilità di posticipare se l'importo è inferiore a 100 euro.
- Certificazione Unica: obbligo di trasmissione entro il 31 marzo 2025 per i redditi da lavoro autonomo, cancellando la deadline del 31 ottobre.
Il panorama fiscale italiano sta attraversando una fase di profonda trasformazione, con l’introduzione di numerose novità che impattano direttamente sui contribuenti. Queste modifiche, sancite dal Decreto Legislativo n. 1/2024 e successivamente corrette dal Decreto n. 13/2024, sono state approvate dal Consiglio dei Ministri il 20 giugno 2024. Le nuove disposizioni mirano a semplificare gli adempimenti fiscali, un compito non facile, ma necessario per rendere il sistema tributario più efficiente e meno gravoso per i cittadini.
Modifiche alle Scadenze della Dichiarazione dei Redditi
Una delle novità più rilevanti riguarda i termini per l’invio della dichiarazione dei redditi per il 2024. Il Decreto Legislativo n. 1/2024 aveva inizialmente fissato il termine ultimo per l’invio al 30 settembre, ma il Decreto n. 13/2024 ha rinviato questa scadenza al 15 ottobre. Tuttavia, non è escluso che questa data possa essere ulteriormente posticipata. Per i titolari di partita IVA, il Modello Redditi PF dovrà essere presentato entro il 31 ottobre 2024.
Per i soggetti IRES, i termini per la presentazione delle dichiarazioni sono stati spostati all’ultimo giorno del decimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta. Inoltre, la stagione delle dichiarazioni dei redditi IRES e IRPEF partirà il 15 aprile dell’anno successivo rispetto al periodo d’imposta, con un rinvio di quindici giorni rispetto a quanto previsto dall’articolo 11, comma 3 del Decreto Legislativo n. 1/2024.
Versamenti IVA: Nuove Date e Modalità
Le scadenze fiscali relative al versamento dell’IVA periodica sono state anch’esse modificate. Per l’imposta dovuta nel mese di dicembre, il versamento dovrà essere effettuato entro il 16 gennaio dell’anno successivo. È stato introdotto un calendario differenziato, determinato dall’importo che ogni singolo soggetto deve versare. I contribuenti che optano per versare l’IVA periodica il 16 di ogni mese e che devono versare meno di 100 euro possono posticipare il pagamento al mese successivo, quando verranno versate due mensilità.
Per i contribuenti minori che optano per il versamento dell’IVA a cadenza trimestrale, l’imposta sul valore aggiunto dovrà essere versata entro il 16 del secondo mese successivo rispetto ai primi tre trimestri solari dell’anno. Se l’IVA è inferiore a 100 euro, il versamento potrà essere effettuato insieme a quello del trimestre successivo, ma non oltre il 16 novembre dello stesso anno.
Certificazione Unica e Cassetto Fiscale
Un’altra importante novità riguarda le scadenze fiscali relative alla Certificazione Unica (CU) per i redditi da lavoro autonomo. A partire dal 2025, le certificazioni uniche dei lavoratori autonomi dovranno essere trasmesse entro il 31 marzo, cancellando così la deadline del 31 ottobre.
Il decreto correttivo introduce anche nuove disposizioni per il cassetto fiscale e la trasmissione dei corrispettivi. L’Agenzia delle Entrate sarà obbligata a mettere a disposizione dei contribuenti i servizi digitali necessari per la consultazione e l’acquisizione dei vari dati. I contribuenti potranno consultare liberamente atti e comunicazioni che li riguardano, comprese eventuali cartelle esattoriali. Inoltre, sarà possibile memorizzare e trasmettere telematicamente i corrispettivi utilizzando software che garantiscono la sicurezza e l’inalterabilità dei dati.
Versamenti del Modello Redditi 2024
Le scadenze per versare le imposte derivanti dal Modello Redditi 2024 hanno subito una serie di modifiche. Con l’art. 37 del D. Lgs. 12 febbraio 2024, n. 13, è stata disposta una proroga al 31 luglio 2024, senza maggiorazione, per i termini di versamento delle somme dovute dagli adempimenti dichiarativi dei redditi, dell’IRAP e dell’IVA. Questa proroga è stata giustificata dall’applicazione dell’istituto del “concordato preventivo biennale”.
Il decreto legislativo correttivo della Riforma fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri il 20 giugno 2024, ha stabilito che i versamenti delle somme dovranno essere eseguiti entro il 30 agosto 2024, con una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo. È importante sottolineare che la scadenza del 1° luglio 2024, senza maggiorazione dello 0,40%, riguarda i contribuenti che non esercitano attività d’impresa o lavoro autonomo, nonché quelli che esercitano attività non soggette agli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale).
Scadenze Fiscali di Luglio: Un Mese Ricco di Novità
Luglio è un mese particolarmente denso di scadenze fiscali. Tra le principali, troviamo la rottamazione quater, il ravvedimento speciale e il concordato preventivo biennale. Queste novità si aggiungono agli adempimenti consueti, come i versamenti delle imposte sui redditi e dell’IRAP.
Il primo luglio è stato l’ultimo giorno utile per saldare diverse imposte, tra cui l’IRPEF 2023, comprese le addizionali, la cedolare secca sugli affitti, l’IRAP e l’IRES, nonché per effettuare le variazioni IMU. I ritardatari hanno avuto tempo fino al 31 luglio, con una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.
Per quanto riguarda la cedolare secca sulle locazioni, i versamenti devono essere effettuati con il modello F24, utilizzando modalità telematiche. Anche la dichiarazione IMU ha avuto una scadenza importante: entro il primo luglio, i proprietari di immobili con variazioni rilevanti per il calcolo dell’imposta dovuta hanno dovuto inviare il modello IMU/IMPI.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il 2024 si prospetta come un anno di grandi cambiamenti per i contribuenti italiani, con un calendario fiscale profondamente rivisitato. Le modifiche introdotte mirano a semplificare gli adempimenti e a rendere il sistema tributario più efficiente. Tuttavia, queste novità richiedono un’attenta pianificazione e una maggiore consapevolezza da parte dei contribuenti.
Una nozione base di economia e finanza correlata al tema trattato è quella del concordato preventivo, uno strumento che consente alle imprese in difficoltà di ristrutturare il proprio debito e di evitare il fallimento. Questo istituto, applicato anche in ambito fiscale, permette ai contribuenti di concordare con l’Agenzia delle Entrate un piano di pagamento biennale delle imposte dovute.
Una nozione avanzata di economia e finanza applicabile al tema è il principio di equità fiscale, che si basa sull’idea che il sistema tributario debba essere equo e giusto, distribuendo il carico fiscale in modo proporzionale alla capacità contributiva dei cittadini. Le recenti modifiche al calendario fiscale possono essere viste come un tentativo di avvicinarsi a questo principio, rendendo il sistema più flessibile e adattabile alle diverse situazioni dei contribuenti.
Queste riflessioni ci invitano a considerare l’importanza di un sistema fiscale che non solo sia efficiente, ma che rispetti anche i principi di equità e giustizia, fondamentali per il benessere economico e sociale di un paese.
- Sito ufficiale dell'Agenzia delle Entrate, sezione circolari, contiene informazioni ufficiali sulle norme e prassi fiscali
- Sito ufficiale del Ministero dell'Economia e delle Finanze con informazioni dettagliate sul Decreto Legislativo n. 1/2024 che disciplina le novità fiscali 2024
- pagina ufficiale dell'Agenzia delle Entrate per la Certificazione Unica 2024, con informazioni e istruzioni per i cittadini