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Come influenzerà la morte del presidente Raisi i mercati delle materie prime?

Esplora come l'incidente del presidente iraniano e il rinvio del viaggio di bin Salman stanno creando incertezze nei mercati europei e medio-orientali.
  • Il prezzo del rame ha superato gli 11.000 dollari per tonnellata al London Metal Exchange.
  • Il FTSE MIB è calato 1,01% a 35.041 punti, influenzato dallo stacco dei dividendi di 21 big.
  • Il Nikkei 225 di Tokyo è salito dello 0,73% a 39.069,68 punti, raggiungendo un nuovo massimo dal 15 aprile.

Oggi, 20 maggio 2024, i mercati europei hanno aperto in modo debole, riflettendo l’incertezza globale causata dalla morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi in un incidente in elicottero. Questo evento ha gettato un’ombra di incertezza sul Medio Oriente, influenzando in particolare il comparto delle materie prime. L’oro e il rame hanno raggiunto nuovi picchi, con il rame che ha superato per la prima volta gli 11.000 dollari per tonnellata al London Metal Exchange.

Il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, ha rinviato un viaggio di quattro giorni in Giappone a causa delle condizioni di salute del re Salman Bin Abdulaziz. Questo rinvio ha ulteriormente alimentato l’incertezza nei mercati.

Performance delle Borse e delle Materie Prime

La settimana è iniziata con un test per il comparto obbligazionario, che ha vissuto un periodo di forte crescita. I dati sull’inflazione negli Stati Uniti hanno mostrato segni di rallentamento, mentre Tokyo ha chiuso in rialzo, tornando ai massimi da un mese. Piazza Affari, invece, ha registrato un calo, influenzato dallo stacco dei dividendi di 21 big, che ha portato l’indice FTSE MIB a cedere l’1% a 34.943 punti.

Le società coinvolte nello stacco del dividendo includono banche come Popolare di Sondrio (-1,43%), Mps (+0,27%), Bper (-0,03%) e Intesa Sanpaolo (-0,12%). Unicredit ha registrato un calo dello 0,8% a seguito del sequestro di beni in Russia, legato a un contenzioso giudiziario con istituti stranieri, conseguente alle sanzioni dell’UE contro Mosca. Altre società coinvolte nello stacco del dividendo sono Unipol, che ha guadagnato il 2%, e Tenaris, che ha registrato un incremento dell’1,21%.

Il settore petrolifero ha visto un buon andamento, con Saipem (+1,93%) ed Eni (+1,63%) in rialzo, sostenuti dall’aumento del prezzo del petrolio e dalle tensioni in Medio Oriente. Tim ha registrato un aumento dell’1,59%. Lo spread tra Btp e Bund è rimasto stabile, sfiorando i 129 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,8%.

Andamento delle Borse Internazionali

Le borse europee hanno avviato la settimana in modo debole, con l’incertezza e la cautela che hanno prevalso. Il raffreddamento dell’inflazione ha rafforzato le aspettative di tagli dei tassi sia in Europa che negli Stati Uniti. La BCE potrebbe effettuare la prima riduzione del costo del denaro a giugno, mentre i dati economici statunitensi hanno alimentato le speculazioni che la Federal Reserve potrebbe effettuare due tagli dei tassi quest’anno. Gli occhi sono puntati sui verbali della Fed che saranno diffusi mercoledì.

L’indice Cac di Parigi è salito dello 0,14% a 8.178,81 punti, il Dax 30 di Francoforte ha registrato un progresso dello 0,17% a 18.740,35 punti, e il Ftse 100 di Londra ha segnato un aumento dello 0,18% a 8.435,25 punti. Milano ha aperto in calo, con il FTSE MIB che ha ceduto l’1,01% a 35.041 punti.

Tokyo ha chiuso in rialzo, sostenuta dal record di Wall Street della scorsa settimana e dalle attese di tagli dei tassi da parte della Fed. L’indice Nikkei 225 è salito dello 0,73% a 39.069,68 punti, mentre l’ampio indice Topix ha registrato un incremento dello 0,82% a 2.768,04 punti. Il Nikkei ha raggiunto la soglia dei 39.000 punti per la prima volta dal 15 aprile.

Prezzi delle Materie Prime e Valute

Il prezzo dell’oro ha continuato a crescere, con il metallo prezioso con consegna immediata (Gold spot) che è passato a 2.448,22 dollari l’oncia, un aumento dell’1,37%. L’oro con consegna a giugno (Comex) è stato scambiato a 2.452,10 dollari, con una crescita dell’1,44%. I prezzi del petrolio hanno registrato un lieve rialzo nei mercati asiatici all’inizio della settimana. I future del greggio Wti sono saliti sopra gli 80 dollari al barile, estendendo i guadagni della scorsa settimana, mentre i future del Brent sono aumentati dello 0,13% a 84,06 dollari al barile.

Negli Stati Uniti, il governo ha dichiarato di aver acquistato 3,3 milioni di barili di petrolio a 79,38 dollari al barile per rifornire la Strategic Petroleum Reserve. Gli investitori guardano con attenzione alla riunione dell’Opec del primo giugno, quando il gruppo deciderà la politica di produzione per il secondo trimestre.

L’euro ha aperto la settimana sopra quota 1,08 dollari, con gli occhi puntati sulle minute della Federal Reserve che saranno diffuse mercoledì. La moneta unica è passata a 1,0881 dollari (+0,11%) e a 169,41 yen (+0,15%). Il dollaro/yen è a 155,71 (+0,04%).

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’attuale panorama economico e finanziario è caratterizzato da un’elevata incertezza, alimentata da eventi geopolitici e dalle aspettative di politiche monetarie future. La morte del presidente iraniano Raisi ha avuto un impatto significativo sui mercati, in particolare sulle materie prime. Le borse europee e asiatiche hanno mostrato andamenti contrastanti, mentre gli investitori guardano con attenzione alle prossime mosse della Federal Reserve e della BCE.

Una nozione base di economia e finanza correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di inflazione. L’inflazione rappresenta l’aumento generale dei prezzi dei beni e dei servizi in un’economia. Un rallentamento dell’inflazione può influenzare le decisioni delle banche centrali riguardo ai tassi di interesse, come visto nelle recenti aspettative di tagli dei tassi da parte della Fed e della BCE.

Una nozione avanzata di economia e finanza applicabile al tema dell’articolo è il rischio geopolitico. Il rischio geopolitico si riferisce alla possibilità che eventi politici o militari in una regione del mondo possano influenzare negativamente i mercati finanziari globali. La morte del presidente iraniano Raisi è un esempio di come un evento geopolitico possa creare incertezza e volatilità nei mercati delle materie prime e delle valute.

Questo scenario ci invita a riflettere sull’importanza di monitorare costantemente gli sviluppi geopolitici e le politiche monetarie, poiché possono avere un impatto significativo sui nostri investimenti e sull’economia globale.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano.(scopri di più)

2 commenti

  1. Ma dai, è ovvio che quando cade un leader in una regione così volatile, il mercato reagisce. Non c’è bisogno di essere un genio per capirlo!

  2. Wow, non posso credere che la morte di Raisi abbia avuto un impatto così grande sui mercati! Siamo davvero legati a eventi geopolitici in modi che spesso ignoriamo.

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