Inflazione in calo: possibile taglio dei tassi a settembre

L’inflazione americana ha mostrato segnali di raffreddamento nel mese di giugno 2024, proseguendo un trend che si è consolidato negli ultimi tre mesi. Secondo i dati riportati dal Bureau of Labor Statistics, i prezzi al consumo sono aumentati del 3,0% su base annua, un valore inferiore rispetto al 3,1% stimato dagli analisti e al 3,3% registrato a maggio. Su base mensile, i prezzi sono calati dello 0,1%, contro un’attesa di un aumento dello 0,1%. Questo dato rafforza l’ipotesi che la peggiore impennata dei prezzi degli ultimi quarant’anni stia attenuandosi, il che potrebbe portare a tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Possibili tagli dei tassi di interesse a settembre

Gli ultimi dati sull’inflazione potrebbero convincere i banchieri centrali della Federal Reserve che l’inflazione stia tornando verso l’obiettivo del 2%. Una breve ripresa dell’inflazione all’inizio dell’anno aveva indotto la Fed a ridimensionare le aspettative di riduzione dei tassi di interesse. Tuttavia, i dati di giugno rappresentano un’altra puntata di buone notizie per i responsabili politici della Fed. Se l’inflazione rimane bassa durante l’estate, gli economisti prevedono che la Fed potrebbe tagliare il tasso di riferimento già a settembre.

Escludendo i costi volatili dei generi alimentari e dell’energia, i prezzi di base (core) sono aumentati solo dello 0,1% da maggio a giugno, al di sotto dell’aumento dello 0,2% del mese precedente. Rispetto a un anno fa, i prezzi core sono aumentati del 3,3% a giugno, in calo rispetto al 3,4% di maggio. I prezzi core sono un segnale indicativo della probabile direzione dell’inflazione.

Reazioni del mercato e delle borse

Wall Street ha aperto la seduta in territorio positivo dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione. Alle 15:30, il Dow Jones è salito dello 0,08%, l’S&P 500 ha segnato un +0,01% e il Nasdaq ha guadagnato lo 0,1%. La flessione dell’inflazione ha superato le attese degli economisti, che prevedevano un calo al 3,1%. Il dato core, al netto di cibo ed energia, è calato al 3,3%, rispetto al 3,4% del mese precedente. Le aspettative degli analisti su un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre sono aumentate, con la probabilità che è passata dal 72% al 93% dopo la pubblicazione del dato sull’inflazione.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha aperto la strada a un possibile taglio dei tassi durante una testimonianza al Congresso, sottolineando che il raffreddamento del mercato del lavoro è un segnale di minore pressione inflazionistica. Dopo la pubblicazione dei dati macroeconomici, i rendimenti dei Treasury sono crollati. Il costo di finanziamento del biennale USA è sceso di 13 punti base al 4,4%, mentre il decennale è calato al 4,1%. Questo ha rafforzato il cambio euro-dollaro a 1,0883.

Implicazioni per le aziende e i mercati globali

Diversi titoli hanno reagito ai dati sull’inflazione. Pfizer ha visto un aumento delle sue azioni dell’1,59% dopo aver annunciato progressi nello sviluppo di una pillola anti-obesità da assumere una volta al giorno. Delta Air Lines, invece, ha ceduto l’8,5% dopo aver deluso il mercato con la sua guidance per il trimestre di settembre. Apple ha perso lo 0,5% dopo che la Commissione Europea ha chiuso l’indagine antitrust, accettando la proposta della big tech di aprire il suo sistema di pagamenti ai concorrenti per dieci anni.

PepsiCo ha chiuso il secondo trimestre con un fatturato di 22,5 miliardi di dollari, ma le sue azioni hanno ceduto il 2,2% a causa di un indebolimento della domanda di bevande e snack in Nord America. Costco Wholesale aumenterà il costo della membership annuale di 5 dollari per i membri Gold Star e Business negli Stati Uniti e in Canada, il primo aumento in sette anni, portando la quota annuale a 65 dollari.

Bullet Executive Summary

In sintesi, il raffreddamento dell’inflazione negli Stati Uniti rappresenta un segnale positivo per l’economia globale. La possibilità di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a settembre potrebbe stimolare ulteriormente i mercati finanziari. Tuttavia, è essenziale monitorare attentamente l’evoluzione dei prezzi core e le reazioni delle principali aziende e mercati globali.

Una nozione base di economia e finanza correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di inflazione, che rappresenta l’aumento generale dei prezzi dei beni e servizi in un’economia. Un’inflazione moderata è considerata normale e persino benefica, ma un’inflazione troppo alta può erodere il potere d’acquisto dei consumatori.

Una nozione avanzata applicabile al tema dell’articolo è la politica monetaria, che si riferisce alle azioni intraprese dalle banche centrali per controllare l’offerta di moneta e i tassi di interesse. La politica monetaria può essere espansiva o restrittiva, a seconda degli obiettivi economici. In questo contesto, un possibile taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve rappresenta una politica monetaria espansiva, volta a stimolare l’economia riducendo il costo del denaro.

Riflettendo su questi temi, è interessante considerare come le decisioni di politica monetaria influenzino non solo i mercati finanziari, ma anche la vita quotidiana dei cittadini. La capacità di mantenere un equilibrio tra crescita economica e stabilità dei prezzi è una sfida continua per le banche centrali, che devono navigare tra molteplici variabili economiche e politiche.