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Perché la domanda cinese di petrolio potrebbe sconvolgere il mercato globale?

La riduzione della domanda di petrolio in Cina pone sfide significative per l'OPEC e potrebbe influenzare drasticamente i prezzi globali del greggio.
  • La Cina, il maggiore importatore di petrolio, sta riducendo la propria domanda a causa del rallentamento dell'economia e del settore immobiliare.
  • Il prezzo del greggio è sceso di 10 dollari al barile nelle ultime sei settimane, aggravato dalla debolezza della domanda cinese.
  • Secondo l'AIE di Parigi, la domanda cinese dovrebbe ancora crescere di 510.000 barili al giorno quest'anno, fino a raggiungere 17 milioni di barili al giorno.

Il prezzo del petrolio è recentemente aumentato a causa delle aspettative che l’OPEC manterrà i tagli alla produzione nella riunione del 2 giugno. Tuttavia, la Cina, il maggiore importatore mondiale di petrolio, potrebbe influenzare significativamente il mercato globale. Questo articolo esplora come la domanda cinese di petrolio, attualmente in declino, potrebbe sconvolgere i piani dell’OPEC e influenzare il prezzo del greggio.

Secondo un’analisi di Bloomberg, le raffinerie cinesi stanno riducendo i tassi di lavorazione a causa della debolezza delle fabbriche e del crollo del settore immobiliare, che ha ridotto la domanda di plastica e combustibili nell’edilizia. Questo rallentamento rischia di ostacolare la strategia dell’OPEC di mantenere prezzi elevati per garantire entrate più alte, particolarmente per l’Arabia Saudita e la Russia, i due Paesi guida della coalizione OPEC+.

Impatto della Cina sul Mercato Globale del Petrolio

La Cina potrebbe frenare il prezzo del petrolio innervosendo l’OPEC, riducendo gli acquisti di greggio dall’Arabia Saudita e dalla Russia. Questi due Paesi, che guidano la coalizione OPEC+, si riuniranno questo fine settimana per discutere le forniture di petrolio. Il gruppo ha già ridotto le forniture per evitare un surplus e sostenere i prezzi, e prevede di continuare queste misure nella seconda metà dell’anno. Tuttavia, una flessione della domanda cinese potrebbe far fallire questi sforzi.

Negli ultimi sei settimane, i prezzi del greggio sono diminuiti di quasi 10 dollari al barile. Le prospettive cupe della Cina aggiungono ulteriore pressione al ribasso su un mercato globale già inondato da forniture dagli Stati Uniti e da altri Paesi. Questo calo è una buona notizia per i consumatori e le banche centrali che combattono un’inflazione persistente, ma rappresenta una minaccia per le entrate dei sauditi e degli altri partner dell’OPEC+.

Prospettive Future e Sfide Economiche

Le stime del Fondo Monetario Internazionale indicano che Riyadh ha bisogno di prezzi vicini ai 100 dollari al barile per finanziare gli ambiziosi piani del principe ereditario Mohammed bin Salman. Tuttavia, la crescita economica della Cina, che ha avuto un forte inizio nel 2024, sta svanendo, illustrando le sfide che il presidente Xi Jinping deve affrontare mentre il boom decennale di Pechino volge al termine.

L’indice dei prezzi alla produzione, un indicatore della forza delle fabbriche, è negativo da 19 mesi. Inoltre, un calo di 11 mesi consecutivi nelle vendite di case ha ridotto il consumo di plastica e indebolito i margini dei prodotti petrolchimici. La domanda limitata di diesel per le costruzioni e il carburante per i trasporti e la spedizione di materiali industriali ha ulteriormente diminuito il consumo apparente di prodotti petroliferi in Cina, che è diminuito su base annua ad aprile per la prima volta da dicembre 2022. Di conseguenza, le raffinerie stanno riducendo le operazioni.

Il Mercato Globale del Petrolio: Un’Analisi Dettagliata

L’impatto della diminuzione della domanda cinese è visibile nei flussi di petrolio verso il gigante asiatico. Il numero di superpetroliere dirette in Cina è sceso al livello più basso in sette settimane, secondo i dati di monitoraggio di Bloomberg. Un raffinatore con un contratto a lungo termine con l’Arabia Saudita ha ridotto gli acquisti per giugno. I trader rialzisti del petrolio, scottati dalla flessione dei prezzi del 10% dello scorso anno, potrebbero rimanere cauti nei confronti di una materia prima il cui motore di crescita, l’Asia, sembra instabile.

Non solo Pechino, ma anche altri produttori di petrolio, come quelli dell’Africa occidentale, dalla Nigeria all’Azerbaigian e al Kazakistan, stanno faticando a vendere i loro carichi a causa della concorrenza delle esportazioni statunitensi, causando un indebolimento dei prezzi. La ripresa dei flussi dal Golfo degli Stati Uniti verso l’Europa sta mettendo sotto pressione i mercati chiave del Mare del Nord e del Mediterraneo.

Negli Stati Uniti, il più grande consumatore di petrolio, le scorte di greggio presso l’hub di stoccaggio di Cushing, in Oklahoma, sono ai livelli più alti da luglio. La domanda di benzina, destinata ad aumentare con gli americani che si mettono in viaggio per le vacanze estive, rimane al di sotto dello stesso periodo dell’anno scorso, secondo i dati impliciti sui consumi. “Il mercato fisico è instabile”, ha affermato Brian Leisen, stratega delle materie prime presso RBC Capital Markets LLC. “È difficile essere costruttivi quando ci sono prove che i carichi non vengono venduti.”

Bullet Executive Summary

Nonostante l’incertezza sul futuro equilibrio tra domanda e offerta, i funzionari dell’OPEC+ rimangono fiduciosi sulla domanda di petrolio in Cina e in altre parti dell’Asia. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia di Parigi, il consumo di petrolio cinese dovrebbe aumentare di 510.000 barili al giorno quest’anno, circa metà del totale globale, fino a raggiungere i 17 milioni di barili al giorno, e potrebbe continuare ad espandersi nel 2025. Inoltre, il consumo di petrolio del Paese potrebbe essere sostenuto dal fatto che la Cina sta approfittando dei prezzi bassi per ricostituire le scorte di riserva. La Cina ha aggiunto 30 milioni di barili di greggio alle scorte a metà maggio, il ritmo più veloce in un anno, secondo i consulenti di Vortexa Ltd., che comprendono spedizioni da nazioni sanzionate come l’Iran, che commerciano a prezzi scontati rispetto ai parametri regionali.

In conclusione, la situazione attuale del mercato del petrolio è complessa e influenzata da molteplici fattori. La domanda cinese di petrolio, in particolare, gioca un ruolo cruciale nel determinare i prezzi globali. La capacità dell’OPEC+ di mantenere i prezzi elevati dipenderà in gran parte dalla ripresa della domanda cinese e dalla gestione delle forniture globali.

Una nozione base di economia e finanza correlata al tema principale dell’articolo è il concetto di domanda e offerta. In un mercato libero, i prezzi sono determinati dall’interazione tra la domanda dei consumatori e l’offerta dei produttori. Quando la domanda supera l’offerta, i prezzi tendono a salire, e viceversa.

Una nozione avanzata di economia e finanza applicabile al tema dell’articolo è il concetto di elasticità della domanda. L’elasticità della domanda misura la sensibilità della quantità domandata di un bene rispetto a variazioni del suo prezzo. Nel contesto del petrolio, l’elasticità della domanda può variare significativamente tra diverse economie e settori, influenzando la capacità dei produttori di mantenere prezzi elevati in presenza di variazioni della domanda globale.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano.(scopri di più)

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