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Perché l’Italia è in ritardo nel riciclo dei rifiuti elettronici?

Nonostante sia campionessa nel riciclo, l'Italia fatica a raggiungere gli obiettivi europei nel trattamento dei rifiuti elettronici. Scopri le cause e le soluzioni proposte.
  • Nel 2023, l'Italia ha raccolto 510.708 tonnellate di rifiuti Raee, con un calo del 4,6% rispetto all'anno precedente.
  • Il tasso di raccolta dei rifiuti tecnologici è stato solo del 30,24%, ben al di sotto dell'obiettivo europeo del 65%.
  • Le categorie principali di Raee raccolti includono: 34,6% grandi bianchi, 28,7% apparecchiature per lo scambio di temperatura, e 22,3% IT e Consumer Electronics.

L’Italia, riconosciuta come campionessa del riciclo, si trova in una posizione critica riguardo alla raccolta e al trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Secondo il report del Centro di Coordinamento Raee relativo al 2023, il tasso di raccolta dei rifiuti tecnologici si è attestato al 30,24% del totale, ben al di sotto dell’obiettivo europeo del 65%. Nel 2023, l’Italia ha avviato a recupero 510.708 tonnellate di rifiuti Raee, con un calo del 4,6% rispetto all’anno precedente.

Tre principali problemi sono stati identificati nella fase di raccolta: il comportamento dei cittadini, che non sempre smaltiscono correttamente i rifiuti elettronici; la dispersione dei Raee al di fuori dei canali ufficiali, un fenomeno in crescita a causa del valore intrinseco di questi rifiuti; e l’assenza di controlli adeguati lungo la filiera. Carlo Zaghi, presidente del Comitato di vigilanza e controllo sui Raee, ha sottolineato la necessità di promuovere ispezioni e controlli per migliorare la gestione dei Raee.

La Dipendenza dell’Europa da Paesi Terzi e il Ruolo dell’Italia

L’Europa dipende fortemente da Paesi terzi per le materie prime necessarie alla transizione energetica e digitale. Nel 2023, in Italia sono state raccolte 252.000 tonnellate di Raee, ma il paese è in ritardo rispetto agli obiettivi dell’Unione Europea. Danilo Bonato, direttore di Erion, ha ricordato che entro il 2030 il 25% delle materie prime necessarie per la transizione energetica dovrà provenire dal riciclo.

Il governo italiano ha approvato un decreto legge sulle materie prime critiche, ma ha trascurato l’importanza del riciclo. Il decreto mira ad aggiornare la mappa delle risorse minerarie in Italia e ad allineare la normativa italiana al Regolamento europeo sulle materie prime critiche. Tuttavia, Bonato ha sottolineato che in Italia mancano regole di supporto per il riciclo, nonostante la presenza di impianti di riciclo.

Il Parlamento europeo ha introdotto il concetto di eco-modulazione nel nuovo Regolamento sull’eco-design per prodotti sostenibili, che prevede requisiti di eco-progettazione per rendere i prodotti più riciclabili e ottimizzare il recupero delle materie prime.

La Raccolta dei Raee nel 2023: Un’Analisi Dettagliata

Il rapporto annuale del Centro di Coordinamento Raee per il 2023 evidenzia una riduzione del 4,6% nelle tonnellate di rifiuti elettrici domestici e professionali gestiti rispetto al 2022. Il tasso di raccolta è sceso al 30,24%, distanziando ulteriormente l’Italia dagli obiettivi europei del 65%. Il Critical Raw Materials Act dell’Unione Europea, nato dalle sfide della crisi dei chip post-Covid e del conflitto in Ucraina, mira a garantire una maggiore autonomia strategica, con l’obiettivo di soddisfare entro il 2030 il 25% del fabbisogno annuo di materie prime tramite il riciclo.

Nel 2023, gli impianti di trattamento italiani hanno avviato a recupero 510.708 tonnellate di Raee, con il 72% dei volumi trattati provenienti da rifiuti domestici e il restante 28% da Raee professionali. Entrambe le categorie hanno registrato una contrazione rispetto al 2022: -2,6% per i Raee domestici e -9,2% per quelli professionali.

Le principali categorie di Raee raccolti includono:
– Altri grandi bianchi (R2): 127.056 tonnellate, pari al 34,6% del totale.
– Apparecchiature per lo scambio di temperatura dei fluidi (R1): 105.273 tonnellate, pari al 28,7% dei volumi complessivi.
– IT e Consumer Electronics, apparecchi di illuminazione e altro (R4): 81.748 tonnellate, pari al 22,3% del totale.
– TV e monitor (R3): 49.174 tonnellate, pari al 13,4% del totale.
– Sorgenti luminose (R5): 3.659 tonnellate, pari all’1% del totale.

Il Ruolo del Comitato di Vigilanza e Controllo

Il Comitato di Vigilanza e Controllo sui Raee, presieduto da Carlo Zaghi, ha il compito di favorire l’attività di raccolta dei rifiuti tecnologici e di promuoverne l’incremento per avvicinare l’Italia agli obiettivi dell’Unione Europea. Zaghi ha espresso preoccupazione per gli obiettivi ancora lontani e ha sottolineato l’impegno del Comitato nel sollecitare ispezioni e controlli nei confronti dei soggetti coinvolti nella gestione dei Raee.

Il Comitato si impegna a vigilare e contrastare i comportamenti scorretti per garantire il raggiungimento degli obiettivi di raccolta e riciclaggio dei Raee. I produttori che non si iscrivono al registro e non dichiarano i quantitativi di apparecchiature sul mercato danneggiano l’ambiente e i produttori che operano correttamente.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’Italia si trova in una posizione critica riguardo alla raccolta e al trattamento dei rifiuti elettronici, nonostante i progressi nel riciclo generale. Il tasso di raccolta dei Raee è ben al di sotto degli obiettivi europei, e il paese deve affrontare diverse sfide per migliorare la gestione di questi rifiuti. La mancanza di comunicazione efficace, l’assenza di infrastrutture adeguate e il fenomeno dell’abbandono selvaggio sono tra le principali cause del ritardo.

Nozione base di economia e finanza: Il concetto di economia circolare è fondamentale in questo contesto. Si tratta di un modello economico che mira a ridurre al minimo gli sprechi e a utilizzare al meglio le risorse disponibili, promuovendo il riciclo e il riutilizzo dei materiali.

Nozione avanzata di economia e finanza: La responsabilità estesa del produttore (EPR) è un principio di politica ambientale che impone ai produttori di essere responsabili per l’intero ciclo di vita dei loro prodotti, inclusi il ritiro e il riciclaggio. Questo principio può incentivare i produttori a progettare prodotti più sostenibili e a investire in infrastrutture di riciclo.

Riflettendo su questi concetti, è chiaro che un impegno congiunto da parte di istituzioni, aziende e cittadini è essenziale per raggiungere gli obiettivi europei e garantire un futuro sostenibile.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano.(scopri di più)

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