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Perché il mercato immobiliare italiano sta crollando nel 2024?

Scopri le cause del calo del 7,2% nelle compravendite di abitazioni e l'impatto sulle grandi città come Milano e Roma.
  • Le compravendite di abitazioni sono diminuite del 7,2% rispetto al 2023, con circa 154.770 abitazioni vendute.
  • Milano ha registrato il calo più marcato tra i grandi capoluoghi con una diminuzione del 13,2%.
  • Solo il 40% delle compravendite è stato finanziato tramite mutuo, con un capitale di debito complessivo erogato pari a 7,2 miliardi di euro.

Il mercato immobiliare residenziale italiano ha subito un significativo rallentamento nel primo trimestre del 2024. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, le compravendite di abitazioni sono diminuite del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. In termini assoluti, sono state vendute circa 154.770 abitazioni, ovvero circa 12.000 in meno rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente.

Questa flessione ha colpito in modo particolare le grandi città, dove il calo è stato più marcato rispetto alla media nazionale. Milano ha registrato una diminuzione del 13,2%, la peggiore tra i grandi capoluoghi, seguita da Torino con un calo del 10,2% e Roma con una flessione del 6,9%.

Il calo delle compravendite è stato influenzato da una serie di fattori, tra cui l’incertezza economica e l’elevato costo degli immobili nelle principali città. Inoltre, la riduzione del ricorso ai mutui ipotecari ha giocato un ruolo significativo. Nel primo trimestre del 2024, solo il 40% delle compravendite è stato finanziato tramite mutuo, con un capitale di debito complessivo erogato pari a 7,2 miliardi di euro, 1,5 miliardi in meno rispetto allo stesso periodo del 2023.

Il Mercato delle Locazioni in Italia

Parallelamente alla flessione delle compravendite, anche il mercato delle locazioni ha mostrato segnali di rallentamento. Nel primo trimestre del 2024, sono state locate circa 230.000 abitazioni, con un calo dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il canone annuale complessivo delle locazioni residenziali è aumentato del 3,5%, raggiungendo circa 1,5 miliardi di euro.

Il mercato delle locazioni ha mostrato dinamiche diverse a seconda delle tipologie di contratto. I contratti ordinari di lungo periodo, che rappresentano circa il 50% del totale, sono diminuiti del 4,1%, mentre i contratti transitori di breve durata (da 1 a 3 anni) sono aumentati del 2,2%. Inoltre, il segmento delle locazioni con canone agevolato per gli studenti ha registrato una crescita del 14% nel numero di unità locate e un aumento del 19% nel canone annuo.

Le città di Roma e Milano hanno mostrato tendenze divergenti nel mercato delle locazioni. A Roma, il numero di nuovi contratti di locazione residenziale è diminuito dell’8,2% rispetto al primo trimestre del 2023, con una diminuzione del canone annuo del 3,2%. Al contrario, a Milano, pur confermandosi il trend negativo nel numero di abitazioni locate, il canone annuo dei nuovi contratti è aumentato di quasi il 10%.

Statistiche Trimestrali sul Mercato Immobiliare

Le statistiche trimestrali dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate offrono una panoramica dettagliata delle dinamiche del mercato immobiliare residenziale nel primo trimestre del 2024. La superficie media delle abitazioni compravendute è rimasta stabile a circa 105 mq, mentre la quota di abitazioni acquistate come “prima casa” è aumentata al 70% del totale.

Il calo delle compravendite ha interessato tutte le aree territoriali, con una diminuzione più marcata nel Nord del Paese, che rappresenta circa la metà delle compravendite complessive nazionali. Al Centro, gli scambi sono diminuiti del 7,7%, mentre al Sud e nelle Isole la flessione è stata più contenuta, inferiore al 4%.

Le grandi città, che rappresentano circa il 15% del mercato nazionale, hanno registrato un calo accentuato delle compravendite. Milano, Torino e Roma hanno visto una diminuzione del 6,9% nelle transazioni. A Milano, la quota di nuove abitazioni compravendute è stata del 12,6%, mentre a Genova è stata quasi nulla, pari allo 0,4%.

Bullet Executive Summary

Il primo trimestre del 2024 ha visto una significativa contrazione del mercato immobiliare residenziale in Italia, con un calo delle compravendite del 7,2% e una diminuzione delle locazioni dell’1,8%. Le grandi città come Milano, Torino e Roma hanno registrato le flessioni più marcate, influenzate da fattori economici e dall’elevato costo degli immobili. Nonostante la riduzione delle compravendite, il canone annuo delle locazioni ha mostrato un aumento del 3,5%, con dinamiche diverse a seconda delle tipologie di contratto.

In economia e finanza, è fondamentale comprendere il concetto di domanda e offerta. La flessione delle compravendite immobiliari può essere vista come una diminuzione della domanda, influenzata da fattori come l’incertezza economica e l’elevato costo degli immobili. D’altra parte, l’aumento dei canoni di locazione può essere interpretato come un segnale di una domanda relativamente stabile o in crescita per le abitazioni in affitto.

Un concetto avanzato correlato è quello della elasticità della domanda. In questo contesto, l’elasticità della domanda misura la sensibilità della quantità domandata di abitazioni rispetto alle variazioni del prezzo. La diminuzione delle compravendite suggerisce che la domanda di abitazioni è elastica rispetto al prezzo, ovvero che un aumento dei prezzi porta a una significativa riduzione della quantità domandata. Al contrario, l’aumento dei canoni di locazione potrebbe indicare una domanda meno elastica, dove le variazioni di prezzo hanno un impatto minore sulla quantità domandata.

Queste dinamiche offrono spunti di riflessione per i lettori, invitandoli a considerare come i cambiamenti economici e finanziari possano influenzare il mercato immobiliare e le decisioni di acquisto o locazione.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)

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