E-Mail: [email protected]
- La commissaria Margrethe Vestager richiede che Ita non entri nel network “A++” di Lufthansa, Air Canada e United Airlines.
- La proposta di Lufthansa include un aumento di capitale di 325 milioni di euro per acquisire il 41% di Ita, mantenendo l’unione congelata per un periodo tra 12 e 18 mesi.
- Otto sedili su dieci sui voli Europa-USA sono occupati dalle tre joint venture transatlantiche, inclusa Lufthansa con United e Air Canada.
A due settimane dalla pronuncia definitiva della Commissione Europea, le prospettive dell’operazione Lufthansa-Ita Airways sembrano complicarsi ulteriormente. La pratica, gestita con insolita puntigliosità dalla commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, rischia di andare definitivamente in fumo. L’ultima condizione posta dalla commissaria è che la compagnia italiana rimanga fuori dal network di alleanze “A++”, di cui fanno parte Lufthansa, Air Canada e United Airlines. Questa richiesta, considerata indigesta, potrebbe avere pesanti ricadute sulle prospettive commerciali del piccolo vettore italiano.
Non sono bastate le rinunce sugli slot di Linate e sulle tratte internazionali da parte delle due compagnie. Secondo alcune fonti, la compagnia tedesca sarebbe pronta a giocare un’ultima carta: entrare subito nel capitale di Ita al 41%, ma accettare di lasciare l’unione congelata per un periodo tra i 12 e i 18 mesi. Questo ingresso avverrebbe attraverso un aumento di capitale riservato da 325 milioni di euro. Durante questo periodo, Ita continuerebbe a volare da sola, senza accordo con Lufthansa e le sue compagnie satelliti.
Le Richieste della Commissione Europea
La Commissione Europea, guidata dalla commissaria Margrethe Vestager, ha espresso preoccupazioni riguardo alla concorrenza su Milano Linate e sui voli tra l’Italia e i Paesi hub di Lufthansa (Germania, Svizzera, Austria, Belgio), nonché sui collegamenti tra l’Italia e gli Stati Uniti/Canada. Nonostante le discussioni in corso, la Commissione sembra inflessibile sulle nuove richieste, che includono la rinuncia di Lufthansa a far entrare Ita nella joint venture transatlantica “A++”.
Secondo alcuni esperti, questa richiesta è considerata “dannosa, controproducente e al limite dell’insulto”, non avendo senso né dal punto di vista industriale né da quello della tutela del consumatore. La proposta italo-tedesca prevede di tenere separate, per due anni, le attività di Ita sul Nord Atlantico da quelle di Lufthansa, offrendo di portare parte dei passeggeri tra l’Italia e gli Stati Uniti/Canada sugli hub di vettori rivali come Air France, KLM, Iberia e British Airways.
Le Critiche e le Proposte Alternative
Lufthansa e il Tesoro italiano sembrano a corto di ulteriori idee per superare l’ostacolo dei voli intercontinentali. Gli esperti spiegano che il rilancio della compagnia italiana, di fronte alla richiesta europea, non potrà avvenire senza un forte partner negli Stati Uniti, che porti clienti americani e consenta prosecuzioni oltreoceano dagli aeroporti più piccoli. Attualmente, otto sedili su dieci sui voli Europa-USA sono venduti dalle tre joint venture transatlantiche (Lufthansa con United e Air Canada, Air France-KLM con Delta e Virgin Atlantic, British Airways-Iberia con American Airlines).
All’interno dell’Antitrust europeo ci sono divisioni tra chi ritiene che le compagnie europee abbiano acquisito troppo potere di mercato e chi sostiene che la sfida sia con i giganti dei cieli americani, turchi, mediorientali e asiatici, che sottraggono passeggeri e ricavi in Europa ai vettori del Vecchio Continente.
Bullet Executive Summary
La situazione attuale tra Lufthansa e Ita Airways è un esempio lampante di come le dinamiche di mercato e le regolamentazioni antitrust possano influenzare le operazioni di fusione e acquisizione. La Commissione Europea, attraverso la commissaria Margrethe Vestager, sta cercando di bilanciare la concorrenza nel mercato aereo europeo, ponendo condizioni che potrebbero sembrare severe ma necessarie per mantenere un mercato equo.
In economia e finanza, una nozione base correlata a questa situazione è il concetto di concorrenza perfetta, dove nessuna singola azienda ha il potere di influenzare il mercato. Tuttavia, in mercati altamente concentrati come quello delle compagnie aeree, la concorrenza perfetta è difficile da raggiungere, e le autorità di regolamentazione devono intervenire per prevenire monopoli e oligopoli.
Una nozione avanzata correlata è quella delle joint venture transatlantiche, che rappresentano accordi strategici tra compagnie aeree per condividere ricavi e costi su rotte specifiche. Questi accordi possono migliorare l’efficienza operativa e offrire migliori servizi ai consumatori, ma possono anche ridurre la concorrenza se non regolamentati adeguatamente.
La riflessione personale che emerge da questa situazione è l’importanza di trovare un equilibrio tra la crescita aziendale e la tutela del mercato. Le fusioni e acquisizioni possono portare a significativi benefici economici, ma devono essere gestite con attenzione per garantire che non danneggino la concorrenza e, di conseguenza, i consumatori.
- Sito ufficiale dell'Unione Europea, comunicato stampa sulla trasazione Lufthansa - ITA Airways
- Sito della Commissione Europea, comunicato stampa sull'operazione Lufthansa-Ita Airways
- Comunicato stampa ufficiale della Commissione Europea sulla procedura di controllo delle concentrazioni sulla operazione Lufthansa-Ita Airways