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- I dazi variano tra il 17,4% di Byd e il 37,6% di Saic Motor, con un massimo del 47,6% considerando quelli esistenti.
- Azioni in calo: Geely -3,10%, Xpeng -3,03%, Leapmotor -2,29%, Li Auto -1,92%, Great Wall Motor -0,84%, Nio -0,80%, Saic Motor -0,58%.
- Entro il 2030, la Cina dominerà il 33% del mercato automobilistico globale, con due terzi della domanda locale di auto nuove soddisfatti da produttori cinesi.
Il 7 luglio 2024 segna una data cruciale per il panorama economico e finanziario globale, con l’entrata in vigore dei dazi anti-dumping imposti dalla Commissione Europea sulle auto elettriche prodotte in Cina. Questa decisione ha sollevato dibattiti e preoccupazioni non solo tra i produttori cinesi, ma anche tra le case automobilistiche europee e americane, che vedono la loro profittabilità e le loro strategie di mercato potenzialmente compromesse.
Impatto dei Dazi sui Produttori Cinesi
I dazi variano significativamente tra i diversi produttori cinesi: Byd è soggetta a una tariffa del 17,4%, Geely al 19,9%, mentre Saic Motor è la più colpita con un dazio del 37,6%. Altri produttori che hanno collaborato all’indagine UE sui sussidi, che ammontano a oltre 200 miliardi di euro dal 2009 al 2023, sono soggetti a dazi che vanno dal 20,8% al 37,6%. Queste tariffe si aggiungono agli attuali dazi sulle importazioni del 10%, portando il totale a un massimo del 47,6%.
Secondo i calcoli del Rhodium Group, nonostante i dazi pesanti, pochi player cinesi come Nio vedrebbero erosa la loro profittabilità al punto da dover rinunciare ad esportare in Europa. Tuttavia, i grandi produttori tedeschi come Tesla e BMW potrebbero subire perdite significative. Le azioni dei produttori cinesi di veicoli elettrici hanno subito cali evidenti in Borsa: Geely ha registrato un crollo del 3,10%, Xpeng del 3,03%, Leapmotor del 2,29%, Li Auto dell’1,92%, Great Wall Motor dello 0,84%, Nio dello 0,80% e Saic Motor dello 0,58%.
Reazioni e Strategie dei Produttori Europei
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza di un commercio libero ma equo, all’interno delle regole del WTO. Urso ha evidenziato che la soluzione negoziale dipende dalle condizioni di equità e ha espresso preoccupazione per il rischio di sovrapproduzione cinese che potrebbe stravolgere il mercato europeo.
Il governo italiano sta lavorando da oltre un anno per attrarre grandi player cinesi a produrre in Italia, offrendo condizioni logistiche favorevoli, un mercato interno ricettivo e un ecosistema straordinario con centri di ricerca e design di alta qualità. Tuttavia, la concorrenza con altri Paesi europei come Ungheria, Polonia, Spagna e Francia rimane alta.
Prospettive Future per l’Industria Automobilistica Globale
Secondo il rapporto annuale Global Automotive Outlook 2024 di AlixPartners, entro il 2030 la Cina dominerà l’industria automobilistica mondiale con una quota del 33%. I costruttori europei, americani e giapponesi conteranno solo per il 28% delle vendite in Cina, con i produttori cinesi che conquisteranno due terzi della domanda locale di auto nuove. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto a vent’anni fa, quando i brand non cinesi soddisfacevano il 60% della domanda in Cina.
I costruttori cinesi possono contare su prodotti comparabili a quelli occidentali, con costi competitivi, tempi di sviluppo dimezzati e un alto livello di integrazione verticale. Ad esempio, la Byd Seal supera il 75% in valore di componenti prodotti in-house. Inoltre, le startup cinesi di veicoli elettrici hanno una capacità di aggiornamento software molto superiore rispetto ai produttori tradizionali, con una media di 40 aggiornamenti OTA per modello all’anno rispetto ai 2 dei costruttori occidentali.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’introduzione dei dazi anti-dumping da parte della Commissione Europea rappresenta un punto di svolta per l’industria automobilistica globale. Mentre i produttori cinesi devono affrontare nuove sfide, le case automobilistiche europee e americane devono rivedere le loro strategie per mantenere la competitività. La situazione attuale offre anche nuove opportunità di mercato per i produttori di veicoli elettrici in altre regioni del mondo, come l’Asia e l’America Latina.
Nozione base di economia e finanza: Il concetto di dazi anti-dumping è fondamentale per comprendere come i governi possono proteggere le industrie locali dall’importazione di prodotti venduti a prezzi inferiori al loro valore di mercato.
Nozione avanzata di economia e finanza: La integrazione verticale è una strategia in cui un’azienda controlla più fasi della produzione del suo prodotto, dalla materia prima alla distribuzione finale, permettendo una maggiore efficienza e riduzione dei costi.
Questa situazione ci invita a riflettere su come le dinamiche globali influenzano le economie locali e su come le politiche commerciali possono avere impatti profondi e duraturi sul mercato.