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Importante: previsioni occupazionali in Italia — cosa aspettarsi dal 2024 al 2028

Il mercato del lavoro italiano si prepara a significativi cambiamenti con una domanda di occupazione che potrebbe variare tra 3,4 e 3,9 milioni di lavoratori entro il 2028.
  • Il fabbisogno occupazionale potrebbe variare tra 3,4 e 3,9 milioni di unità nel quinquennio 2024-2028.
  • Circa 846mila lavoratori saranno necessari per la pubblica amministrazione.
  • Il 78%-88% della domanda sarà dovuta al turnover dei dipendenti che lasceranno il mercato del lavoro.
  • I fondi del Pnrr potrebbero attivare circa 970mila posti di lavoro.
  • La Sardegna guiderà la crescita occupazionale con un tasso medio annuo del 4,1%, seguita dall'Umbria con il 4%.

Secondo il report Excelsior “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2024-2028)”, il mercato del lavoro italiano si prepara ad affrontare un periodo di significativi cambiamenti. Nel quinquennio 2024-2028, il fabbisogno occupazionale delle imprese e delle pubbliche amministrazioni italiane potrebbe variare tra 3,4 e 3,9 milioni di occupati, a seconda dello scenario macroeconomico considerato. Di questi, circa 846mila saranno necessari per la pubblica amministrazione.

La necessità di rimpiazzare i dipendenti che lasceranno il mercato del lavoro sarà il principale motore di questa domanda, costituendo tra il 78% e l’88% del totale a seconda dello scenario economico contemplato. A questa si aggiungerà un aumento dello stock di lavoratori oltre il turnover, che si stima vari tra 405mila e 832mila unità. Un ruolo cruciale sarà giocato dall’effetto positivo atteso dall’utilizzo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che potrebbe attivare circa 970mila occupati considerando sia gli effetti diretti che indiretti e sull’indotto.

Settori e Competenze Richieste

Il rapporto del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere prevede che fino al 2028, le imprese e le amministrazioni pubbliche italiane avranno bisogno di assumere tra 3,4 e 3,9 milioni di nuovi lavoratori. La necessità di calare i dipendenti in uscita sarà il principale propulsore della domanda, accompagnata da nuove assunzioni per effetto del Pnrr, le quali potrebbero portare un incremento fino a 970mila unità considerando sia gli effetti diretti sia quelli indiretti.

I settori con la maggiore richiesta di personale includeranno in particolare il commercio e il turismo, seguiti dai servizi di supporto a imprese e pubblica amministrazione, salute, finanza, formazione e cultura. Aumenta anche la domanda di figure specializzate, dai dirigenti ai tecnici, con competenze nel campo digitale e sostenibile.

Cosa ne pensi?
  • Ottime prospettive di crescita per il mercato del lavoro italiano! 🌟......
  • Purtroppo, ancora molte incognite sulle reali opportunità occupazionali... 😕......
  • È interessante notare come il turnover influisca sulla dinamica occupazionale... 🤔......

Focus Regionale: L’Umbria

Il fabbisogno occupazionale delle imprese e delle pubbliche amministrazioni in Umbria, al netto del settore agricolo, silvicoltura e pesca, sarà di 66.200 occupati nel periodo 2024-2028. Di questi, 52.700 saranno richiesti dalle imprese private e 13.500 dal settore pubblico. L’Umbria godrà di un incremento annuo medio del 4% dello stock occupazionale, restandore dietro solo a una singola regione traatutte in Italia, mentre la media nazionale si stabilirà attorno al +3,3%.

Dei 66.200 lavoratori richiesti, 44.100 saranno necessari per rimpiazzare il personale uscente e 22.100 saranno dovuti all’espansione economica. Questi ultimi includeranno solo 100 posti nel settore pubblico, mentre 20mila saranno nel settore privato. Questo implica che l’Umbria avrà una crescita economica superiore rispetto alla media nazionale e al Centro Italia nel quinquennio 2024-2028.

Distribuzione Geografica del Fabbisogno Occupazionale

La Sardegna sarà la regione italiana con la maggiore crescita dello stock occupazionale nel quinquennio 2024-2028, con un tasso medio annuo del 4,1%, seguita dall’Umbria (+4%), Trentino Alto Adige (+3,8%), Sicilia (+3,8%) e Campania (+3,7%). In termini di numeri assoluti, la Lombardia avrà il ruolo più rilevante, con una richiesta prevista di 709mila risultante,

al 18% del fabbisogno nazionale nello scenario positivo, seguita dal Lazio (391mila unità, pari al 10,1% del totale), dal Veneto (326mila unità, 8,4%), dall’Emilia-Romagna (325mila uniti, 8,4%) e dalla Campania (312mila unita, 8,1%).

I settori che trarranno maggior beneficio dai fondi del Pnrr saranno soprattutto quelli della “finanza e consulenza” (al 23% dell’impatto occupazionale totale del Pnrr), “commercio e turismo” (21%), “formazione e cultura” (12%), “costruzioni e infrastrutture” e “altri servizi pubblici e privati” (entrambi con il 10%).

Bullet Executive Summary

Il report Excelsior evidenzia come il mercato del lavoro italiano si stia preparando a un periodo di trasformazioni significative, con un fabbisogno occupazionale che potrebbe variare tra 3,4 e 3,9 milioni di unità nel quinquennio 2024-2028. La necessità di sostituire i lavoratori in uscita sarà il principale motore della domanda, ma il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza giocherà un ruolo cruciale nell’attivazione di nuovi posti di lavoro.

In termini di distribuzione geografica, l’Umbria e la Sardegna si distinguono per tassi di crescita superiori alla media nazionale. La filiera legata a commercio e turismo, insieme a settori come finanza, formazione e cultura, sarà tra le principali beneficiarie dei fondi del Pnrr.

Una nozione base di economia e finanza correlata a questo tema è il concetto di turnover occupazionale, che si riferisce alla sostituzione di lavoratori che lasciano il mercato del lavoro per vari motivi, come pensionamento o cambiamento di carriera. Questo fenomeno è cruciale per mantenere dinamico il mercato del lavoro e per l’ingresso di nuove competenze.

Una nozione avanzata correlata è il concetto di moltiplicatore fiscale, che misura l’effetto di un aumento della spesa pubblica sul prodotto interno lordo (PIL). Nel contesto del Pnrr, un elevato moltiplicatore fiscale può significare che gli investimenti pubblici non solo creano posti di lavoro diretti, ma stimolano anche l’economia in modo più ampio, generando ulteriori opportunità di impiego attraverso effetti indiretti e sull’indotto.

In conclusione, il mercato del lavoro italiano si trova di fronte a una sfida e a un’opportunità senza precedenti. La capacità di adattarsi e di sfruttare appieno le risorse disponibili sarà cruciale per garantire una crescita sostenibile e inclusiva.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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