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- La BCE effettuerà sei tagli dei tassi di interesse entro la fine del 2025, con riduzioni trimestrali di un quarto di punto ciascuna.
- Il tasso di deposito raggiungerà il 2,25% entro dicembre 2025, rispetto alle previsioni precedenti che indicavano il raggiungimento di questo livello solo nel secondo trimestre del 2026.
- La crescita del PIL tedesco è stata rivista allo 0,1% per il 2024, con un calo dello 0,1% nel secondo trimestre del 2024.
Secondo uno studio condotto da Bloomberg, la Banca Centrale Europea (BCE) è attesa a effettuare sei tagli dei tassi di interesse entro la fine del 2025. Questo rappresenta un’accelerazione significativa della manovra di allentamento monetario rispetto alle previsioni iniziali. Gli economisti prevedono che la BCE ridurrà i tassi una volta ogni trimestre fino a dicembre 2025, portando il tasso di deposito al 2,25% dopo sei riduzioni consecutive di un quarto di punto ciascuna.
Questa previsione contrasta con le aspettative precedenti, che indicavano il raggiungimento del livello del 2,25% solo nel secondo trimestre del 2026. Il cambio di tendenza nell’area euro è evidente, con la crescita del settore privato che si è fermata a luglio. La Germania, in particolare, desta preoccupazione: gli economisti hanno ridotto le previsioni per l’economia tedesca allo 0,1% per il 2024. I dati del secondo trimestre hanno confermato un rallentamento: il PIL tedesco è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, quando aveva registrato un incremento dello 0,2%.
Il Taglio dei Tassi a Giugno
Nel giugno di quest’anno, la BCE ha ridotto i tassi di interesse di 25 punti base, portando quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 4,25%, quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 4,5% e quello sui depositi al 3,75%. Questa decisione è stata presa dopo un periodo di nove mesi di stretta monetaria, motivata dal significativo calo dell’inflazione, che si è ridotta di oltre 2,5 punti percentuali da settembre 2023.
Le prospettive future sull’inflazione sono migliorate, con una diminuzione delle pressioni sui prezzi e delle aspettative inflazionistiche. Tuttavia, la BCE ha sottolineato che l’inflazione rimarrà probabilmente superiore all’obiettivo per gran parte del prossimo anno a causa della persistente crescita dei salari. Il Consiglio Direttivo ha annunciato l’intenzione di mantenere i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi per assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione al suo obiettivo del 2% a medio termine.
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La Prudenza di Christine Lagarde
Nonostante le previsioni di tagli dei tassi, la presidente della BCE, Christine Lagarde, mantiene una posizione prudente. Un sondaggio condotto da Bloomberg su un campione di economisti riferisce che l’istituto guidato da Lagarde ridurrà i tassi una volta ogni trimestre fino alla fine del prossimo anno, arrivando dunque nel dicembre del 2025 al livello del 2,25%, dall’attuale 4,25%.
Questo atteggiamento prudente è giustificato dalla necessità di stabilità dei prezzi, l’unico obiettivo della BCE. Tuttavia, questo approccio potrebbe non tenere in considerazione il peggioramento del ciclo economico, specialmente in Germania, che è già in contrazione fra aprile e giugno. Il dato sull’inflazione di luglio, che sarà reso noto il prossimo 30 agosto, sarà cruciale per le future decisioni della BCE.
Le Prospettive per il Futuro
Secondo gli economisti, è probabile che la BCE riduca i tassi di interesse una volta al trimestre fino alla fine dell’anno prossimo. Un sondaggio di Bloomberg mostra che il benchmark raggiungerà il 2,75% a dicembre 2025 dopo sei tagli consecutivi di un quarto di punto. In precedenza, gli intervistati avevano previsto che tale livello sarebbe stato raggiunto solo nel secondo trimestre del 2026.
Le ostinate pressioni salariali che alimentano l’inflazione interna hanno spinto alcuni a chiedersi se ci sia spazio solo per un altro passo quest’anno. Tuttavia, le prospettive di ripresa si sono deteriorate, sostenendo la tesi di chi vuole accelerare con l’allentamento della politica monetaria. La crescita del settore privato dell’area euro si è fermata a luglio e la Germania resta un “problema” per il resto della regione. I tagli ai tassi aiuterebbero la ripresa dell’economia dell’Eurozona, in particolare per quanto riguarda la fragile crescita industriale e gli investimenti modesti.
Bullet Executive Summary
In sintesi, le previsioni degli economisti indicano che la BCE effettuerà sei tagli dei tassi di interesse entro la fine del 2025, portando il tasso di deposito al 2,25%. Questa manovra di allentamento monetario è vista come necessaria per stimolare l’economia dell’Eurozona, in particolare in un contesto di crescita debole e inflazione in calo. Tuttavia, la prudenza di Christine Lagarde e la necessità di stabilità dei prezzi potrebbero rallentare questo processo.
Nel contesto economico attuale, è fondamentale comprendere il concetto di politica monetaria e il suo impatto sull’economia. La politica monetaria si riferisce alle azioni delle banche centrali per controllare l’offerta di moneta e i tassi di interesse, con l’obiettivo di stabilizzare l’economia. Un concetto avanzato correlato è quello di trasmissione della politica monetaria, che descrive come le decisioni delle banche centrali influenzano l’economia reale attraverso vari canali, come i tassi di interesse, i prezzi degli asset e le aspettative degli agenti economici.
Riflettendo su questi temi, è evidente come le decisioni della BCE abbiano un impatto profondo non solo sui mercati finanziari, ma anche sulla vita quotidiana di milioni di cittadini europei. La comprensione di questi meccanismi è essenziale per navigare con consapevolezza nel complesso mondo dell’economia moderna.