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Come il rinvio della Quattroporte influisce sul futuro di Maserati

Il ritardo della nuova Quattroporte fino al 2028 solleva preoccupazioni tra i sindacati e mette in discussione la strategia a lungo termine di Stellantis per Maserati.
  • La produzione a Modena è passata da 600 a 160 vetture, mettendo in discussione la sostenibilità a lungo termine.
  • La nuova Quattroporte e l'erede del Levante non arriveranno prima del 2028, un periodo considerato troppo lungo dai sindacati.
  • La chiusura di tre concessionarie in Francia nel 2024 evidenzia le difficoltà economiche della transizione verso una gamma elettrica.

Il confronto fra Stellantis e le organizzazioni sindacali sulla pista di Balocco ha sollevato numerosi interrogativi riguardo al futuro di Maserati. Nonostante i conti in ordine e i nuovi modelli in produzione, alcuni elementi essenziali sembrano fuori posto. Si parla di un rinvio della nuova Quattroporte, una decisione che ha generato preoccupazione tra i sindacati.

Durante l’incontro, il Gruppo guidato da Carlos Tavares ha dichiarato che il lavoro svolto negli ultimi cinque anni sta iniziando a dare i primi risultati in una fase delicata di transizione. I sindacati Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr hanno sottolineato il ritorno alla redditività positiva e la costruzione di una nuova gamma di prodotti. Modelli come la MC20, la Granturismo, la GranCabrio e il Grecale sono disponibili sia a benzina che in versione elettrica, con il Grecale che sarà presto disponibile anche come ibrida. Tuttavia, nonostante questi sviluppi, permangono delle ombre.

La produzione a Modena è passata da 600 a 160 vetture, mentre a Torino Mirafiori si producono meno di un migliaio di Granturismo e Grancabrio. Questi numeri sono insufficienti, soprattutto considerando che modelli di grande successo sono usciti di scena senza essere rimpiazzati. La nuova Quattroporte e l’erede del Levante non arriveranno prima del 2028, un periodo di attesa considerato troppo lungo dai sindacati. Nel 2019, il sogno del Polo del Lusso voluto da Sergio Marchionne era ancora vivo, ma oggi lo stabilimento è in vendita e il Maserati Lab di Modena è stato smantellato.

Il Gruppo Stellantis ha replicato che si tratta di una fase di transizione, senza però fornire dettagli specifici. Carlos Tavares, noto per il suo amore per le Maserati, ha lavorato al progetto della supercar Folgore, che sarà la base delle nuove sportive. Tuttavia, la sensazione di attesa persiste. I sindacati hanno confermato la realizzazione dell’Atelier a Modena, che prevede la verniciatura personalizzata delle vetture e darà occupazione a 140 addetti. Tuttavia, per un effettivo rilancio, ritengono necessario ampliare la gamma di vetture assegnate e puntare sulle trasmissioni ibride anche per Maserati.

Il futuro di Maserati: “È un grande marchio che merita un rilancio serio”

La direzione aziendale ha dichiarato che il lavoro svolto negli ultimi cinque anni per Maserati sta iniziando a dare i primi risultati, ma siamo ancora in una fase delicata di transizione. Nel 2019, nonostante un marchio forte, Maserati scontava conti in rosso e la mancanza di nuovi modelli da lanciare negli anni successivi. Oggi, Maserati è tornata a una redditività positiva e sta costruendo una nuova gamma di prodotti.

Gli attuali modelli, come le sportive MC20 e Granturismo, e il Grecale, saranno presto disponibili nelle versioni benzina ed elettrica, con una versione ibrida del Grecale in arrivo. Tuttavia, l’erede della Quattroporte e del Levante non saranno lanciati prima del 2028. Maserati sta debuttando in Corea, il quinto mercato del lusso al mondo, e punta sulla crescita in Giappone per compensare la debolezza dei mercati cinese e americano.

Le prove in pista delle altissime prestazioni dei modelli a trazione endotermica e dei nuovi modelli Folgore full electric sono state straordinarie. La qualità delle vetture Maserati è il motivo per cui i sindacati chiedono a Stellantis un rilancio del marchio iconico dell’Italia, con Modena come cuore pulsante. La realizzazione dell’atelier a Modena, che prevede la verniciatura personalizzata delle vetture e darà occupazione a 140 addetti, è stata confermata. Tuttavia, per un effettivo rilancio, i sindacati ritengono necessario ampliare la gamma di vetture assegnate e puntare sulle trazioni ibride, in una fase di transizione tra benzina ed elettrico destinata a durare a lungo.

Stellantis, la Fiom preoccupata per Maserati: “Nessuna rassicurazione”

La FIOM ha espresso preoccupazione per il futuro di Maserati, rivelando che il recente incontro con i vertici del gruppo Stellantis non ha fornito rassicurazioni sul futuro produttivo e occupazionale della casa automobilistica del Tridente. Durante l’evento organizzato presso il Balocco Proving Ground, il CEO Davide Grasso ha fornito dettagli sulla situazione produttiva attuale e futura, ma non sono stati presentati elementi sostanzialmente nuovi.

La situazione di Maserati in Italia preoccupa la FIOM, che nonostante le rassicurazioni, non ha ricevuto ulteriori garanzie sul futuro occupazionale e produttivo di un’eccellenza del made in Italy come Maserati. Nonostante l’azienda stia registrando importanti profitti, continua a fare largo uso degli ammortizzatori sociali, un fardello pesante per lavoratori, lavoratrici e famiglie.

Le fabbriche Maserati in Europa lavorano al minimo o sono completamente ferme. Lo stabilimento di Viale Ciro Menotti a Modena non ha novità significative. Dopo il lancio della sportiva MC20 coupé e cabrio, delle nuove GranTurismo e GranCabrio Folgore, e del Grecale Folgore prodotto a Cassino, il futuro attende un nuovo SUV che prenderà il posto del Levante e un’ammiraglia che sostituirà Ghibli e Quattroporte. Tuttavia, di queste due auto non si parlerà almeno fino al 2027.

Maserati, chiudono le prime concessionarie in Francia: ‘Ma il marchio non è finito’

Il 2024 sarà ricordato come un anno difficile per Maserati in Francia, con la chiusura di diverse concessionarie nel Paese. Tre sedi, a Rennes, Mentone e recentemente a Mulhouse, hanno cessato l’attività, una perdita sentita dagli appassionati e dai clienti fedeli al marchio. Thierry Aubry, responsabile della concessionaria di Mulhouse, ha dichiarato: “È con profondo rammarico e tristezza che comunico la chiusura del punto vendita Maserati CarAvenue Mulhouse, situato in 21 Avenue de Suisse, 68110 ILLZACH. La vostra fiducia e fedeltà sono state al centro della nostra attività, e desidero esprimere profonda gratitudine per anni di collaborazione e piacere condiviso”.

La chiusura avviene in un momento di trasformazione strategica per Maserati, che si sta orientando verso una gamma di veicoli elettrici. Thierry Aubry ha spiegato che il marchio non è finito, ma ha preso una direzione coraggiosa passando a una gamma elettrica. I nuovi modelli Folgore, Grecale, GranTurismo e GranCabrio sono simbolo del passaggio del marchio del tridente verso un futuro elettrico, un passo importante per l’azienda per distinguersi dalla concorrenza e rispettare normative stringenti.

Tuttavia, la transizione non è priva di sfide. Aubry ha sottolineato le difficoltà economiche che i concessionari affrontano durante questo cambiamento energetico, complicato dal raggiungere la redditività tra motori a combustione interna e la domanda di veicoli 100% elettrici. La tassazione in Francia rende difficile mantenere alti volumi di vendita. Aubry ha affermato che se Maserati avesse potuto usufruire di agevolazioni fiscali per le ibride plug-in, i volumi di vendita sarebbero stati diversi. Nonostante le sfide, la domanda per i nuovi modelli esiste ed è solida, ma i costi associati rappresentano un ostacolo significativo.

In Italia, il 2023 è stato un anno difficile per Maserati, con una drastica riduzione della produzione a Mirafiori, dove si producono meno di dieci auto al giorno.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il futuro di Maserati appare incerto nonostante i recenti sforzi di rilancio. La transizione verso una gamma di veicoli elettrici e ibridi rappresenta una sfida significativa, ma anche un’opportunità per distinguersi nel mercato del lusso. Tuttavia, le preoccupazioni riguardo alla produzione e all’occupazione, insieme alla chiusura di concessionarie in Francia, sollevano dubbi sulla strategia a lungo termine di Stellantis per il marchio del Tridente.

Dal punto di vista economico, è importante comprendere il concetto di ciclo economico, che si riferisce alle fluttuazioni dell’attività economica nel tempo. Maserati sta attraversando una fase di transizione che potrebbe essere vista come una parte del ciclo economico dell’azienda, con periodi di espansione e contrazione. Un’altra nozione avanzata da considerare è il costo opportunità, che rappresenta il valore delle alternative a cui si rinuncia quando si prende una decisione. Nel caso di Maserati, il costo opportunità di non investire immediatamente in nuovi modelli potrebbe essere elevato, considerando la perdita di quote di mercato e la fiducia dei consumatori.

Riflettendo su queste dinamiche, i lettori possono comprendere meglio le sfide e le opportunità che Maserati e Stellantis affrontano nel contesto economico e finanziario moderno. La speranza è che il marchio del Tridente possa superare queste difficoltà e continuare a rappresentare un’icona del lusso italiano nel mondo.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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