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Il sorprendente boom dei redditi di idraulici ed elettricisti nel 2022

Scopri come le recenti misure fiscali hanno rivelato un paradosso: idraulici ed elettricisti dichiarano più redditi di avvocati e dentisti.
  • Il reddito medio dichiarato da idraulici ed elettricisti è salito a 60.700 euro, raddoppiando rispetto ai 30.350 euro del 2019.
  • Avvocati e dentisti hanno dichiarato rispettivamente 46.000 euro e 55.000 euro, mostrando una crescita minima rispetto al 2019.
  • Gli accertamenti fiscali hanno portato a un aumento medio delle basi imponibili dichiarate pari a 8,94 milioni di euro per l'Iva e 17,15 milioni di euro per l'Irpef.

L’analisi delle dichiarazioni dei redditi 2022 in Italia, elaborata dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia, rivela un quadro sorprendente e, in molti casi, paradossale. In particolare, emerge che categorie professionali come idraulici ed elettricisti dichiarano redditi medi superiori a quelli di avvocati e dentisti. Questo fenomeno, che potrebbe sembrare controintuitivo, trova una spiegazione nell’effetto delle recenti misure fiscali, come il Superbonus 110%, che hanno reso più difficile l’evasione fiscale in alcuni settori.

Idraulici ed Elettricisti in Vantaggio

Confrontando i dati del 2022 con quelli del 2019, si osserva che il reddito medio dichiarato da idraulici ed elettricisti è salito a 60.700 euro, raddoppiando rispetto a quattro anni prima. Questo dato è superiore ai 36.000 euro dichiarati da dentisti e avvocati, i cui redditi sono rimasti quasi fermi: i primi sono passati da 52.000 a 55.000 euro, i secondi da 42.000 a 46.000 euro. L’effetto del Superbonus 110%, con fatture pagate tramite bonifici “parlanti” che non lasciano margine all’evasione, ha avuto un impatto significativo su queste cifre. Anche i redditi dichiarati da ingegneri e geometri sono aumentati del 50% in quattro anni, con gli ingegneri passati da una media di 30.200 a 47.600 euro e i geometri da 24.000 a 36.000 euro.

Redditi Fermi e Anomalie Territoriali

Per altre categorie, i redditi medi dichiarati nel 2022 sono tornati ai livelli precedenti alla pandemia. Ad esempio, i tassisti, che nel 2019 dichiaravano una media di 15.500 euro, sono scesi a 3.700 euro nel 2020, risaliti a 8.400 nel 2021 e tornati a 15.500 nel 2022. I ristoranti hanno denunciato una media di 15.100 euro contro i 14.800 di quattro anni prima, con una perdita media di 9.000 euro nel 2020. Le tintorie e le lavanderie sono passate da 10.800 euro nel 2022 a 11.300 euro.

Gli alberghi, invece, hanno mostrato una ripresa significativa dalla crisi del Coronavirus. Nel 2019, il reddito medio dichiarato era di 53.200 euro, con perdite medie di 110.000 euro nel 2020 e 2021, per poi salire a 72.931 euro nel 2022. Anche i meccanici hanno visto un aumento del reddito medio dichiarato, mentre bar e pasticcerie sono rimasti a livelli bassissimi: nel 2019 era di 17.800 euro, crollato a 300 euro nel 2020, risalito a 6.800 euro nel 2022 e attestato a 12.260 euro.

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Il Caso dei Balneari e le Disparità Regionali

Le anomalie non si limitano alle categorie professionali, ma si estendono anche a livello territoriale. I balneari, ad esempio, dichiarano una media di 26.000 euro nel 2022, con variazioni estreme: dai 2.700 euro dell’Argentario ai 270.000 di Lignano Sabbiadoro, passando per i 217.000 di Sorrento, i 30.000 di Rimini, i 38.000 di Jesolo, i 44.000 di Riccione, i 55.000 di Forte dei Marmi e i 17.000 di Senigallia.

Anche i tassisti mostrano variazioni significative: a Venezia-Mestre dichiarano 27.000 euro, a Firenze e Bolzano 20.000 euro, a Milano 19.000 euro, mentre a Roma la media è di 10.000 euro e a Napoli e Palermo di 9.000 euro. I ristoranti di Trento e Venezia dichiarano redditi medi di 32.000 euro, seguiti da Milano con 29.000 euro, mentre a Roma, Bari, Napoli e Palermo crollano a 12.000 euro. I bar di Bolzano dichiarano 30.000 euro, quelli di Milano 20.000 euro, mentre nelle altre grandi città del Paese si attestano a 9.000 euro, ovvero 750 euro al mese.

Effetto degli Accertamenti Fiscali

Gli accertamenti fiscali hanno un effetto significativo sui redditi dichiarati. Secondo il rapporto di verifica dei risultati della gestione 2023 dell’Agenzia delle Entrate, l’effetto indiretto degli accertamenti ha portato a un aumento medio delle basi imponibili dichiarate pari a 8,94 milioni di euro per l’Iva, 17,15 milioni per l’Irpef e 24,45 milioni per l’Irap. Per le persone fisiche, l’anno successivo alla notifica di un accertamento, la base imponibile dichiarata è aumentata in media di 1.364 euro per l’Iva, 1.195 euro per l’Irpef e 2.180 euro per l’Irap.

Per le società di persone, l’aumento delle basi imponibili dichiarate è stato di 2.980 euro per l’Iva, 972 euro per l’Irpef e 1.601 euro per l’Irap. L’effetto positivo indiretto degli accertamenti sulle basi imponibili dichiarate si limita all’anno successivo alla notifica per l’Irap, perdura un ulteriore anno per l’Iva e si mantiene per quattro anni d’imposta dopo la notifica per l’Irpef.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’analisi delle dichiarazioni dei redditi in Italia evidenzia una serie di anomalie e paradossi che meritano una riflessione approfondita. Le recenti misure fiscali, come il Superbonus 110%, hanno avuto un impatto significativo su alcune categorie professionali, rendendo più difficile l’evasione fiscale. Tuttavia, persistono disparità significative sia a livello professionale che territoriale, che richiedono ulteriori interventi per garantire una maggiore equità fiscale.

Nozione base di economia e finanza: Il principio della progressività fiscale prevede che le aliquote fiscali aumentino con l’aumentare del reddito, garantendo che chi guadagna di più contribuisca in misura maggiore al finanziamento dei servizi pubblici.

Nozione avanzata di economia e finanza: Il concetto di compliance fiscale si riferisce all’adesione volontaria dei contribuenti alle leggi fiscali. Gli accertamenti fiscali e le misure di contrasto all’evasione possono aumentare la compliance fiscale, riducendo il tax gap, ovvero la differenza tra le imposte dovute e quelle effettivamente pagate.

Riflettendo su questi dati, emerge l’importanza di un sistema fiscale equo e trasparente, capace di ridurre le disparità e promuovere la giustizia sociale. La strada verso una maggiore equità fiscale è ancora lunga, ma i recenti progressi mostrano che un cambiamento è possibile.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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