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Abbiamo analizzato il primo semestre 2024 dei mercati finanziari: ecco i dettagli

Un approfondimento sulle performance del mercato azionario e obbligazionario nei primi sei mesi dell'anno e le prospettive per il secondo semestre 2024.
  • Il MSCI World ha registrato un rendimento superiore al 15% dall'inizio dell'anno.
  • La BCE ha tagliato i tassi di interesse a giugno, con ulteriori ritocchi previsti entro la fine dell'anno.
  • I deficit statali in Europa si aggirano intorno al 4%, mentre negli Stati Uniti sono intorno al 5-6%.

Il primo semestre del 2024 ha visto i mercati finanziari attraversare una fase di stabilità relativa, con il mercato azionario che ha mostrato una performance robusta, mentre il comparto obbligazionario ha deluso le aspettative. Questo periodo ha ricordato molto l’andamento del 2023, con alcune eccezioni significative, come il petrolio, che ha mostrato un rally notevole dall’inizio dell’anno.

L’indice MSCI World, che rappresenta migliaia di titoli azionari a livello globale, ha registrato un rendimento superiore al 15% dall’inizio dell’anno. Tuttavia, gli investimenti nei titoli di Stato non hanno offerto grandi soddisfazioni, con una fetta consistente di titoli a reddito fisso che ha chiuso i primi sei mesi del 2024 con una performance negativa.

La Banca Centrale Europea (BCE) ha segnato una svolta a giugno, tagliando i tassi di interesse, con aspettative di ulteriori ritocchi entro la fine dell’anno. La Federal Reserve (Fed), invece, ha mantenuto i tassi invariati nel 2024, con due tagli previsti per il costo del denaro. Gli esperti del settore credono che i venti contrari sul mercato obbligazionario si stiano calmando, e che il reddito fisso possa offrire buone gratificazioni, soprattutto nel comparto dei bond di pregio.

Prospettive per il secondo semestre: azioni, obbligazioni e materie prime

La seconda metà del 2024 si preannuncia interessante per gli investitori, con un contesto di investimento guidato dal trend di disinflazione e dalla stabilizzazione dei tassi di interesse. Gli esperti suggeriscono di concentrarsi sui rischi politici, come le elezioni statunitensi e la competizione geopolitica, che potrebbero tradursi in episodi di volatilità del mercato.

La crescita globale è prevista solida, con l’inflazione in diminuzione nelle principali economie. Le banche centrali dei mercati sviluppati, inclusi Giappone, Stati Uniti e Regno Unito, stanno riducendo i tassi di interesse, sebbene il costo del capitale rimarrà più elevato rispetto al periodo pre-pandemico.

Per gli investitori, l’obbligazionario di alta qualità rimane una fonte attraente di reddito e stabilità per il portafoglio. Gli investimenti preferiti includono i Bund tedeschi, i gilt britannici, il credito europeo investment grade e le obbligazioni societarie “crossover” selezionate, valutate BB e BBB. Anche il credito dei mercati emergenti offre opportunità interessanti.

Impatto delle politiche delle banche centrali sulla volatilità dei mercati

Le politiche delle banche centrali hanno un impatto significativo sulla volatilità dei mercati. Secondo William Davies, Global Chief Investment Officer di Columbia Threadneedle Investments, quando le banche centrali agiscono all’unisono offrendo supporto ai mercati, la volatilità tende a diminuire. Al contrario, divergenze nelle tempistiche o nell’entità dei tagli dei tassi potrebbero causare un lieve incremento della volatilità.

I tassi di interesse scenderanno, ma meno rapidamente di quanto previsto da alcuni operatori. La resilienza dell’economia globale sosterrà le azioni, che potrebbero osservare ulteriori rialzi entro la fine dell’anno. Le riduzioni dei tassi di interesse favoriranno le small cap, mentre le mega cap, che hanno sovraperformato negli ultimi 18 mesi, potrebbero vedere una normalizzazione dei rendimenti.

I principali rischi macroeconomici includono fattori geopolitici, come i conflitti in Ucraina e Medio Oriente, che potrebbero destabilizzare i mercati e incrementarne la volatilità. Inoltre, i disavanzi di bilancio dei vari paesi rappresentano un rischio significativo. In Europa, i deficit statali si aggirano intorno al 4%, mentre negli Stati Uniti sono intorno al 5-6%. Con tassi di interesse prossimi al 5%, i costi di mantenimento del debito aumentano notevolmente, rendendo necessario un ridimensionamento dei deficit pubblici nel tempo.

Prospettive di investimento per il secondo semestre del 2024

Secondo Enzo Corsello e Massimiliano Maxia di Allianz Global Investors, i prossimi sei mesi saranno caratterizzati da un “soft landing” con una crescita globale in leggero indebolimento e un’inflazione in diminuzione. Le autorità monetarie taglieranno i tassi a ritmi diversi, con la Fed che potrebbe tagliarli a settembre e dicembre, per un totale di 50 punti base entro la fine dell’anno. La BCE potrebbe effettuare un ulteriore taglio a ottobre, mentre la BoE potrebbe intervenire ad agosto e settembre.

Questo contesto crea opportunità per l’obbligazionario, sia nella componente governativa che nelle obbligazioni societarie. Gli esperti preferiscono il segmento investment grade all’high yield, soprattutto in Europa. I mercati emergenti, supportati da fondamentali solidi e spread interessanti, offrono opportunità selezionate, sebbene la forza del dollaro USA rappresenti un rischio per alcune aree geografiche.

Sul fronte azionario, con una maggiore selettività, c’è spazio per ottenere ottimi rendimenti. Gli Stati Uniti sono preferiti all’Eurozona, grazie al vantaggio dell’Intelligenza Artificiale. La Cina, nonostante la crisi dell’immobiliare, potrebbe risultare interessante, con un focus sull’innovazione nei semiconduttori e processori. Tra i mercati emergenti, spiccano Indonesia e Messico. In Europa, le small cap europee si distinguono per l’elevata qualità dei bilanci, mentre le valutazioni azionarie del Regno Unito sono considerate interessanti in un contesto politico favorevole.

Bullet Executive Summary

In sintesi, il primo semestre del 2024 ha visto un mercato azionario robusto e un comparto obbligazionario deludente. Le politiche delle banche centrali, con tagli dei tassi di interesse a ritmi diversi, hanno creato opportunità per l’obbligazionario e il mercato azionario. I principali rischi macroeconomici includono fattori geopolitici e disavanzi di bilancio elevati. Per il secondo semestre, gli esperti suggeriscono di concentrarsi su investimenti di alta qualità e di monitorare attentamente i rischi politici e geopolitici.

Nozione base di economia e finanza: La diversificazione del portafoglio è una strategia fondamentale per ridurre il rischio e migliorare i rendimenti a lungo termine. Investire in una varietà di asset, come azioni, obbligazioni e materie prime, può aiutare a bilanciare le perdite in un settore con i guadagni in un altro.

Nozione avanzata di economia e finanza: La curva dei rendimenti è uno strumento cruciale per prevedere le future condizioni economiche. Una curva dei rendimenti invertita, dove i tassi di interesse a breve termine sono superiori a quelli a lungo termine, è spesso considerata un indicatore di una recessione imminente. Monitorare la forma della curva dei rendimenti può fornire preziose indicazioni sulle aspettative del mercato riguardo alla crescita economica e all’inflazione.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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