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- Prezzo dell'oro spot raggiunge 2.448,22 dollari l'oncia, con un incremento dell'1,37%.
- Il rame segna un aumento del 31% dall'inizio dell'anno.
- Argento registra una crescita del 35% nel solo 2024 e una performance del 116% negli ultimi cinque anni.
- Petrolio WTI a 80,29 dollari al barile, spinto dalla maggior domanda e scorte strategiche.
Il mercato delle materie prime ha registrato un’impennata significativa, con l’oro che ha raggiunto nuovi massimi storici e il rame che ha mostrato una crescita notevole. Questo fenomeno ha attirato l’attenzione degli investitori e degli analisti, che cercano di comprendere le dinamiche dietro questi movimenti di prezzo.
Oro ritocca record, prezzo spot a 2.448 dollari l’oncia
Il prezzo dell’oro ha toccato un nuovo record storico, con il prezzo spot che ha raggiunto i 2.448,22 dollari l’oncia, segnando un aumento dell’1,37%. Anche l’oro con consegna a giugno ha visto una crescita, scambiato a 2.452,10 dollari, con un incremento dell’1,44%. Questo aumento è stato sostenuto dagli acquisti delle banche centrali, che cercano di diversificare le loro riserve dal dollaro e proteggersi dalle prospettive al ribasso sui tassi d’interesse reali.
Commodities: massimi storici per l’oro, assist da banche centrali
Secondo Gabriel Debach, market analyst di eToro, il mercato delle materie prime sta dimostrando una vitalità inaspettata, soprattutto in un contesto economico che prevedeva un rallentamento. L’oro ha registrato un progresso di oltre il 17% dall’inizio dell’anno, sostenuto dagli acquisti delle banche centrali e dalle prospettive al ribasso sui tassi d’interesse reali. Anche il petrolio ha visto un aumento, con il WTI che si aggira intorno agli 80 dollari al barile, spinto dalla maggiore domanda e dalla necessità americana di rimpolpare le scorte strategiche.
Il rame e l’argento hanno mostrato aumenti significativi nei valori, mentre l’alluminio ha registrato una crescita più moderata. Il rame, essenziale per i settori dell’elettronica e della costruzione, ha visto un incremento del 31% dall’inizio dell’anno. L’argento ha registrato un aumento del 35% nell’arco dell’anno e del 116% negli ultimi cinque anni, superando la performance dell’S&P 500 nello stesso periodo. L’alluminio, con un incremento del 10%, gioca un ruolo fondamentale nell’economia globale, utilizzato in settori che vanno dall’automobilistico all’imballaggio.
Oro e argento su nuovi massimi, ecco i motivi dell’aumento dei prezzi
Il rally delle materie prime, iniziato nei primi mesi del 2024, non si arresta. Il prezzo del petrolio ha ampliato i guadagni, con il Brent a 84,21 dollari al barile e il WTI di giugno a 80,29 dollari al barile. Tuttavia, l’oro e l’argento hanno fatto meglio, con l’oro che ha aggiornato i massimi storici salendo a 2.450 dollari l’oncia e l’argento segnando un +2,6% a 32 dollari l’oncia.
La notizia della scomparsa del presidente iraniano Ebrahim Raisi in un incidente aereo ha aumentato la tensione geopolitica, contribuendo all’aumento dei prezzi delle materie prime. Anche la salute del re saudita Salman ha avuto un impatto, con il principe ereditario Mohammed bin Salman che ha rinviato una visita in Giappone a causa di problemi di salute del padre.
Gli analisti stimano che la morte di Raisi non dovrebbe destabilizzare i mercati finanziari né alterare significativamente il prezzo del greggio, che dovrebbe oscillare tra i 70 e i 90 dollari al barile. Tuttavia, l’attenzione è rivolta al meeting Opec+ del primo giugno, dove si prevede il mantenimento dei tagli produttivi in vigore.
Bullet Executive Summary
In conclusione, il mercato delle materie prime sta vivendo un periodo di grande vitalità, con l’oro e il rame che raggiungono nuovi massimi storici. Questo fenomeno è sostenuto da diversi fattori, tra cui gli acquisti delle banche centrali, le tensioni geopolitiche e le dinamiche di domanda e offerta. La crescita dei prezzi di queste materie prime rappresenta un barometro della salute economica globale e offre nuove letture sull’andamento dell’economia.
Una nozione base di economia e finanza correlata a questo tema è il concetto di bene rifugio. L’oro è spesso considerato un bene rifugio, ovvero un asset che mantiene il suo valore o addirittura lo aumenta in periodi di incertezza economica o geopolitica.
Una nozione avanzata applicabile al tema è il tasso d’interesse reale, che è il tasso d’interesse nominale aggiustato per l’inflazione. Le aspettative sui tassi d’interesse reali influenzano significativamente il prezzo dell’oro, poiché tassi d’interesse reali più bassi riducono il costo opportunità di detenere oro, che non produce interessi.
Questo articolo mira a stimolare una riflessione personale sui fattori che influenzano i mercati delle materie prime e sull’importanza di comprendere le dinamiche economiche globali per prendere decisioni informate.
- Commodities market con prezzi e trading su eToro per comprendere la crescita delle materie prime.
- Dati e tendenze sulla domanda di oro, utili per comprendere il mercato delle materie prime
- Sito ufficiale del Fondo Monetario Internazionale per le ricerche sui prezzi delle commodities
- Dati ufficiali sulle riserve d'oro detenute dalle banche centrali di tutto il mondo