Company name: Dynamic Solutions s.r.l.
Address: VIA USODIMARE 3 - 37138 - VERONA (VR) - Italy

E-Mail: [email protected]

Utili record per le banche italiane: ecco come hanno superato i 13 miliardi di euro

Le maggiori banche italiane segnano un incremento del 19,8% negli utili netti nel primo semestre 2024, ma il settore dei prestiti mostra segnali di difficoltà.
  • Il margine di interesse è cresciuto del 10,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
  • Gli utili netti complessivi delle principali banche italiane hanno superato i 13 miliardi di euro, con un incremento del 19,8%.
  • Il Roe delle principali banche italiane ha raggiunto il 15,5%.

Le principali banche italiane, tra cui Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco BPM, MPS e Bper, hanno registrato risultati eccezionali nel primo semestre del 2024. Secondo un’analisi della Fondazione Fiba di First Cisl, il margine di interesse è cresciuto del 10,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo incremento è stato possibile grazie alla politica della Banca Centrale Europea (Bce), che ha mantenuto bassi i tassi a breve termine, permettendo alle banche di aumentare i loro margini di profitto.

Gli utili netti complessivi delle principali banche italiane hanno superato i 13 miliardi di euro, con un incremento del 19,8%. Il Roe (Return on Equity) delle principali banche italiane ha raggiunto il 15,5%. Tuttavia, nonostante questi risultati positivi, il settore dei prestiti ha mostrato segnali di difficoltà, con una diminuzione del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, equivalente a oltre 37 miliardi di euro in meno.

Proposta di tassa sugli extraprofitti delle banche

Alla luce dei risultati eccezionali ottenuti dalle banche, il governo Meloni ha preso in considerazione l’idea di introdurre una tassa sugli extraprofitti delle banche. Questa tassa sarebbe calcolata sull’incremento del margine di interesse, applicando un’aliquota del 40%. Tuttavia, la proposta ha suscitato forti reazioni di opposizione sia da parte del settore bancario che della politica.

Forza Italia e altri esponenti della maggioranza hanno criticato la proposta, sostenendo che una tale tassa potrebbe avere effetti negativi sulle imprese e sull’economia in generale, rendendo più difficile l’accesso al credito per le piccole e medie imprese. Gli analisti avvertono inoltre che una tassa sugli extraprofitti potrebbe preoccupare gli investitori e avere un impatto negativo sull’immagine del sistema bancario italiano.

Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha chiarito che non ci saranno nuove tasse sugli extraprofitti delle banche. Durante una conferenza stampa, Giorgetti ha spiegato che le banche saranno comunque chiamate a contribuire alla finanza pubblica come tutti gli altri cittadini e imprese, ma le tasse riguarderanno i profitti generali e non gli extraprofitti specifici.

Cosa ne pensi?
  • 🔝 Risultati straordinari per le banche italiane nel 2024......
  • 👎 Preoccupante il calo dei prestiti nonostante i profitti record......
  • 🤔 Potrebbe una tassa sugli extraprofitti cambiare il panorama bancario?......

Dettagli sui risultati finanziari delle banche italiane

Le grandi banche italiane hanno registrato un utile netto aggregato di 6,6 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2024, in aumento del 15% anno su anno (YOY) o del 10% anno su anno escludendo un impatto fiscale positivo presso MPS e oneri di ristrutturazione presso BPER nel secondo trimestre del 2024. Per il primo semestre del 2024, l’utile netto aggregato è stato pari a 12,6 miliardi di euro, in aumento del 20% anno su anno o del 16% anno su anno escludendo voci non ricorrenti.

I risultati del primo semestre hanno beneficiato di maggiori ricavi core, disciplina dei costi e minori accantonamenti per perdite su prestiti (LLP), portando a un rendimento medio annualizzato del capitale proprio di circa il 15,6%, in aumento rispetto al 13,6% del primo semestre 2023. Nel secondo trimestre 2024, i ricavi totali sono aumentati del 6% anno su anno, principalmente grazie ai maggiori ricavi core. I ricavi totali per il primo semestre del 2024 sono aumentati dell’8% anno su anno e i ricavi core sono aumentati del 9% anno su anno nello stesso periodo.

Nel secondo trimestre, l’NII aggregato è aumentato del 6% anno su anno e dell’1% anno su anno dopo un calo dell’1% anno su anno nel trimestre precedente. Per il primo semestre del 2024, l’NII è aumentato del 10% anno su anno. Le commissioni nette sono aumentate dell’8% anno su anno nel secondo trimestre e del 6% anno su anno nel primo semestre del 2024. Le LLP sono diminuite del 14% anno su anno nel secondo trimestre del 2024, tuttavia sono aumentate dell’1% rispetto al trimestre precedente. Le LLP per il primo semestre del 2024 sono diminuite dell’11% anno su anno.

Il CoR medio è stato di 32 bps nel primo semestre del 2024, in calo rispetto ai 41 bps del 2023. Il capitale si è ulteriormente rafforzato nel trimestre, con il CET1 ratio fully loaded medio che ha raggiunto il 15,6% a fine giugno 2024, in aumento rispetto al 15,5% del trimestre precedente e al 15,3% a fine 2023.

Prospettive future e considerazioni finali

Nonostante gli ottimi risultati, le banche continuano a ridurre occupazione e presenza sul territorio. Il numero dei dipendenti è calato del 2,6%, mentre rispetto al 30 giugno 2023 hanno chiuso 261 sportelli (-2,2%). La capacità di generare organicamente capitale continua a trasformarsi in benefici quasi esclusivi per gli azionisti, attraverso politiche di distribuzione di dividendi sempre più generose e il ricorso sistematico ai buyback.

Il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, ha sottolineato che è naturale che le banche prestino attenzione alla remunerazione degli azionisti, ma indirizzare ogni azione a questo fine rischia di rallentare i necessari investimenti in nuove tecnologie digitali e sistemi di intelligenza artificiale. Questi investimenti non solo non devono sostituire il lavoro umano, ma anzi devono e possono contribuire ad esaltarne la creatività ed il coinvolgimento, con l’obiettivo di ottenere standard elevati nella qualità dei servizi.

Bullet Executive Summary

In conclusione, i risultati finanziari delle principali banche italiane nel primo semestre del 2024 sono stati eccezionali, con utili netti complessivi che hanno superato i 13 miliardi di euro e un Roe del 15,5%. Tuttavia, il settore dei prestiti ha mostrato segnali di difficoltà, con una diminuzione del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. La proposta di una tassa sugli extraprofitti delle banche ha suscitato forti reazioni di opposizione, ma il governo ha chiarito che non ci saranno nuove tasse sugli extraprofitti.

Una nozione base di economia e finanza correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di margine di interesse, che rappresenta la differenza tra quanto le banche guadagnano dai prestiti e quanto pagano sui depositi. Un’altra nozione avanzata è il Return on Equity (Roe), che misura la redditività del capitale proprio di un’azienda e rappresenta un indicatore chiave della performance finanziaria delle banche.

Questi risultati e le dinamiche in atto nel settore bancario italiano offrono spunti di riflessione importanti. La capacità delle banche di generare profitti elevati in un contesto economico complesso dimostra la resilienza del settore, ma solleva anche interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine delle attuali strategie di distribuzione dei profitti. La sfida per il futuro sarà bilanciare la necessità di remunerare gli azionisti con l’importanza di investire in innovazione e sostenibilità, per garantire una crescita equilibrata e inclusiva.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
3 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
3
0
Ci interessa la tua opinione, lascia un commento!x