Company name: Dynamic Solutions s.r.l.
Address: VIA USODIMARE 3 - 37138 - VERONA (VR) - Italy

E-Mail: [email protected]

Il crollo finanziario del 5 agosto 2024 brucia i miliardi dei paperoni del tech

Il crollo dei mercati azionari del 5 agosto 2024 ha spazzato via i miliardi dei paperoni del tech

Il crollo dei mercati azionari globali del 5 agosto 2024 ha causato gravi perdite per i miliardari del settore tecnologico, con Jeff Bezos e Jensen Huang tra i più colpiti. Scopri le implicazioni economiche e finanziarie di questo evento.
  • Il 5 agosto 2024, la piazza di Tokyo ha registrato un calo del 12,4%, il peggiore in quasi 40 anni.
  • Il valore di mercato totale di Amazon, Apple, Meta, Alphabet, Microsoft, Nvidia e Tesla è calato di oltre 1.000 miliardi di dollari in un solo giorno.
  • Jeff Bezos ha perso 6,5 miliardi di dollari, mentre Jensen Huang ha subito una perdita di 5,9 miliardi.

Il 5 agosto 2024 sarà ricordato come un giorno terribile per i miliardari legati ai colossi tecnologici e commerciali. I mercati azionari globali hanno subito una scossa tremenda, con la piazza di Tokyo che ha registrato un calo del 12,4% il peggiore in quasi 40 anni. Anche l’indice Stoxx 600 europeo è sceso di oltre il 2%, mentre l’S&P 500 degli Stati Uniti ha mostrato una flessione di oltre il 3%.

Questo crollo ha avuto un effetto domino su scala globale, spazzando via miliardi di dollari dal patrimonio netto delle persone più ricche del mondo.

A fare i conti in tasca ai paperoni tech dopo il disastro di lunedì ci ha pensato Forbes, che evidenzia come in un solo giorno il valore di mercato totale di Amazon, Apple, Meta, Alphabet, Microsoft, Nvidia e Tesla sia calato di colpo di oltre 1.000 miliardi di dollari.

Le perdite dei principali protagonisti della finanza e della tecnologia

  • Jeff Bezos, fondatore e guida di Amazon, ha subito la perdita maggiore. Le azioni del colosso sono crollate di oltre il 4%, bruciando in 24 ore 6,5 miliardi di dollari. La fortuna di Bezos è così calata a “soli” 180 miliardi di dollari.
  • Jensen Huang, presidente e CEO di Nvidia, ha visto il valore delle sue azioni scendere di 7,9 miliardi di dollari, con una diminuzione del 6,3% del valore del titolo. Huang ha registrato una perdita di 5,9 miliardi, un duro colpo per il leader del settore dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale, che poche settimane fa aveva visto la sua società diventare la più capitalizzata al mondo.
  • Larry Ellison, presidente di Oracle, ha visto il suo patrimonio diminuire di 6,2 miliardi di dollari con le azioni in calo del 3,8%.
  • Elon Musk, CEO di Tesla, il miliardario con il patrimonio più elevato al mondo, non è stato immune alla crisi. Le sue azioni hanno subito una perdita di 6 miliardi di dollari, riducendo il suo patrimonio di 4,9 miliardi.
  • Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Meta (precedentemente Facebook), ha subito una battuta d’arresto considerevole. Le azioni di Meta hanno visto una contrazione che ha eroso 7 miliardi di dollari dal patrimonio di Zuckerberg, portandolo a una perdita complessiva di 4,3 miliardi.

Il patrimonio dei più ricchi al mondo

Quando si parla del patrimonio dei grandi magnati, si fanno soprattutto stime basate sul valore delle azioni delle loro aziende e non del patrimonio totale, fatto anche di liquidità e immobili. I tycoon vengono spesso pagati incassando azioni delle proprie aziende, che poi offrono alle banche per ottenere garanzie sui prestiti. In questo modo riescono ad avere immensa liquidità pagando una tassazione estremamente ridotta rispetto a quanto gli sarebbe toccato versare se avessero incassato uno stipendio tradizionale.

Prima del crollo di Tokyo, che ha avuto effetti devastanti sull’economia mondiale nella giornata di lunedì, si è verificato un venerdì nero delle Borse, il 2 agosto, con il crollo del Nasdaq. In quella occasione, 10 paperoni, fra i più ricchi del mondo, hanno bruciato complessivamente oltre 45 miliardi di dollari. E anche in quella occasione Jeff Bezos ha riportato le perdite maggiori, come riporta Bloomberg.

Tra gli altri giganti della tecnologia ci sono Sergey Brin e Larry Page, co-fondatori di Google, che hanno subito perdite rispettivamente per 5,5 miliardi e 5,9 miliardi di dollari dal loro patrimonio. Bill Gates e Steve Ballmer hanno accusato colpi per 2,6 miliardi e 3 miliardi di dollari. Anche Laurene Powell Jobs, vedova del co-fondatore di Apple Steve Jobs, ha visto il suo patrimonio ridursi di circa 480 milioni di dollari.

Il leggendario investitore Warren Buffett ha perso 4,4 miliardi di dollari, l’uomo più ricco d’Europa Bernard Arnault 1,6 miliardi di dollari e l’uomo più ricco d’Asia Mukesh Ambani ha perso 2,1 miliardi di dollari, mentre i patrimoni netti di molti azionisti di aziende pubbliche, grandi e piccole, barcollavano.

Le implicazioni economiche e finanziarie

Il crollo dei mercati azionari ha avuto un effetto domino su scala globale. L’indice giapponese Nikkei ha subito un calo del 12%, il peggiore in quasi 40 anni. Anche l’indice Stoxx 600 europeo è sceso di oltre il 2%, mentre l’S&P 500 degli Stati Uniti ha mostrato una flessione di oltre il 3%. Questi dati sono un chiaro segnale delle preoccupazioni globali riguardo alla crescita economica e al futuro dei mercati finanziari.

Il crollo ha messo in luce la vulnerabilità dei mercati azionari globali e ha sollevato interrogativi sulla stabilità economica a lungo termine. Le perdite subite dai miliardari del tech sono indicative di un più ampio problema di volatilità del mercato, che può avere ripercussioni significative sull’economia globale.

Bullet Executive Summary

Il crollo dei mercati azionari globali del 5 agosto 2024 ha avuto un impatto devastante sui patrimoni dei principali miliardari del settore tecnologico. Jeff Bezos, Jensen Huang, Larry Ellison, Elon Musk e Mark Zuckerberg sono tra coloro che hanno subito le perdite più ingenti. Questo evento ha messo in luce la vulnerabilità dei mercati azionari e ha sollevato preoccupazioni sulla stabilità economica globale.

In economia e finanza, è fondamentale comprendere il concetto di diversificazione del portafoglio. Questo principio suggerisce che investire in una varietà di asset può ridurre il rischio complessivo. Tuttavia, anche i portafogli diversificati non sono immuni ai crolli del mercato globale.

Un concetto avanzato correlato è quello della correlazione tra asset. La correlazione misura la relazione tra i movimenti di prezzo di due asset. In periodi di crisi, la correlazione tra asset può aumentare, rendendo la diversificazione meno efficace. Questo fenomeno è stato evidente durante il crollo del 5 agosto, quando asset di diverse categorie hanno subito perdite simultanee.

Riflettendo su questi eventi, è chiaro che la volatilità del mercato è una realtà con cui gli investitori devono fare i conti. La comprensione dei principi di diversificazione e correlazione può aiutare a mitigare i rischi, ma non può eliminarli del tutto. È un promemoria della complessità e dell’incertezza intrinseca dei mercati finanziari.

Articolo scritto al 99% dall’AI, con una correzione opzionale da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il contenuto dall’articolo.(scopri di più)
0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
3 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
3
0
Ci interessa la tua opinione, lascia un commento!x