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Che cos'è l'elasticità della domanda in economia

Che cos’è l’elasticità della domanda

Analizza le diverse tipologie di elasticità della domanda e i fattori che ne influenzano la reattività per prendere decisioni strategiche più informate.
  • Domanda elastica: Una variazione del prezzo dell'1% genera una variazione della quantità domandata superiore all'1%, tipico dei beni di lusso.
  • Domanda anelastica: Una variazione del prezzo dell'1% causa una variazione della quantità domandata inferiore all'1%, caratteristico dei beni di prima necessità.
  • Elasticità unitaria: Una variazione del prezzo dell'1% genera una variazione della quantità domandata esattamente dell'1%, una situazione rara nella pratica.

L’elasticità della domanda rappresenta un concetto fondamentale in microeconomia, descrivendo la sensibilità della quantità domandata di un bene o servizio rispetto alle variazioni del prezzo.

Questo parametro, introdotto dall’economista Alfred Marshall, è cruciale per comprendere come i consumatori reagiscono ai cambiamenti di prezzo e per prendere decisioni strategiche in ambito economico e commerciale.

L’elasticità della domanda è una misura che mette in relazione la variazione percentuale della quantità di bene domandata con la variazione percentuale del prezzo, mantenendo costanti altre condizioni come beni correlati, reddito e preferenze del consumatore.

Quante elasticità della domanda esistono

L’elasticità della domanda può essere classificata in diverse categorie, a seconda della reattività della quantità domandata alle variazioni di prezzo:

Domanda elastica: si verifica quando una variazione del prezzo dell’1% genera una variazione della quantità domandata superiore all’1%. Questo tipo di domanda è tipico dei beni di lusso o di beni per i quali esistono numerosi sostituti. Ad esempio, se il prezzo delle auto di lusso aumenta, i consumatori possono facilmente optare per modelli alternativi.

Domanda anelastica: si riscontra quando una variazione dell’1% nel prezzo causa una variazione della quantità domandata inferiore all’1%. Questo tipo di domanda caratterizza i beni di prima necessità, come carburante o generi alimentari di base, per cui i consumatori non trovano facilmente dei sostituti.

Elasticità unitaria: si verifica quando una variazione del prezzo dell’1% genera una variazione della quantità domandata esattamente dell’1%. Questo caso è raro nella pratica, ma rappresenta una situazione in cui la domanda è proporzionalmente reattiva al prezzo.

Domanda perfettamente anelastica: si verifica quando le variazioni di prezzo non incidono sulla quantità domandata. Questo avviene per beni fondamentali per la sopravvivenza, come i farmaci salvavita.

Domanda perfettamente elastica: si riscontra quando una minima variazione del prezzo determina un cambiamento infinito nella quantità domandata. Questo si verifica per beni con molti sostituti perfetti.

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Fattori che influenzano l’elasticità della domanda

L’elasticità della domanda è influenzata da diversi fattori, noti come determinanti dell’elasticità:

Tipo di bene: i beni di prima necessità tendono ad avere una domanda anelastica, mentre i beni di lusso tendono ad avere una domanda elastica.

Disponibilità di beni sostituti: se un bene ha molti sostituti disponibili, la sua domanda sarà più elastica. Ad esempio, se il prezzo del burro aumenta, i consumatori possono facilmente passare alla margarina.

Quota del reddito spesa per il bene: più alta è la percentuale di reddito destinata a un bene, maggiore sarà la sua elasticità al prezzo. Ad esempio, un aumento del prezzo delle auto influirà di più sulla domanda rispetto a un aumento del prezzo del sale.

Definizione di mercato: se il mercato è visto in modo ampio, è meno probabile che esistano beni sostituibili, risultando in una domanda anelastica. Se il mercato è definito in modo specifico, è più semplice trovare beni alternativi, portando a una domanda più elastica.

Orizzonte temporale: la domanda di un bene generalmente diventa più elastica a lungo termine poiché diventa più fattibile sostituire il bene con il prezzo aumentato.

Esempi pratici di elasticità della domanda

Per comprendere meglio il concetto di elasticità della domanda, consideriamo alcuni esempi pratici:

Esempio 1: un negozio di biciclette aumenta il prezzo delle biciclette da 1.000 € a 1.250 €. Di conseguenza, le vendite medie mensili scendono da 30 a 18 unità. La variazione percentuale della domanda è del -40%, mentre la variazione percentuale del prezzo è del 25%. Il coefficiente di elasticità della domanda è 1,6, indicando una domanda elastica.

Esempio 2: un panettiere aumenta il prezzo della sua torta di mele da 1,10 € a 1,25 € al pezzo. Prima dell’aumento di prezzo ne vendeva 45 al giorno, mentre dopo l’aumento ne vende solo 36. La variazione percentuale della domanda è del -20%, mentre la variazione percentuale del prezzo è del 13,6%. Il coefficiente di elasticità della domanda è 1,47, indicando una domanda elastica.

Elasticità incrociata e elasticità dell’offerta

Oltre all’elasticità della domanda rispetto al prezzo, esistono altre forme di elasticità che meritano attenzione:

Elasticità incrociata: rappresenta la variazione percentuale della quantità domandata di un bene in risposta alla variazione del prezzo di un altro bene. Questo parametro è utile per capire la relazione tra due beni, che possono essere complementari o sostituibili. Ad esempio, se il prezzo del caffè aumenta, la domanda di zucchero (bene complementare) potrebbe diminuire.

Elasticità dell’offerta: misura la reattività della quantità offerta di un bene rispetto a una variazione percentuale del prezzo. Questo parametro è influenzato dalla disponibilità di risorse sostitutive e dalla capacità produttiva dell’azienda.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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