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- Entro il 30 giugno, i possessori di criptovalute devono dichiarare e pagare le imposte sulle plusvalenze del 2023.
- L'imposta di bollo è pari allo 0,2% del controvalore in euro delle cripto-attività possedute al 31 dicembre 2023.
- Le imposte su plusvalenze sono dovute solo se superano la franchigia di 2.000 euro, con un'aliquota del 26% sulla parte eccedente.
- In caso di ritardi nei versamenti, a fine luglio verrà applicata una maggiorazione dello 0,4% calcolata sul valore dell'imposta.
L’appuntamento fiscale con le cripto-attività si avvicina rapidamente. Entro il 30 giugno, i possessori di criptovalute devono dichiarare e pagare le imposte sulle plusvalenze e altri proventi derivanti da cripto-attività del 2023, oltre all’imposta di bollo. L’imposta di bollo è pari allo 0,2% del controvalore in euro delle cripto-attività possedute al 31 dicembre 2023. Tuttavia, l’imposta sulle plusvalenze è dovuta solo se le cripto-attività sono state vendute, con un’eccezione per i proventi derivanti da staking, dove l’imposta è dovuta anche se i proventi non sono stati convertiti in euro.
Esiste una franchigia di 2.000 euro. Le imposte su plusvalenze e altri proventi devono essere pagate solo se superano questa soglia. L’imposta del 26% è calcolata e pagata sulla parte eccedente la franchigia. Se i proventi non superano i 2.000 euro, nulla è dovuto. Inoltre, l’imposta sul valore delle cripto-attività dello 0,2% è dovuta in ogni caso, a meno che le cripto-attività non siano detenute presso exchange o broker che possono prelevare l’imposta di bollo.
In caso di ritardi nei versamenti, a fine luglio si applicherà una maggiorazione dello 0,4% calcolata sul valore dell’imposta. A partire da agosto, verranno applicate sanzioni per omesso versamento che variano in funzione del ritardo, con sanzioni che si aggirano intorno al 4%, più interessi.
Criptovalute nella dichiarazione dei redditi 2024: linee guida per non sbagliare
La scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi e il pagamento delle imposte si avvicina, e i possessori di criptovalute, NFT e altre cripto-attività devono affrontare gli obblighi di dichiarazione e tassazione relativi. La valutazione delle cripto-attività al termine del periodo d’imposta è spesso problematica. Secondo l’Agenzia delle Entrate, il controvalore in euro della cripto-valuta detenuta al 31 dicembre deve essere determinato al cambio indicato alla data sul sito di riferimento.
La permuta di criptoasset può portare all’emersione di plusvalenze e minusvalenze fiscalmente rilevanti solo se la permuta avviene tra criptoasset con caratteristiche e funzioni diverse. La permuta tra criptovalute e stablecoin è un tema dibattuto. L’Agenzia delle Entrate distingue tra e-money token (EMT) e asset-referenced token (ART). La permuta tra cripto-valuta e EMT è fiscalmente rilevante, mentre quella tra cripto-valuta e ART non lo è.
È fondamentale che il contribuente conservi la documentazione per provare il costo di acquisto delle cripto-attività. In mancanza di elementi certi e precisi, il costo di acquisto sarà assunto pari a zero, il che implica che l’eventuale plusvalenza sarà pari all’intero prezzo di vendita.
Il quadro W nel modello 730 e l’apposizione del visto di conformità
Il modello dichiarativo 730/2024 è stato implementato con il quadro W, che deve essere compilato dalle persone fisiche residenti in Italia che detengono investimenti all’estero o attività estere di natura finanziaria. Questo quadro è necessario per l’adempimento degli obblighi di comunicazione previsti dal “monitoraggio fiscale” e per il calcolo dell’Ivie, dell’Ivafe e dell’imposta sostitutiva sul valore delle cripto-attività.
L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sui controlli dell’apposizione del visto di conformità sul modello 730/2024 per CAF e professionisti abilitati. Il visto di conformità non riguarda la sezione I del quadro W, richiesto solo per assolvere gli obblighi di monitoraggio. Tuttavia, se dichiarati dati relativi agli investimenti e attività estere per la determinazione dell’imposta dovuta, il campo relativo al credito d’imposta è oggetto di visto di conformità.
Bullet Executive Summary
Il panorama fiscale per le cripto-attività è complesso e in continua evoluzione. Con l’avvicinarsi della scadenza del 30 giugno, è essenziale che i contribuenti siano ben informati e preparati per adempiere ai loro obblighi fiscali. La nuova normativa introduce importanti cambiamenti, come il quadro W nel modello 730 e la tassazione delle plusvalenze derivanti da permute tra criptoasset con caratteristiche diverse.
Una nozione base di economia e finanza correlata al tema principale dell’articolo è la franchigia fiscale, che rappresenta una soglia al di sotto della quale non si applicano imposte. In questo contesto, la franchigia di 2.000 euro per le plusvalenze da cripto-attività è un esempio di come il sistema fiscale possa essere progettato per esentare piccoli investitori da oneri eccessivi.
Una nozione avanzata di economia e finanza applicabile al tema dell’articolo è il principio di neutralità fiscale, che suggerisce che il sistema fiscale non dovrebbe influenzare le decisioni di investimento. Tuttavia, la complessità delle normative fiscali sulle cripto-attività può avere un impatto significativo sulle scelte degli investitori, rendendo essenziale una comprensione approfondita delle regole per evitare sanzioni e ottimizzare la gestione fiscale delle proprie cripto-attività.
In conclusione, la regolamentazione fiscale delle cripto-attività rappresenta una sfida significativa per i contribuenti. È fondamentale rimanere aggiornati sulle normative e consultare professionisti esperti per garantire la conformità fiscale e ottimizzare le proprie strategie di investimento.
- Informazioni sulla regolarizzazione delle cripto-attività e relative istruzioni da parte dell'Agenzia delle Entrate
- Sito ufficiale dell'Agenzia delle Entrate, sezione dedicata alla regolarizzazione delle cripto-attività, con informazioni sulla normativa e prassi per la dichiarazione e tassazione delle criptovalute
- Sito ufficiale dell'Agenzia delle Entrate, per consultare le disposizioni normative e le circolari relative alla tassazione delle cripto-attività