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Nuovo portale Gse: crediti d’imposta per imprese — Investimenti record nel 2024

L'apertura del portale Gse segna un'opportunità storica per le imprese italiane, con oltre 900 milioni di euro in investimenti nelle province di Padova e Rovigo grazie al piano Transizione 5.0.
  • Investimenti complessivi di 900 milioni di euro nelle province di Padova e Rovigo nel biennio 2024-2025.
  • Agevolazioni fiscali per un totale di 380 milioni di euro, con 300 milioni destinati a Padova e 80 milioni a Rovigo.
  • Credito d'imposta massimo del 45% per progetti di riduzione dei consumi energetici.

Il 7 agosto 2024 segna una data cruciale per le imprese italiane, con l’apertura del portale Gse per l’accesso ai crediti d’imposta. Questa iniziativa, parte del piano Transizione 5.0, promette di catalizzare investimenti complessivi per oltre 900 milioni di euro nelle province di Padova e Rovigo nel biennio 2024-2025. Di questi, poco meno di 800 milioni saranno destinati alla provincia di Padova e oltre 100 milioni alla provincia di Rovigo. Le agevolazioni previste ammontano a circa 380 milioni di euro complessivi, con 300 milioni per Padova e 80 milioni per Rovigo.

Questi numeri rappresentano un incremento significativo rispetto ai 250 milioni di euro stimati per il 2023, con Padova che contribuiva per circa 200 milioni e Rovigo per 50 milioni. Le stime dell’Ufficio Studi di CNA Padova e Rovigo, basate sui dati MEF delle dichiarazioni fiscali delle imprese e sulle richieste di contributo “Nuova Sabatini”, indicavano nel 2021 un volume di investimenti “digitali ed interconnessi” di poco inferiore ai 470 milioni di euro, con un’agevolazione alle imprese di circa 230 milioni di euro spalmata in tre anni. Nel 2022, il volume degli investimenti era sceso a poco meno di 400 milioni di euro, probabilmente a causa delle tensioni geopolitiche e della rimodulazione del credito d’imposta al 40%, con un valore dell’incentivo di poco più di 160 milioni di euro.

Transizione 5.0: Un Nuovo Orizzonte per le Imprese

Il piano Transizione 5.0, finanziato con 6,3 miliardi di euro provenienti dal ri-orientamento delle risorse Pnrr, si somma al piano Transizione 4.0, finanziato con 6,4 miliardi di euro di risorse nazionali. Mentre il piano Transizione 4.0 continuerà a incentivare l’acquisto di beni e software 4.0, il piano Transizione 5.0 introdurrà nuove misure per tutti gli investimenti in beni e attività che genereranno risparmi energetici o apporteranno efficienza energetica.

Le risorse sono suddivise in 3,8 miliardi di euro per l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali 4.0, 1,8 miliardi per impianti per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, e 630 milioni di euro per la formazione del personale in competenze digitali e green. Il credito d’imposta è variabile a seconda del valore dei progetti di investimento e della riduzione dei consumi ottenuta grazie ad essi. Nella fascia più “gettonata” dalle PMI, quella di progetti fino a 2,5 milioni di euro, si va dal 35% di credito d’imposta per una riduzione dei consumi aziendali globali di almeno il 3%, al 45% se si supera la soglia del 10%. Il vantaggio può anche essere più ampio nel caso di realizzazione di impianti fotovoltaici con celle ad alta o altissima efficienza, che possono far valorizzare l’impianto fino al 140% del suo costo effettivo.

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Come Accedere agli Incentivi: La Piattaforma Online

Dalle 12 di oggi, la nuova piattaforma informatica del Gse per richiedere gli incentivi è operativa. Il piano prevede 6,3 miliardi di euro di risorse, provenienti dal programma RePower Eu. Altri 6,4 miliardi, già previsti dalla legge di bilancio, saranno a disposizione per il piano Transizione 4.0. Alla piattaforma si accede tramite Spid.

Il credito d’imposta verrà riconosciuto alle imprese a condizione che si realizzi una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o, in alternativa, di almeno il 5% del processo interessato dall’investimento. Le spese agevolabili comprendono i beni strumentali materiali e immateriali già inclusi nel piano Transizione 4.0 e gli investimenti per gli impianti finalizzati all’autoproduzione di energia rinnovabile, oltre che le spese per la formazione del personale nell’ambito di competenze utili alla transizione dei processi produttivi.

Gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025 saranno agevolati, con possibilità di completare gli oneri documentali entro il 28 febbraio 2026. Il credito d’imposta prevede un’aliquota massima del 45% ed è modulato in 9 aliquote in funzione dell’ammontare degli investimenti e della riduzione dei consumi energetici conseguita. L’agevolazione riguarda tutti i tipi di attività, senza distinzione di dimensione, settore e territorio, e può essere cumulata con altre agevolazioni finanziate con risorse nazionali, a eccezione del credito d’imposta Transizione 4.0 e del credito per investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES) e nelle Zone Logistiche Speciali (ZLS).

Il Ruolo di InnovaHub e le Sfide per le Imprese

Le imprese che intendono accedere agli incentivi dovranno districarsi tra analisi di prefattibilità, certificazioni energetiche, perizie asseverate e relazioni tecniche, gestione del portale di invio della documentazione. Per tutto questo, CNA Padova e Rovigo ha messo in campo InnovaHub, una struttura dedicata ad accompagnare le imprese nella gestione “senza pensieri” di tutto il processo.

Luca Montagnin, presidente di CNA Padova e Rovigo, ha dichiarato: «Finalmente è operativo il piano Transizione 5.0, che prevede anche importanti crediti d’imposta per la realizzazione di impianti da energie rinnovabili. Si tratta di una misura che le micro e piccole imprese attendevano da tempo per contrastare gli effetti degli aumenti dei prezzi dell’energia. Molto positivo che il Ministero abbia accolto il suggerimento delle associazioni delle imprese di aumentare il prezzo per kW ammissibile per gli impianti fotovoltaici, allineandolo maggiormente ai valori di mercato: chiediamo però di vigilare affinché non si riproduca nei prossimi mesi l’effetto “Superbonus 110%”, con aumento ingiustificato dei costi degli impianti. Speriamo che l’apertura della piattaforma alla vigilia della settimana dell’anno in cui la maggior parte delle imprese chiude per qualche giorno di meritato riposo non precluda l’accesso agli incentivi a tutte quelle aziende che in questi mesi hanno iniziato ad attivarsi con pre-analisi di fattibilità e preventivi dei fornitori».

Bullet Executive Summary

Il piano Transizione 5.0 rappresenta un’opportunità senza precedenti per le imprese italiane di investire in digitalizzazione, sostenibilità e formazione. Con oltre 900 milioni di euro di potenziali investimenti nelle province di Padova e Rovigo e un credito d’imposta che può arrivare fino al 45%, le aziende hanno l’occasione di ridurre i consumi energetici e migliorare l’efficienza dei loro processi produttivi. Tuttavia, l’accesso agli incentivi richiede una gestione accurata della documentazione e delle certificazioni, un compito che CNA Padova e Rovigo ha facilitato attraverso InnovaHub.

Nozione base di economia e finanza: Il credito d’imposta è uno strumento fiscale che consente alle imprese di ridurre l’importo delle tasse dovute allo Stato, incentivando così gli investimenti in specifici settori o attività.

Nozione avanzata di economia e finanza: La transizione verso un’economia sostenibile e digitalizzata non solo migliora l’efficienza operativa delle imprese, ma può anche aumentare il loro valore di mercato. Gli investimenti in tecnologie verdi e digitali sono spesso associati a una riduzione dei rischi operativi e a un miglioramento della reputazione aziendale, fattori che possono influenzare positivamente il costo del capitale e la valutazione complessiva dell’azienda.

In conclusione, il piano Transizione 5.0 non è solo una risposta alle sfide energetiche e ambientali, ma rappresenta anche un’opportunità strategica per le imprese di crescere e innovare. Le aziende che sapranno cogliere questa occasione potranno non solo migliorare la loro efficienza e sostenibilità, ma anche posizionarsi meglio nel mercato globale, sempre più attento alle tematiche green e digitali.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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