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Nuova normativa sulla sostenibilità: cosa cambia per le imprese europee

Scopri come il D.Lgs. n. 125/2024 e la figura del revisore della sostenibilità rivoluzionano la trasparenza aziendale in Europa.
  • Entrata in vigore del D.Lgs. n. 125/2024, recependo la CSRD dal 6 settembre 2024.
  • Introduzione del revisore della sostenibilità per seguire gli ESRS e garantire trasparenza nella rendicontazione.
  • Chiarimenti dalla Comunicazione della Commissione Europea del 13 novembre 2024 per facilitare l'attuazione normativa.

Il panorama normativo europeo sta vivendo una trasformazione significativa con l’introduzione del D.Lgs. n. 125/2024, che recepisce la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) dell’Unione Europea. Questo decreto, entrato in vigore il 6 settembre 2024, rappresenta un passo avanti cruciale verso una maggiore trasparenza e responsabilità delle imprese in materia di sostenibilità. La normativa estende i requisiti di informativa obbligatoria sulla sostenibilità a un numero considerevole di imprese, incluse società quotate, grandi imprese non quotate e società extra-UE operanti in Italia o in Europa. L’obiettivo è quello di fornire un’informazione chiara, dettagliata e standardizzata sulla sostenibilità delle attività aziendali, rispondendo a criteri di completezza informativa, trasparenza e comparabilità dei dati.

Il Ruolo del Revisore della Sostenibilità

L’introduzione della figura del Revisore della Sostenibilità segna un cambiamento significativo nella gestione delle informazioni non finanziarie. Questo nuovo ruolo professionale è designato per assicurare che vengano seguiti gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), ampliando così le responsabilità dei consigli di amministrazione e controllo delle aziende. Il revisore della sostenibilità non solo rappresenta un’opportunità professionale, ma richiede anche competenze specifiche per identificare e valutare i rischi di errori significativi nella rendicontazione di sostenibilità. La sua funzione è essenziale per integrare il Sistema di Controllo Interno (SCI) con la gestione del “rischio di sostenibilità”, assicurando che le imprese operino in modo responsabile e trasparente.

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Chiarimenti Normativi e Implicazioni per le Imprese

La Comunicazione della Commissione Europea del 13 novembre 2024 fornisce chiarimenti essenziali sulle disposizioni della normativa vigente, attraverso una serie di domande frequenti (FAQ). Queste risposte mirano a facilitare l’attuazione delle disposizioni giuridiche da parte delle imprese, senza estendere i diritti e gli obblighi esistenti. Le FAQ chiariscono l’interpretazione di talune disposizioni in materia di rendicontazione di sostenibilità, introdotte dalla CSRD e da altre direttive correlate, come la direttiva contabile e quella sulla revisione contabile. Le informazioni sulla sostenibilità devono essere redatte secondo principi specifici e, se del caso, rispettare un formato digitale. Queste norme si applicano a grandi imprese, PMI con valori mobiliari ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato dell’UE e imprese madri di grandi gruppi.

Prospettive Future e Conclusioni

L’introduzione di normative più rigorose sulla sostenibilità rappresenta un cambiamento di paradigma per le imprese europee. La Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) si inserisce in questo contesto, imponendo alle imprese di adottare pratiche di due diligence più rigorose per garantire la sostenibilità ambientale e sociale delle loro attività. La direttiva richiede alle imprese di integrare considerazioni di sostenibilità nelle loro strategie aziendali, promuovendo un approccio a lungo termine che tenga conto degli interessi degli stakeholder e dell’ambiente. Questo cambiamento normativo è una risposta alla crescente domanda di trasparenza e responsabilità da parte dei consumatori e degli investitori, e rappresenta un’opportunità per le imprese di distinguersi nel mercato globale.

In un contesto economico in continua evoluzione, comprendere le basi dell’economia e della finanza è essenziale per navigare con successo nel mondo degli investimenti. Una nozione fondamentale è quella della diversificazione del portafoglio, che consiste nel distribuire gli investimenti su diverse asset class per ridurre il rischio complessivo. Questo approccio, sostenuto da economisti di fama mondiale, permette di mitigare le perdite in caso di fluttuazioni di mercato.

Per chi è già avvezzo ai concetti base, un’ulteriore nozione avanzata è quella dell’investimento sostenibile, che integra criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle decisioni di investimento. Questo approccio non solo promuove la sostenibilità, ma può anche portare a rendimenti finanziari superiori nel lungo termine. Riflettere su come le proprie decisioni di investimento possano contribuire a un futuro più sostenibile è un passo importante verso una gestione finanziaria responsabile e consapevole.

Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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