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- Le politiche di stimolo hanno aumentato le vendite di nuove abitazioni di oltre il 20% su base annua nelle città di primo e secondo livello.
- La diminuzione della quota di acconto per la prima e la seconda proprietà è scesa al 15%-20% su scala nazionale.
- Il pacchetto di stimoli da 114 miliardi di dollari ha causato un rialzo della Borsa del 24% in sette giorni.
La recente impennata nelle transazioni immobiliari in Cina è stata ampiamente influenzata dalle politiche governative di incentivo e dall’ottimismo rinnovato tra gli investitori. Tuttavia, questa ripresa sembra più un fenomeno temporaneo che un autentico risveglio del settore. Gli interventi di stimolo hanno di certo aumentato le vendite in alcuni centri urbani chiave, ma l’eccessiva disponibilità di immobili e la debolezza dei prezzi potrebbero limitare la durata di questo andamento positivo. Le nuove misure dimostrano di avere effetti limitati nelle aree meno prospere, dove le restrizioni all’acquisto erano già state ridotte. Si stima che i valori e i prezzi delle abitazioni appena costruite raggiungeranno un punto di equilibrio solo verso metà del 2025, quando l’eccesso di scorte sarà assorbito.
Le politiche adottate comprendono la diminuzione della quota di acconto per la prima e la seconda proprietà al 15%-20% su scala nazionale e l’eliminazione delle restrizioni all’acquisto nei principali centri urbani come Guangzhou. Inoltre, il potenziamento del mix di finanziamento della banca centrale per il destoccaggio delle scorte al 100% dal 60% ha contribuito a una crescita delle vendite di nuove abitazioni di oltre il 20% su base annua nelle città di primo e secondo livello durante la festività nazionale dell’ottobre 2024. Tuttavia, la stabilità di questa espansione viene messa in discussione dai ridotti prezzi immobiliari e dalla necessità di cicli più prolungati per un reale recupero nei centri di livello inferiore.
Il Bazooka Economico di Pechino
In occasione del 75° anniversario della nascita del Partito Comunista Cinese, il governo ha inaugurato un imponente pacchetto di stimoli da 114 miliardi di dollari per ridare impulso ai mercati. Questo intervento, comunemente definito “bazooka” indispensabile per superare le difficoltà economiche del momento, ha causato un forte rialzo della Borsa, il maggiore dal 2008, con un incremento del 24% in sette giorni. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo iniziale, gli investitori internazionali mantengono un atteggiamento prudente verso l’interventismo del governo cinese.
Il pacchetto stimolante comprende una riduzione dei tassi di interesse generali e di quelli sui mutui, insieme a un consistente supporto in miliardi di yuan ai mercati azionari. Inoltre, si considerano ulteriori incentivi per incoraggiare i consumi e sostenere gli enti locali, con l’aggiunta di iniezioni di capitale nelle banche per mantenere agevole l’accesso al credito. Queste strategie sono interpretate come un tentativo di Xi Jinping di adottare un metodo più capitalista, perlomeno nell’apparenza, per fronteggiare le sfide economiche correnti.
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Le Sfide del Mercato Immobiliare Cinese
Il settore immobiliare cinese costituisce una delle principali problematiche per l’economia nazionale. Con all’incirca 90 milioni di unità immobiliari vuote e una diminuzione demografica in corso, il settore fatica a riprendere la sua importanza come traino per l’economia. Questo genera un circolo vizioso tra sviluppatori carichi di debiti e istituti di credito che non riescono a recuperare i finanziamenti portati in bilancio.
Le misure di sovvenzione varate dal governo cinese, benché mirino a ravvivare il mercato, potrebbero rivelarsi insufficienti per risolvere i nodi strutturali del comparto. L’eccessiva capacità produttiva rispetto al bisogno domestico rappresenta una sfida, con il potenziale rischio che queste misure suscitino reazioni protezionistiche da parte di altri paesi.
Il Futuro Economico della Cina
Il destino economico della Cina è strettamente connesso alle scelte che Xi Jinping e il Partito Comunista Cinese intraprenderanno in futuro. La campagna contro il “nichilismo storico” e la critica al robusto sviluppo economico degli ultimi decenni riflettono un intento di riportare il controllo economico sotto l’ideologia del Partito. Questo potrebbe avere importanti conseguenze non solo per la Cina ma anche per l’economia internazionale.
In definitiva, mentre il paese si muove tra ambizioni e incertezze, gli investitori devono restare attenti alle sfide e alle prospettive offerte dal mercato cinese. La capacità di Pechino di coniugare il proprio zelo ideologico con le necessità economiche sarà cruciale per definire il suo ruolo futuro nello scenario economico mondiale.
Nozione base di economia e finanza: Quando si parla di investimenti, è cruciale comprendere il concetto di diversificazione. Questo principio consiglia di non collocare tutte le proprie risorse in un singolo settore o mercato, ma di distribuirle tra varie categorie di asset e aree geografiche, riducendo così il rischio complessivo. Nella cornice del mercato immobiliare cinese, per esempio, la diversificazione potrebbe aiutare a mitigare le incertezze legate alle oscillazioni del mercato.
Nozione avanzata di economia e finanza: Un concetto avanzato da tenere presente è quello del ciclo economico. Comprendere le diverse fasi di un ciclo economico (espansione, picco, recessione e recupero) può consentire agli investitori di prendere decisioni più consapevoli. Nel contesto della Cina, riconoscere la fase ciclica in cui si trova il mercato immobiliare può offrire indicazioni critiche su quando entrare o uscire da determinati investimenti. Riflettere su questi concetti può contribuire a sviluppare una strategia di investimento più solida e resiliente.