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Rivoluzione elettrica: l’Italia raddoppia le stazioni di ricarica in due anni

Scopri come l'Italia ha raggiunto 56.992 punti di ricarica per veicoli elettrici grazie al PNRR e cosa significherà per il futuro della mobilità sostenibile.
  • Al 30 giugno 2024, l'Italia conta 56.992 punti di ricarica pubblici, con una crescita di 11.782 unità negli ultimi dodici mesi.
  • Le colonnine di ricarica in autostrada sono passate da 235 nel giugno 2022 a 963 nel giugno 2024, con il 62% di tipo veloce.
  • Il PNRR ha stanziato oltre 350 milioni di euro per 13.755 infrastrutture nei centri urbani e 360 milioni di euro per 7.500 punti su strade extra-urbane.

L’Italia sta vivendo una significativa espansione delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, con un aumento notevole delle colonnine di ricarica installate lungo le autostrade e nelle aree urbane. Al 30 giugno 2024, i punti di ricarica pubblici installati nella Penisola sono 56.992, con una crescita di 11.782 unità negli ultimi dodici mesi e di 6.314 unità dall’inizio dell’anno. Questo incremento rappresenta un raddoppio del numero di punti di ricarica rispetto a due anni fa, quando erano 30.704.

Le colonnine di ricarica in autostrada sono passate da 235 nel giugno 2022 a 963 nel giugno 2024, coprendo il 41% delle aree di servizio autostradali. Di queste, il 62% sono di tipo veloce, con una potenza superiore a 150 kW. La Lombardia guida la classifica delle regioni con il maggior numero di punti di ricarica, con 10.902 punti, seguita dal Piemonte con 5.775 punti, dal Lazio con 5.641 punti, dal Veneto con 5.508 punti e dall’Emilia-Romagna con 4.720 punti.

Il Ruolo del PNRR nell’Espansione delle Infrastrutture

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) gioca un ruolo cruciale nell’espansione delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici in Italia. Il 23 luglio 2024, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha annunciato l’apertura del portale per la partecipazione al secondo bando del PNRR, che mette in gara oltre 350 milioni di euro per la realizzazione di 13.755 infrastrutture di ricarica nei centri urbani e 360 milioni di euro per 7.500 punti di ricarica su strade extra-urbane.

Il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, ha osservato che il lieve rallentamento delle installazioni nell’ultimo trimestre indica che gli operatori di ricarica si stanno attrezzando per la grande sfida del PNRR. “Per centrare gli obiettivi del piano sarà determinante il contributo di tutti gli attori coinvolti, dalle municipalità ai distributori di energia elettrica, chiamati a un impegno eccezionale”, ha dichiarato Pressi.

Prospettive Future e Sfide

Entro il 2025, l’Italia dovrà installare e allacciare 41.000 nuovi punti di ricarica, tutti fast e ultrafast, connessi alla rete dei distributori locali. Questo rappresenta una sfida colossale, considerando che il 17,9% dei punti di ricarica è ancora in attesa di collegamento e attivazione. Sarà necessario velocizzare le procedure autorizzative e coinvolgere maggiormente tutti i soggetti interessati.

Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, ha dichiarato che con il secondo bando del PNRR ci si avvicina a metà del percorso previsto per il 2030, con un fabbisogno stimato di circa 110.000 colonnine installate. Le risorse dei bandi ammontano a 359.943.750 euro per le stazioni di ricarica sulle strade extraurbane e 279.344.000 euro per i centri urbani, con l’obiettivo di realizzare 7.500 stazioni di ricarica rapida e super-veloci sulle strade extraurbane e 10.880 nei centri urbani.

Bullet Executive Summary

L’espansione delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici in Italia rappresenta un passo fondamentale verso la transizione energetica e la riduzione delle emissioni di CO2. Con il supporto del PNRR, il Paese sta affrontando una sfida senza precedenti per installare e collegare nuovi punti di ricarica entro il 2025. Questo sforzo richiederà il contributo di tutti gli attori coinvolti, dalle municipalità ai distributori di energia elettrica.

In economia e finanza, una nozione base correlata a questo tema è il concetto di economia di scala, che si riferisce alla riduzione del costo medio di produzione all’aumentare della quantità prodotta. Applicato al contesto delle infrastrutture di ricarica, l’aumento del numero di colonnine può portare a una riduzione dei costi di installazione e manutenzione, rendendo più accessibile l’adozione dei veicoli elettrici.

Una nozione avanzata è il costo opportunità, che rappresenta il valore delle alternative a cui si rinuncia quando si sceglie una determinata opzione. Nel caso delle infrastrutture di ricarica, il costo opportunità potrebbe includere investimenti in altre forme di energia rinnovabile o in miglioramenti delle reti di trasporto pubblico. Riflettere su questi aspetti può aiutare i lettori a comprendere meglio le implicazioni economiche e finanziarie delle scelte politiche e industriali legate alla mobilità sostenibile.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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