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- Wiz ha rifiutato un'offerta di 23 miliardi di dollari da Alphabet, la più grande mai proposta dalla holding di Google.
- La startup ha raggiunto una valutazione di 12 miliardi di dollari e mira a un fatturato di 1 miliardo di dollari.
- Timori di problemi di antitrust hanno influenzato la decisione di Wiz di rifiutare l'offerta di Alphabet.
Il 23 luglio 2024 è stata una data significativa nel panorama economico e finanziario globale. Alphabet, la holding di Google, ha visto sfumare la possibilità di portare a termine quella che sarebbe stata la più grande acquisizione della sua storia. La startup israeliana di cybersicurezza Wiz ha infatti rifiutato un’offerta di acquisto da 23 miliardi di dollari, scegliendo invece di perseguire la via della quotazione in borsa (IPO).
La proposta di Alphabet e il rifiuto di Wiz
Alphabet aveva messo sul piatto una cifra senza precedenti per acquisire Wiz, una società fondata a New York nel 2020 da ex allievi dell’unità di cyber-intelligence israeliana. La proposta di 23 miliardi di dollari avrebbe rappresentato la più grande acquisizione mai realizzata dalla holding di Google, superando di gran lunga i 12,5 miliardi spesi per Motorola Mobility nel 2012.
Wiz, specializzata nella sicurezza informatica di sistemi di cloud computing, ha però deciso di rifiutare l’offerta. In una mail interna ai dipendenti, il CEO Assaf Rappaport ha dichiarato: «Pur lusingati, abbiamo scelto di continuare il nostro percorso di costruzione di Wiz». La startup, che ha raggiunto una valutazione di 12 miliardi di dollari, ha preferito mantenere la propria indipendenza e puntare alla quotazione in borsa.
Le ragioni dietro il rifiuto
La decisione di Wiz di rifiutare l’offerta di Alphabet è stata motivata da diversi fattori. Innanzitutto, la società ha dimostrato una forte fiducia nel proprio percorso di crescita autonoma. Con clienti di rilievo come Morgan Stanley, BMW e Slack, Wiz ha già consolidato una posizione di leadership nel settore della cybersicurezza. Il prossimo obiettivo dichiarato da Rappaport è quello di raggiungere un miliardo di dollari di fatturato.
Un altro fattore determinante è stato il timore di possibili problemi di antitrust. L’acquisizione avrebbe potuto incontrare ostacoli significativi da parte delle autorità di regolamentazione americane, che tengono sotto stretta sorveglianza le acquisizioni nel settore tecnologico. Secondo fonti del Financial Times, all’interno del board di Alphabet erano emersi dubbi sull’operazione, che alla fine è stata chiusa.
Implicazioni per Alphabet e Wiz
Il rifiuto di Wiz rappresenta un duro colpo per Alphabet, che aveva puntato sulla startup israeliana per colmare il gap con i rivali Microsoft e Amazon nel settore dei servizi cloud e della sicurezza informatica. Alphabet aveva valutato la startup con un multiplo pari a 46 volte il fatturato annuo, circa 500 milioni di dollari, offrendo una cifra doppia rispetto alla valutazione di 12 miliardi di dollari dell’ultimo round di finanziamento.
Nonostante il rifiuto, Alphabet può consolarsi con i risultati trimestrali che verranno diffusi la sera del 23 luglio, insieme a quelli di Tesla. La holding di Google e la casa di Elon Musk saranno le prime delle “Magnifiche 7” a presentare i bilanci, seguite la settimana successiva da altre big tech come Nvidia.
Bullet Executive Summary
La decisione di Wiz di rifiutare l’offerta di Alphabet e puntare alla quotazione in borsa è un chiaro segnale della fiducia della startup nel proprio percorso di crescita autonoma. Questo evento mette in luce l’importanza della sicurezza informatica nel panorama economico moderno e le sfide che le grandi aziende tecnologiche devono affrontare per mantenere la loro posizione di leadership.
In economia e finanza, una nozione base correlata a questo tema è il concetto di valutazione aziendale. La valutazione di una startup come Wiz, che ha raggiunto i 12 miliardi di dollari, è un indicatore della sua potenziale crescita e del valore percepito dai suoi investitori.
Una nozione avanzata applicabile a questo tema è il multiplo di valutazione, utilizzato da Alphabet per valutare Wiz. Il multiplo pari a 46 volte il fatturato annuo riflette l’aspettativa di una crescita significativa e la fiducia nel modello di business della startup. Questo caso stimola una riflessione su come le valutazioni elevate possano influenzare le decisioni strategiche delle aziende e il loro impatto sul mercato.
In conclusione, la scelta di Wiz di rifiutare l’offerta di Alphabet e perseguire la via dell’IPO rappresenta un esempio di come le startup possano mantenere la loro indipendenza e continuare a crescere in modo autonomo, nonostante le allettanti offerte delle grandi aziende tecnologiche.