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- Il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%, un incremento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente.
- Le nonfarm payrolls si sono fermate a 114.000 unità, il livello più basso da ottobre 2021, ben al di sotto delle 176.000 unità previste dal consensus.
- Le retribuzioni medie orarie sono aumentate a 35,07 dollari, con un incremento dello 0,2% su base mensile e del 3,6% su base annua.
Il mese di luglio 2024 ha portato con sé dati significativi riguardanti il mercato del lavoro negli Stati Uniti, con implicazioni rilevanti per l’economia globale. Secondo gli ultimi dati rilasciati dall’Ufficio Statistico del Lavoro americano, il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%, un incremento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. Questo dato ha superato le aspettative dei mercati, che prevedevano una disoccupazione stabile al 4,1%.
Il numero di disoccupati è aumentato di 352.000 unità, portando il totale a 7,2 milioni. Un anno fa, il tasso di disoccupazione era del 3,5% e il numero di disoccupati era di 5,9 milioni. Questo incremento significativo del tasso di disoccupazione è accompagnato da un dato sorprendente riguardante i nuovi occupati. Le nonfarm payrolls, un indicatore chiave dello stato di salute del mercato del lavoro statunitense, si sono fermate a 114.000 unità a luglio, il livello più basso da ottobre 2021. Questo risultato è ben al di sotto dell’aumento medio mensile di 215.000 unità registrato nei dodici mesi precedenti e delle 176.000 unità previste dal consensus.
Un Mercato del Lavoro in Raffreddamento
La statistica americana ha anche rivisto al ribasso le stime per i due mesi precedenti. Il dato sull’occupazione totale non agricola di maggio è stato tagliato di 2.000 unità, da +218.000 a +216.000, mentre la variazione di giugno è stata abbassata di 27.000 unità, da +206.000 a +179.000. Questi dati mostrano un chiaro raffreddamento del mercato del lavoro USA, un elemento che sarà preso in considerazione dalla Federal Reserve, guidata dal presidente Jerome Powell, per decidere se abbassare i tassi d’interesse a settembre.
Nel dettaglio, il settore privato ha creato 97.000 posti di lavoro, contro i 136.000 di giugno e i 148.000 attesi dal mercato. Gli occupati nel settore manifatturiero sono saliti di 1.000 unità, contro un calo di 1.000 unità previsto dal consensus e una diminuzione di 9.000 unità del mese precedente. Le retribuzioni medie orarie sono aumentate a 35,07 dollari, con un incremento dello 0,2% su base mensile e del 3,6% su base annua, contro attese rispettivamente del +0,3% e del +3,7%.
Implicazioni per la Federal Reserve
I dati del mercato del lavoro statunitense forniscono indicazioni importanti per la Federal Reserve, che dovrà decidere se tagliare i tassi d’interesse nei prossimi mesi. I numeri delle nonfarm payrolls, il tasso di disoccupazione e la crescita dei salari a luglio suggeriscono un mercato del lavoro più equilibrato. Questo potrebbe rafforzare la prospettiva di una Federal Reserve propensa a tagliare i tassi nelle prossime riunioni, verosimilmente a partire da settembre.
I future sui Fed Funds scontano tre riduzioni del costo del denaro entro la fine dell’anno, con un allentamento di 88 punti base, in aumento rispetto ai 72 punti base previsti due giorni fa. Le scommesse sui tagli sono state alimentate anche dai dati deboli sull’attività manifatturiera. L’indice dell’Institute for Supply Management è scivolato a 46,8 punti a luglio, sottoperformando le stime peggiori. Questa contrazione ha sollevato dubbi sul fatto che la Fed stia aspettando troppo a ridurre i costi di finanziamento, rischiando di penalizzare la crescita del PIL nel terzo trimestre.
Reazioni del Mercato ai Dati del Lavoro
La reazione del mercato ai dati del lavoro è stata immediata. I future sugli indici azionari sono rimasti in territorio negativo, con il derivato sul Nasdaq in calo di 2,5 punti percentuali. Anche i rendimenti obbligazionari sono scesi: il tasso del Treasury decennale è diminuito di 13 punti base al 3,85%, mentre il biennale ha mostrato un calo di 20 punti base al 3,95%. Sul fronte valutario, il cambio euro/dollaro si è rafforzato a 1,88, mentre il dollaro/yen è scivolato a 147,4.
Questi movimenti riflettono le preoccupazioni degli investitori riguardo alla possibilità che la Federal Reserve possa ritardare ulteriormente i tagli ai tassi d’interesse, con potenziali ripercussioni sulla crescita economica nel breve termine. Tuttavia, la prospettiva di un mercato del lavoro più equilibrato potrebbe offrire un certo sollievo, suggerendo che l’economia statunitense sta trovando un nuovo equilibrio dopo un periodo di crescita sostenuta.
Bullet Executive Summary
In sintesi, i dati di luglio 2024 sul mercato del lavoro statunitense mostrano un aumento del tasso di disoccupazione al 4,3% e una crescita delle nonfarm payrolls inferiore alle attese, con solo 114.000 nuovi posti di lavoro creati. Questi numeri suggeriscono un raffreddamento del mercato del lavoro, che potrebbe spingere la Federal Reserve a considerare un taglio dei tassi d’interesse nelle prossime riunioni. La reazione del mercato è stata negativa, con cali nei future sugli indici azionari e nei rendimenti obbligazionari.
*Nozione base di economia e finanza: Il tasso di disoccupazione è un indicatore chiave dello stato di salute di un’economia. Un aumento del tasso di disoccupazione può indicare un rallentamento economico, mentre una diminuzione può suggerire una crescita economica.
Nozione avanzata di economia e finanza*: Le nonfarm payrolls sono un indicatore cruciale per la Federal Reserve nella decisione di politica monetaria. Un numero inferiore alle attese può suggerire un rallentamento dell’economia e aumentare la probabilità di un taglio dei tassi d’interesse per stimolare la crescita economica.
In conclusione, questi dati ci offrono uno spaccato dettagliato del mercato del lavoro statunitense e delle sue implicazioni per la politica monetaria. È un momento cruciale per osservare come la Federal Reserve risponderà a questi segnali e quali saranno le ripercussioni per l’economia globale.