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Caporalato nella moda di lusso: la scandalosa amministrazione giudiziaria di Manufactures Dior

Scoperto un sistema di sfruttamento lavorativo nella filiera produttiva di Dior in Italia: ecco le implicazioni economiche e sociali.
  • Le indagini hanno rivelato 23 lavoratori sfruttati, di cui 17 cittadini cinesi e 5 filippini, senza regolare contratto.
  • Il costo di produzione di una borsa Christian Dior PO312YKY era di 53 euro contro un prezzo di vendita di 2.600 euro.
  • Inflitte ammende per un totale di 138.000 euro e sanzioni amministrative per 68.500 euro.

Il Tribunale di Milano ha recentemente disposto l’amministrazione giudiziaria della Manufactures Dior Srl, una delle società operative del ramo italiano del gruppo Dior, a causa di gravi accuse di sfruttamento lavorativo nella catena produttiva. L’indagine, guidata dai pm Paolo Storari e Luisa Baima Bollone e condotta dai carabinieri di Milano, ha rivelato una situazione di caporalato e sfruttamento dei lavoratori in diverse società appaltatrici.

Le Indagini e le Scoperte

Le indagini, avviate il 21 marzo scorso, hanno portato a ispezioni in quattro laboratori situati nel milanese e nella Brianza. Questi laboratori, tra cui la Pelletteria Elisabetta Yang, la Davide Albertario Milano Srl e la New Leather Italy Srls, operavano in contesti di sfruttamento lavorativo. In particolare, sono stati trovati 23 lavoratori, di cui 17 cittadini cinesi e 5 filippini, privi di regolare contratto di lavoro e costretti a vivere in sistemazioni di fortuna sopra i laboratori.

Il modello di borsa Christian Dior PO312YKY, venduto nelle boutique a 2.600 euro, aveva un costo di produzione di soli 53 euro. Le indagini hanno rivelato che la produzione di questi articoli di lusso era esternalizzata a società terze, che sfruttavano i lavoratori per abbattere i costi. La quarta società coinvolta, che fungeva da serbatoio di manodopera, evitava il pagamento di oneri contributivi, retributivi e fiscali.

Implicazioni Economiche e Sociali

L’indagine ha messo in luce un sistema di produzione consolidato e generalizzato, alimentato colposamente dalla Manufactures Dior Srl, che non ha verificato la capacità imprenditoriale delle società appaltatrici né ha eseguito ispezioni efficaci sulle condizioni lavorative e ambientali. I modelli organizzativi e gestionali della società si sono rivelati inadeguati.

Le condizioni di lavoro nei laboratori erano degradanti, con stipendi al di sotto delle soglie minime, ambienti abusivi e insalubri utilizzati come dormitori e refettori, e macchinari privi di dispositivi di sicurezza. Gli operai erano esposti a pericoli chimici e a rischi di infortunio a causa della rimozione dei dispositivi di sicurezza per aumentare la capacità produttiva.

Frode Fiscale e Abusi Edilizi

Le indagini hanno anche portato alla scoperta di una società “cartiera” autorizzata a subappaltare la produzione, che rappresentava un serbatoio di lavoratori assunti e distaccati direttamente presso la società appaltatrice, lasciando gli oneri fiscali e contributivi a carico della prima società. Questo schema ha configurato una fatturazione per operazioni inesistenti e ha portato all’emersione di ipotesi di frode fiscale e abusi edilizi.

Cinque imprenditori di origine cinese sono stati denunciati per caporalato e altri reati, e due persone irregolari sul territorio sono state coinvolte. Sono state inflitte ammende per un totale di 138.000 euro e sanzioni amministrative per 68.500 euro. Le attività di quattro aziende sono state sospese per gravi violazioni della sicurezza e l’uso di lavoro nero.

Bullet Executive Summary

L’amministrazione giudiziaria della Manufactures Dior Srl è stata disposta con l’obiettivo di bonificare i rapporti con le imprese fornitrici e impedire ulteriori sfruttamenti dei lavoratori. La misura, adottata ai sensi dell’articolo 34 del decreto legislativo 159/2011, ha finalità preventive e non repressive, mirate a contrastare la contaminazione antigiuridica di un’impresa sana e a restituirla “bonificata” al libero mercato.

Notazione di Economia e Finanza di Base: Il caporalato è una forma di sfruttamento lavorativo che viola i diritti fondamentali dei lavoratori e altera la concorrenza sul mercato, creando un vantaggio competitivo sleale per le aziende che ne fanno uso.

Notazione di Economia e Finanza Avanzata: La completa esternalizzazione dei processi produttivi, senza adeguati controlli e verifiche, può portare a gravi violazioni dei diritti dei lavoratori e a rischi reputazionali significativi per le aziende coinvolte. Le imprese devono implementare modelli organizzativi e gestionali adeguati per garantire la conformità alle normative e la sostenibilità delle loro operazioni.

In conclusione, il caso della Manufactures Dior Srl rappresenta un campanello d’allarme per l’intero settore della moda di lusso, evidenziando la necessità di una maggiore attenzione e responsabilità nella gestione delle catene produttive.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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