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- La BCE ha tagliato i tassi di 25 punti base il 6 giugno 2024.
- Il tasso di deposito è attualmente al 3,75%, con poche speranze di ulteriori tagli a luglio.
- I mercati scommettono su un altro taglio dei tassi a settembre, con una probabilità dell'85%.
La Banca Centrale Europea (BCE), sotto la guida di Christine Lagarde, si prepara a una riunione cruciale del Consiglio Direttivo prevista per domani, 18 luglio 2024. Questo incontro arriva in un momento di grande incertezza economica, con gli investitori e i cittadini dell’area euro ansiosi di conoscere le prossime mosse sui tassi di interesse. Dopo un primo taglio di 25 punti base avvenuto il 6 giugno scorso, la BCE si trova di fronte a una serie di sfide legate all’inflazione e alla crescita economica.
Il Contesto Economico e l’Influenza della Fed
La suspense cresce anche a causa delle mosse della Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha recentemente lasciato intendere che un taglio dei tassi potrebbe essere imminente, influenzando le aspettative dei mercati globali. La BCE, infatti, non può ignorare le decisioni della Fed, poiché una divergenza troppo marcata tra le politiche monetarie delle due istituzioni potrebbe causare una svalutazione dell’euro rispetto al dollaro, aggravando il fenomeno dell’inflazione importata.
La buona notizia è che Powell sembra pronto a tagliare i tassi, nonostante le pressioni politiche interne. L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha infatti avvertito Powell di non tagliare i tassi prima delle elezioni del 5 novembre. Tuttavia, i dati recenti sull’inflazione dell’Eurozona mostrano una crescita dell’indice CPI del 2,5% su base annua a giugno, leggermente inferiore al 2,6% di maggio. La componente core dell’inflazione, che esclude i prezzi volatili dei beni alimentari ed energetici, è rimasta stabile al 2,9%.
Le Prospettive per la Riunione di Luglio
Per la riunione di luglio del Consiglio Direttivo della BCE, le speranze di un ulteriore taglio dei tassi sono praticamente nulle. Le dichiarazioni di Christine Lagarde e le minute dell’ultimo meeting indicano che i banchieri centrali sono ancora preoccupati per le pressioni inflazionistiche persistenti. Un esponente del Consiglio Direttivo ha infatti citato il rapporto sui salari negoziati come motivo per non procedere con ulteriori riduzioni del costo del denaro.
Dopo il mini taglio di 25 punti base di giugno, la BCE dovrebbe confermare lo status quo, mantenendo i tassi sui depositi al 3,75%, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale al 4,25% e il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 4,50%. Tuttavia, il mal di testa di Lagarde è aggravato dalla reticenza della Fed a tagliare i tassi, con Powell che ha recentemente ammesso che un taglio potrebbe avvenire già a settembre.
Le Aspettative dei Mercati e degli Analisti
Gli operatori di mercato e i governi dell’area euro si chiedono quando arriverà il prossimo taglio dei tassi. Secondo il Financial Times, i mercati stanno scommettendo su un altro taglio dei tassi a settembre, con una probabilità dell’85%. Konstantin Veit, Portfolio Manager di PIMCO, prevede che la BCE manterrà invariati i tassi di riferimento a luglio, raccogliendo nuove informazioni prima di prendere ulteriori decisioni.
Ulrike Kastens, economista della divisione europea di DWS, ha espresso un’opinione simile, affermando che la riunione di luglio sarà probabilmente tranquilla, con la BCE che manterrà il tasso di deposito al 3,75%. Mark Wall, responsabile economista europeo di Deutsche Bank, ha sottolineato che la BCE vuole mantenere piena libertà su quando e quanto tagliare i tassi, con i falchi che devono essere convinti che l’inflazione dei salari stia facendo una svolta prima di procedere con ulteriori riduzioni.
Bullet Executive Summary
In conclusione, la riunione di luglio della BCE è attesa con grande interesse, ma è improbabile che porti a un nuovo taglio dei tassi. La BCE sembra intenzionata a prendere tempo, raccogliendo ulteriori dati economici prima di prendere decisioni significative. La crescita dei salari e l’inflazione dei servizi rimangono preoccupazioni chiave, e la BCE vuole mantenere la massima flessibilità per le riunioni future.
Nozione base di economia e finanza: La politica monetaria è uno strumento utilizzato dalle banche centrali per controllare l’inflazione e stabilizzare l’economia. Tagliare i tassi di interesse può stimolare la crescita economica, ma può anche aumentare l’inflazione se non gestito con attenzione.
Nozione avanzata di economia e finanza: La curva di Phillips descrive una relazione inversa tra inflazione e disoccupazione. Tuttavia, questa relazione può essere influenzata da aspettative inflazionistiche e altri fattori strutturali, rendendo complessa la gestione della politica monetaria in contesti economici dinamici.
In definitiva, la BCE si trova in una posizione delicata, bilanciando la necessità di stimolare l’economia con il rischio di alimentare ulteriormente l’inflazione. Le decisioni prese nei prossimi mesi saranno cruciali per il futuro economico dell’Eurozona.
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