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La crisi del commercio al dettaglio in Italia: ecco i dati del 2024

Un'analisi dettagliata del calo delle vendite alimentari e non alimentari, con un focus sulle difficoltà delle famiglie italiane e il boom degli acquisti online.
  • 422 euro in meno all'anno per l'alimentazione per una famiglia media rispetto ai prezzi del 2023.
  • Le vendite al dettaglio ad aprile 2024 sono diminuite del 1,9% in valore e del 3,3% in volume su base annua.
  • Il commercio elettronico è cresciuto del 7,4% ad aprile rispetto allo scorso anno, con una previsione di crescita del 13% per tutto il 2024.

Nel corso del 2024, il panorama del commercio al dettaglio in Italia ha mostrato segnali di stallo, con un impatto significativo sulle abitudini di spesa delle famiglie italiane. Le dichiarazioni di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc), gettano luce su una situazione preoccupante: un calo marcato nella spesa alimentare delle famiglie. La crisi economica si riflette sulla spesa degli italiani, con numeri forniti dall’Unione Italiana Consumatori che evidenziano una riduzione dei volumi consumati e una diminuzione significativa della spesa annua per prodotti alimentari.

Impatto sulla Spesa Alimentare

La contrazione nelle vendite si riflette sul budget destinato alla spesa alimentare delle famiglie italiane. Uno studio dell’Unione Nazionale Consumatori rivela una riduzione dei volumi consumati e una diminuzione significativa della spesa annua per prodotti alimentari. Per una famiglia media, il calo rappresenta 422 euro in meno all’anno per l’alimentazione, a prezzi del 2023. La situazione è ancora più critica per le famiglie più numerose: una coppia con due figli registra una diminuzione della spesa alimentare pari a 587 euro annui, mentre per una coppia con un solo figlio la riduzione è di 532 euro.

Vendite al Dettaglio: Dati e Analisi

Ad aprile 2024, le vendite al dettaglio hanno registrato una variazione negativa sia in valore che in volume, rispettivamente del -0,1% e -0,3%. Su base tendenziale, le vendite al dettaglio sono diminuite dell’1,9% in valore e del 3,3% in volume. Le vendite dei beni alimentari sono in calo, mentre i beni non alimentari mostrano un aumento contenuto. La flessione delle vendite di beni alimentari è stata influenzata dalla diversa collocazione della Pasqua, caduta a fine marzo nel 2023 e ad aprile nel 2024.

Nel trimestre febbraio-aprile 2024, le vendite al dettaglio sono diminuite in valore (-0,2%) e in volume (-0,4%). Le vendite dei beni alimentari sono calate sia in valore (-0,4%) che in volume (-0,8%), mentre le vendite dei beni non alimentari hanno subito una lieve flessione in volume (-0,1%). Tra i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti, con un aumento dei prodotti farmaceutici (+3,7%) e un calo consistente per foto, ottica, pellicole, supporti magnetici e strumenti musicali (-2,0%).

Commenti e Prospettive

Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, ha definito la situazione una “doccia fredda per il Paese”. Ad aprile, le vendite alimentari sono crollate a causa delle festività cadute a marzo, mentre le vendite dei beni non alimentari sono rimaste stabili in volume ma sono cresciute in valore del +0,6% a causa del rialzo dei prezzi al dettaglio. Melluso ha sollecitato il governo a intervenire con misure per accelerare la discesa dei prezzi al dettaglio, combattere le speculazioni e tutelare il potere d’acquisto delle famiglie.

Confesercenti ha commentato che lo scenario rimane incerto, con i piccoli esercizi che vedono erose le loro quote di mercato, mentre spicca la crescita degli acquisti online. Il commercio elettronico ha segnato un valore del +7,4% ad aprile rispetto allo scorso anno, e si stima che lieviterà del +13% nel 2024. Tuttavia, il rischio di desertificazione commerciale è forte per molti territori, con la scomparsa di quasi diecimila imprese del commercio al dettaglio nei primi tre mesi del 2024.

Bullet Executive Summary

La crisi economica ha avuto un impatto significativo sulle abitudini di spesa delle famiglie italiane, con una riduzione marcata della spesa alimentare. Le vendite al dettaglio sono in calo sia in valore che in volume, con una flessione particolarmente accentuata per i beni alimentari. La crescita del commercio elettronico contrasta con la diminuzione delle vendite nei negozi fisici, evidenziando un cambiamento nelle preferenze dei consumatori. La situazione richiede un’attenzione urgente da parte delle istituzioni e degli attori economici per stimolare la ripresa economica e sostenere le famiglie italiane.

Nozione base di economia e finanza: Il potere d’acquisto rappresenta la quantità di beni e servizi che una moneta può acquistare. In periodi di inflazione, il potere d’acquisto tende a diminuire, poiché i prezzi dei beni e servizi aumentano.

Nozione avanzata di economia e finanza: La deflazione è una diminuzione generale dei prezzi dei beni e servizi. Sebbene possa sembrare positiva per i consumatori, la deflazione può portare a una riduzione della spesa dei consumatori e degli investimenti delle imprese, causando una contrazione economica.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano.(scopri di più)

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