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- I prestiti al settore privato sono diminuiti dell'1,6% su base annua a giugno 2024, rispetto al -2% del mese precedente.
- I prestiti alle famiglie sono calati dello 0,9% su base annua, rispetto al -1,0% registrato a maggio.
- I depositi dei residenti presso le banche italiane hanno mostrato un incremento del 2,9% a giugno, passando da 2.296 miliardi di euro a 2.334 miliardi di euro.
Nel mese di giugno 2024, i prestiti delle banche alle famiglie e alle imprese hanno subito una contrazione significativa. Secondo i dati diffusi da Bankitalia nella pubblicazione mensile “Banche e moneta”, i prestiti al settore privato sono diminuiti dell’1,6% su base annua, rispetto al -2% del mese precedente. I prestiti alle famiglie sono calati dello 0,9% su base annua, rispetto al -1,0% registrato a maggio, mentre i prestiti alle società non finanziarie hanno subito una riduzione del 3,4%, in aumento rispetto al -3,1% del mese precedente.
Il Contesto Economico e l’Impatto sul Credito
La contrazione del credito alle imprese è iniziata nei primi mesi del 2023, in concomitanza con l’avvio del ciclo restrittivo della politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE). Questo trend ha avuto un impatto significativo sull’erogazione di finanziamenti alle imprese. Nel mese di giugno, i nuovi finanziamenti concessi alle imprese hanno mostrato una diminuzione del 3,4% rispetto al calo del 3,1% registrato a maggio. Questo segnale di contrazione continua suggerisce una persistente difficoltà per le imprese nel reperire finanziamenti, complicando ulteriormente il loro accesso al credito.
In controtendenza, i depositi dei residenti presso le banche italiane hanno mostrato un andamento positivo, con un incremento del 2,9% a giugno. Questo aumento rappresenta una ripresa significativa rispetto al calo dello 0,1% registrato nel mese precedente. Il valore totale dei depositi è quindi aumentato, passando da 2.296 miliardi di euro a 2.334 miliardi di euro. I dati si possono leggere ipotizzando una maggiore fiducia o una strategia di risparmio più conservativa da parte degli italiani in un contesto economico incerto.
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Il Tasso Annuale Effettivo Globale (Taeg) sui Mutui
Per quanto riguarda i mutui, il Tasso Annuale Effettivo Globale (Taeg) sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, inclusi i costi accessori, si è attestato al 4,02%, leggermente inferiore rispetto al 4,04% di maggio. La percentuale di questi prestiti con un periodo di determinazione iniziale del tasso fino a un anno è rimasta stabile al 10%, come nel mese precedente. Per quanto riguarda il credito al consumo, il Taeg delle nuove erogazioni è sceso al 10,29%, rispetto al 10,66% di maggio.
Nonostante questa lieve discesa, il Taeg in Italia resta uno dei più alti in Europa. Per fare un paragone, in Germania a maggio 2024 si è registrata una crescita dall’8,34% all’8,46%, mentre in Francia il Taeg è salito dal 6,76% al 6,82%. Percentuali tuttavia ben più basse rispetto all’Italia; acquistare a rate in Italia diventa così meno conveniente rispetto agli altri Paesi europei.
I Tassi di Interesse sui Prestiti alle Società Non Finanziarie
Per i nuovi prestiti alle società non finanziarie, i tassi di interesse si sono collocati al 5,26%, in calo rispetto al 5,38% del mese scorso. I prestiti di importo fino a 1 milione di euro hanno registrato un tasso del 5,64%, mentre quelli superiori a questa soglia hanno avuto un tasso del 5,04%. Infine, i tassi passivi sui depositi in essere sono scesi all’1,03%, rispetto all’1,05% di maggio.
La raccolta obbligazionaria ha visto una crescita del 14,8% nel mese di giugno, sebbene questo incremento sia inferiore rispetto al 18,8% del mese precedente. Questi dati riflettono un contesto economico complesso, in cui le famiglie e le imprese italiane devono affrontare sfide significative per accedere al credito, mentre i risparmiatori mostrano una maggiore propensione al risparmio.
Bullet Executive Summary
In conclusione, i dati di giugno 2024 mostrano una contrazione dei prestiti alle famiglie e alle imprese, nonostante un lieve calo dei tassi di interesse. Questo fenomeno è strettamente legato alle politiche monetarie restrittive della BCE, che hanno reso più difficile l’accesso al credito. Tuttavia, i depositi bancari sono aumentati, segnalando una maggiore fiducia o una strategia di risparmio più conservativa da parte degli italiani.
Nozione base di economia e finanza: Il Tasso Annuale Effettivo Globale (Taeg) è un indicatore fondamentale per valutare il costo totale di un finanziamento, includendo non solo il tasso di interesse nominale (Tan) ma anche tutte le spese accessorie. Comprendere il Taeg è essenziale per fare scelte finanziarie consapevoli.
Nozione avanzata di economia e finanza: La politica monetaria della BCE ha un impatto diretto sulla disponibilità di credito nel sistema economico. Quando la BCE adotta una politica restrittiva, aumentando i tassi di interesse, il costo del denaro aumenta, rendendo più costoso e difficile per le imprese e le famiglie accedere ai finanziamenti. Questo può avere effetti a catena sull’economia reale, influenzando la crescita economica e l’occupazione.
In un contesto così complesso, è fondamentale per i cittadini e le imprese comprendere le dinamiche economiche e finanziarie per navigare al meglio le sfide del presente e del futuro.