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- La spesa reale dei turisti stranieri in Italia è aumentata del 10,5% nel 2023 rispetto al 2022, raggiungendo i livelli del 2019.
- La quota maggiore della spesa dei turisti stranieri è per l'alloggio (44,3%), seguita dai ristoranti (21,7%) e dallo shopping (16,3%).
- Il PIL italiano ha segnato un'espansione dello 0,3% nel primo trimestre del 2024 rispetto al periodo precedente.
Con la fine dell’effetto Superbonus, l’economia italiana ha trovato un nuovo motore di crescita: il turismo. Secondo il recente bollettino economico della Banca d’Italia, l’afflusso di viaggiatori stranieri ha sostenuto l’economia nel secondo trimestre del 2024, in particolare grazie ai turisti provenienti dai Paesi extra-UE come Stati Uniti, Regno Unito e Giappone. Questo fenomeno ha permesso all’Italia di registrare un leggero incremento nella spesa reale dei viaggiatori stranieri rispetto al primo trimestre dell’anno.
Nel 2023, la spesa reale dei turisti stranieri in Italia è aumentata del 10,5% rispetto al 2022, recuperando i livelli del 2019. Questo incremento è stato trainato principalmente dai viaggiatori provenienti dai Paesi esterni all’UE, che hanno una spesa media pro-capite per pernottamento più alta. La quota rilevante della spesa dei turisti stranieri è ascrivibile all’alloggio (44,3%), seguita dai ristoranti (21,7%) e dallo shopping (16,3%).
Implicazioni per l’Inflazione e la Politica Monetaria
L’aumento della domanda turistica ha avuto un impatto significativo sull’inflazione relativa alle attività turistiche. Dal 2022, l’inflazione per alloggi, ristoranti, pacchetti vacanze e trasporti è stata superiore alla media dei servizi. Questo divario, sebbene ridotto nei primi sei mesi del 2024, resta positivo e contribuisce alla lentezza del processo di disinflazione dei servizi.
La Banca d’Italia ha sottolineato che questa dinamica potrebbe complicare le decisioni future della Banca Centrale Europea (BCE), che si riunirà la prossima settimana per discutere le politiche monetarie. La ripresa della domanda turistica, infatti, rende i rincari dei prezzi più persistenti, influenzando le scelte di politica monetaria.
Il Ruolo degli Investimenti e del PNRR
Nel primo trimestre del 2024, il PIL italiano ha segnato un’espansione dello 0,3% rispetto al periodo precedente. I consumi delle famiglie sono tornati a salire, recuperando parte della flessione del trimestre precedente. Tuttavia, gli investimenti fissi lordi hanno rallentato, con un aumento meno marcato della spesa in costruzioni e una diminuzione della spesa per impianti, macchinari e beni immateriali.
La Banca d’Italia prevede che quest’anno il prodotto aumenterà moderatamente dello 0,6%, per accelerare leggermente allo 0,9% nel 2025 e all’1,1% nel 2026. L’inflazione al consumo dovrebbe restare su valori contenuti, all’1,1% quest’anno e poco più dell’1,5% nella media del biennio 2025-26. L’attività economica sarà sostenuta dai consumi e dalle esportazioni, che beneficeranno della ripresa del reddito disponibile e della domanda estera.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) gioca un ruolo cruciale in questo contesto. La Banca d’Italia ha rimarcato diverse positività legate al PNRR, nonostante emergano criticità, soprattutto nel Mezzogiorno. Il raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi previsti dal Piano procede in linea con quanto stabilito a livello europeo. Secondo i dati aggiornati delle Casse edili, per il 36% delle gare bandite entro dicembre 2023 è stata avviata la fase esecutiva dei lavori, conclusi nel 18% dei casi, mentre il restante 18% è ancora in corso, spesso con ritardi rispetto alle tempistiche previste.
Scenario Globale e Implicazioni per l’Italia
A livello globale, la Banca d’Italia ha segnalato segnali di miglioramento dell’economia mondiale a partire da aprile. L’attività economica è trainata principalmente dai servizi, con un rafforzamento nella manifattura. Negli Stati Uniti, i consumi sono aumentati e il mercato del lavoro mostra segnali di raffreddamento. In Cina, l’attività nell’industria si espande, ma la domanda interna resta debole.
Un fenomeno preoccupante è rappresentato dai dazi imposti da Stati Uniti ed Europa, che amplificano l’eccesso di capacità produttiva in Cina (overcapacity), riversando nei mercati esteri prodotti a prezzi più bassi. Questo squilibrio strutturale, caratteristico delle economie pianificate come quella cinese, potrebbe aggravare la dipendenza dell’UE dalle forniture estere, in settori strategici come la mobilità e l’energia.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’Italia sta vivendo una fase di transizione economica, con il turismo che emerge come principale motore di crescita dopo la fine dell’effetto Superbonus. Questo fenomeno ha implicazioni significative per l’inflazione e la politica monetaria, complicando le decisioni future della BCE. Gli investimenti e il PNRR giocano un ruolo cruciale nel sostenere l’economia, nonostante le criticità emerse. A livello globale, gli squilibri strutturali e i dazi imposti da Stati Uniti ed Europa rappresentano sfide importanti per l’economia italiana.
Una nozione base di economia e finanza correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di domanda aggregata, che rappresenta la somma totale della domanda di beni e servizi in un’economia. La domanda aggregata è influenzata da vari fattori, tra cui i consumi delle famiglie, gli investimenti, la spesa pubblica e le esportazioni nette. In questo contesto, il turismo rappresenta una componente significativa della domanda aggregata, sostenendo la crescita economica.
Una nozione avanzata di economia e finanza applicabile al tema dell’articolo è il concetto di effetto moltiplicatore. Questo effetto si verifica quando un aumento della spesa autonoma (come quella dei turisti stranieri) genera un aumento più che proporzionale del reddito nazionale. In altre parole, la spesa iniziale dei turisti può innescare una serie di reazioni a catena nell’economia, aumentando il reddito e la domanda aggregata in misura maggiore rispetto alla spesa iniziale stessa. Questo fenomeno è particolarmente rilevante in un’economia come quella italiana, dove il turismo gioca un ruolo cruciale nel sostenere la crescita economica.