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Il sorpasso delle rinnovabili sulle fonti fossili: un cambiamento storico nel 2024

Nel giugno 2024, le fonti rinnovabili hanno coperto il 52,5% della domanda elettrica italiana, segnando un aumento significativo rispetto al 43,8% dell'anno precedente. Scopri come l'Italia sta avanzando verso un futuro energetico sostenibile.
  • Nel giugno 2024, le fonti rinnovabili hanno coperto il 52,5% della domanda elettrica italiana, rispetto al 43,8% dello stesso mese del 2023.
  • La produzione nazionale netta è stata di 22,9 miliardi di kWh, con un aumento della produzione idrica del 29,4%, eolica del 29,2% e fotovoltaica del 18,2%.
  • La produzione da fonti fossili ha registrato una flessione del 19% nel primo semestre del 2024, con una riduzione della produzione a carbone del 77,3%.

Nel giugno 2024, le fonti rinnovabili hanno coperto il 52,5% della domanda elettrica italiana, segnando un aumento significativo rispetto al 43,8% dello stesso mese dell’anno precedente. Questo dato rappresenta il valore mensile più alto mai registrato, eguagliando quello di maggio dello stesso anno. La domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’88,5% dalla produzione nazionale, con il restante 11,5% coperto dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è stata pari a 22,9 miliardi di kWh.

L’aumento della produzione da fonti idriche (+29,4%), eoliche (+29,2%) e fotovoltaiche (+18,2%) ha giocato un ruolo cruciale in questo risultato. In particolare, l’incremento della produzione fotovoltaica (+638 GWh) è stato dovuto a un aumento della capacità in esercizio (+803 GWh), che ha compensato la minore producibilità dovuta a un irraggiamento inferiore (-165 GWh). Tuttavia, si è registrata una diminuzione della produzione da fonti geotermiche (-2,8%) e termiche (-13,7%).

Il 22 giugno, tra le 13:00 e le 14:00, è stato registrato un massimo storico di produzione oraria da fonti energetiche rinnovabili, pari a 33,2 GW.

La Crescita delle Rinnovabili nel Primo Semestre del 2024

Nei primi sei mesi del 2024, la produzione da fonti rinnovabili è aumentata del 27,3% rispetto allo stesso periodo del 2023, superando per la prima volta la produzione da fonti fossili, che ha registrato una flessione del 19%. La quota di produzione a carbone ha subito una marcata riduzione del 77,3%.

Secondo i dati forniti da Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, la produzione idroelettrica rinnovabile ha raggiunto un risultato record di 25,92 TWh, con un incremento del 64,8% rispetto ai 15,73 TWh del periodo gennaio-giugno 2023. Questo risultato è stato reso possibile dalla maggiore disponibilità di idraulicità nel Nord Italia, nonostante una scarsità di risorsa nel Sud del Paese.

Nel primo semestre del 2024, la richiesta di energia è stata coperta dalle fonti rinnovabili per il 43,8%, contro il 34,9% dello stesso periodo del 2023, segnando un record storico su base semestrale. La capacità rinnovabile è aumentata di 3.691 MW, di cui 3.341 MW di fotovoltaico, un incremento del 41% rispetto all’anno precedente.

Analisi dei Consumi Elettrici di Giugno 2024

Nel mese di giugno 2024, il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 25,7 miliardi di kWh, con una crescita dell’1,5% rispetto al giugno 2023. Questa variazione, seppur positiva, non ha recuperato la forte flessione registrata nel giugno scorso (-9,7%), raggiunta con un giorno lavorativo in meno (20 contro 21) e una temperatura media mensile in linea rispetto a giugno 2023.

La domanda elettrica, destagionalizzata e corretta per gli effetti del calendario, ha portato a una variazione del +2,3%. Territorialmente, la variazione tendenziale di giugno è stata del +1,1% al Nord, +1,9% al Centro e +2,2% al Sud e nelle Isole.

L’indice IMCEI (Consumi Elettrici Industriali) di Terna ha registrato una crescita del 2,7% rispetto a giugno 2023. I dati destagionalizzati e corretti per il calendario hanno portato a una variazione del +3,1%. I comparti che hanno registrato variazioni positive includono la siderurgia, il cemento, la calce e il gesso, la cartaria e la chimica. Al contrario, si è registrata una flessione nei settori delle ceramiche e vetrarie, dei metalli non ferrosi, degli alimentari e dei mezzi di trasporto. Stabile il comparto della meccanica.

L’indice IMSER (Indice Mensile dei Servizi) di Terna, che pubblica i dati sui consumi elettrici mensili dei gestori della rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A-Reti, Edyna e Deval), ha registrato ad aprile 2024 una variazione positiva del 2,2% rispetto ad aprile 2023. I comparti che hanno registrato variazioni positive includono le attività professionali, scientifiche e tecniche, il trasporto e magazzinaggio e il settore immobiliare. Al contrario, si è registrata una variazione negativa nei servizi veterinari, nella finanza e assicurazione e negli alberghi, ristoranti e bar, che hanno risentito della contrazione degli arrivi turistici determinata dal diverso calendario delle festività pasquali, cadute quest’anno nel mese di marzo.

Bullet Executive Summary

Il sorpasso delle fonti rinnovabili sulle fonti fossili rappresenta un momento storico per il panorama energetico italiano e globale. Questo cambiamento è il risultato di un impegno costante e di investimenti significativi nelle energie rinnovabili, che hanno portato a un aumento della capacità installata e a una maggiore produzione di energia da fonti idriche, eoliche e fotovoltaiche. La riduzione della produzione da fonti fossili, in particolare dal carbone, evidenzia una transizione verso un futuro energetico più sostenibile.

Una nozione base di economia e finanza correlata a questo tema è il concetto di economia sostenibile, che si riferisce a un modello di sviluppo economico che cerca di bilanciare la crescita economica con la sostenibilità ambientale e sociale. Questo approccio è fondamentale per garantire un futuro prospero e sostenibile per le generazioni future.

Una nozione avanzata di economia e finanza applicabile a questo tema è il costo marginale della produzione di energia. Questo concetto si riferisce al costo aggiuntivo di produrre un’unità aggiuntiva di energia. Nel contesto delle energie rinnovabili, il costo marginale tende a essere molto basso una volta che gli impianti sono stati costruiti, poiché le risorse naturali come il sole e il vento sono gratuite. Questo rende le energie rinnovabili non solo una scelta sostenibile, ma anche economicamente vantaggiosa a lungo termine.

In conclusione, il sorpasso delle rinnovabili sulle fonti fossili non è solo un traguardo tecnico, ma rappresenta un cambiamento paradigmatico verso un’economia più sostenibile e resiliente. Questo cambiamento richiede un continuo impegno e investimenti, ma i benefici a lungo termine per l’ambiente e l’economia sono inestimabili.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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