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Scopri le ultime novità nell’accertamento fiscale e il dialogo preventivo

Dal 30 aprile 2024, l'Italia introdurrà importanti cambiamenti nell'accertamento fiscale, promettendo procedure più snelle e un dialogo preventivo con i contribuenti.
  • Da 30 aprile 2024, i contribuenti potranno aderire ai verbali di constatazione, beneficiando di un regime sanzionatorio più favorevole.
  • Introduzione del contraddittorio preventivo obbligatorio per ridurre il contenzioso, con 14 categorie di atti esclusi per mantenere l'efficienza.
  • La nuova norma per il recupero dei crediti d'imposta illegittimamente utilizzati mira a semplificare le procedure di accertamento fiscale.

A partire dal 30 aprile 2024, il panorama dell’accertamento fiscale in Italia subirà significative modifiche, a seguito dell’entrata in vigore di nuove disposizioni legislative. Queste novità, introdotte dal D.Lgs. n. 13/2024 e dal D.Lgs. n. 219/2023, riguardano principalmente l’attività di accertamento fiscale e l’introduzione di un contraddittorio preventivo obbligatorio. Il contribuente avrà la possibilità di aderire ai verbali di constatazione e di beneficiare di un regime sanzionatorio più favorevole, mentre alcune categorie di atti saranno escluse dal contraddittorio preventivo, introducendo una distinzione tra accertamenti basati sul mero incrocio di dati e quelli che richiedono un intervento di accertamento sostanziale.

Le Nuove Regole per l’Accertamento con Adesione e il Recupero dei Crediti d’Imposta

Dal 30 aprile 2024, il contribuente potrà aderire ai verbali di constatazione senza condizioni o condizionandola alla rimozione di errori manifesti, con l’obiettivo di semplificare e velocizzare le procedure di accertamento fiscale. Questa adesione deve avvenire entro 30 giorni dalla consegna del verbale, e in caso di adesione condizionata, l’organo che ha redatto il verbale ha dieci giorni per correggere gli errori. Inoltre, è stata introdotta una nuova norma per il recupero dei crediti d’imposta illegittimamente utilizzati, che consente all’Agenzia delle Entrate di emettere un atto di recupero motivato.

Il Contraddittorio Preventivo Obbligatorio e le Sue Esclusioni

Il contraddittorio preventivo obbligatorio rappresenta un cambiamento significativo nel rapporto tra fisco e contribuenti, con l’obiettivo di ridurre il contenzioso. Tuttavia, sono state identificate 14 categorie di atti esclusi da questa procedura, tra cui gli accertamenti automatizzati, gli atti di pronta liquidazione e i controlli formali delle dichiarazioni. Queste esclusioni mirano a mantenere un equilibrio tra la necessità di garantire la partecipazione del contribuente al procedimento amministrativo e l’efficienza dell’azione di accertamento dell’amministrazione fiscale.

Bullet Executive Summary

Le modifiche introdotte nel panorama dell’accertamento fiscale e del contraddittorio preventivo riflettono un’evoluzione significativa nel rapporto tra fisco e contribuenti, con l’introduzione di procedure più snelle e di opportunità di dialogo preventivo. La nozione base di finanza correlata a queste novità è l’importanza della compliance fiscale, ovvero la conformità alle normative fiscali, che viene promossa attraverso meccanismi di adesione semplificati e un contraddittorio preventivo. Una nozione di finanza avanzata applicabile è l’efficienza dell’amministrazione fiscale, che si traduce nella capacità di massimizzare la raccolta tributaria minimizzando i costi di compliance per i contribuenti e l’amministrazione stessa. Queste novità stimolano una riflessione sulla necessità di equilibri tra controllo fiscale e diritti dei contribuenti, in un contesto in cui la trasparenza e il dialogo assumono un ruolo centrale.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano.(scopri di più)

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