Crisi industriale: il fatturato di maggio 2024 crolla, sorprese nel settore dei servizi

Il mese di maggio 2024 ha segnato una fase di difficoltà per il settore industriale italiano, come evidenziato dai dati pubblicati dall’Istat. Il fatturato dell’industria ha subito una riduzione congiunturale dello 0,9% in valore e dello 0,4% in volume, al netto degli effetti stagionali. Questa contrazione ha interessato sia il mercato interno, con un calo dello 0,7% in valore e dello 0,3% in volume, sia il mercato estero, che ha registrato una diminuzione dell’1,4% in valore e dello 0,6% in volume.

Tra i principali raggruppamenti dell’industria, solo i beni strumentali hanno mostrato un incremento dello 0,3%. Tuttavia, questo segnale positivo è stato contrastato dai cali in altri settori: i beni di consumo hanno visto una riduzione dello 0,4%, i beni intermedi hanno subito un decremento del 2,1% e i beni energetici del 2,2%. Queste fluttuazioni hanno contribuito alla contrazione complessiva del fatturato industriale, con il trimestre marzo-maggio 2024 che ha mostrato una diminuzione congiunturale del 2,5% sia in valore che in volume.

Il Settore dei Servizi: Una Nota Positiva

In contrasto con il settore industriale, il settore dei servizi ha registrato un andamento positivo. Nel periodo marzo-maggio 2024, il fatturato dei servizi è aumentato dello 0,3% in valore e dello 0,4% in volume. Questo segnale incoraggiante si manifesta in un contesto in cui, a maggio 2024, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il fatturato dell’industria, al netto degli effetti del calendario, ha mostrato una flessione del 4,8% in valore e del 3,4% in volume.

La contrazione del fatturato industriale è stata diffusa, interessando sia il mercato interno, con un calo del 4,4% in valore e del 3,2% in volume, sia il mercato estero, che ha registrato una riduzione del 5,5% in valore e del 3,6% in volume. I giorni lavorativi sono stati 22, lo stesso numero dell’anno precedente, quindi le fluttuazioni non sono state influenzate da variazioni del calendario lavorativo. Tra i diversi settori industriali, solo l’energia si è distinta con un incremento tendenziale dello 0,7%, rappresentando un’eccezione alla generale tendenza negativa.

Inflazione in Crescita: Un Ulteriore Fattore di Preoccupazione

Oltre alla contrazione del fatturato industriale, l’Istat ha riportato un aumento dell’inflazione a luglio 2024. Le stime preliminari indicano che l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,5% su base mensile e dell’1,3% su base annua, rispetto al +0,8% del mese precedente. Questo incremento ha superato le aspettative, che prevedevano un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’1,2% su base annua.

La risalita dell’inflazione è dovuta principalmente all’accelerazione dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da +3,5% a +11,3%) e all’attenuarsi della flessione degli energetici non regolamentati (da -10,3% a -6,1%). Un ulteriore sostegno all’inflazione è derivato dall’andamento dei prezzi dei tabacchi (da +3,4% a +4,1%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,0% a +4,4%).

Bullet Executive Summary

In conclusione, i dati pubblicati dall’Istat per maggio 2024 dipingono un quadro preoccupante per il settore industriale italiano, con una contrazione del fatturato sia sul mercato interno che su quello estero. Al contrario, il settore dei servizi ha mostrato una relativa resilienza e crescita. L’aumento dell’inflazione a luglio 2024 rappresenta un ulteriore fattore di preoccupazione, con un impatto significativo sul potere d’acquisto delle famiglie italiane.

Per comprendere meglio queste dinamiche, è utile ricordare una nozione base di economia: l’inflazione è l’aumento generale dei prezzi dei beni e dei servizi in un’economia. Quando l’inflazione aumenta, il potere d’acquisto della moneta diminuisce, il che può portare a una riduzione dei consumi e degli investimenti.

Una nozione avanzata correlata è il concetto di stagflazione, una situazione economica in cui l’inflazione è alta, la crescita economica è lenta e la disoccupazione rimane elevata. Questo scenario può essere particolarmente difficile da gestire per i responsabili delle politiche economiche, poiché le misure per combattere l’inflazione possono aggravare la disoccupazione e viceversa.

Riflettendo su questi concetti, emerge l’importanza di una politica economica equilibrata e lungimirante, capace di sostenere la crescita economica senza alimentare eccessivamente l’inflazione.