Perché l’economia tedesca sta trascinando l’Italia verso la recessione?

Le prospettive economiche della Germania stanno attraversando una fase di forte declino, come sottolineato dal professor Achim Wambach, presidente del Centro Leibniz per la Ricerca Economica Europea di Mannheim. Questo deterioramento è il più significativo degli ultimi due anni, influenzato da una politica monetaria ambigua, dati aziendali deludenti dall’economia statunitense e crescenti preoccupazioni per un’escalation del conflitto in Medio Oriente.

Il crollo dell’indice ZEW di fiducia degli investitori tedeschi ad agosto, sceso a 19,2 punti dai 41,8 di luglio, rappresenta il valore più basso degli ultimi sette mesi. Questo dato, molto peggiore delle previsioni che indicavano un calo a 32 punti, segnala un ulteriore rallentamento della locomotiva tedesca, con il rischio di una recessione tecnica o di una prolungata stagnazione.

Effetti sulla BCE e sull’Economia Italiana

Il rallentamento dell’economia tedesca ha implicazioni significative per la Banca Centrale Europea (BCE) e per l’economia italiana. La Germania è il principale partner commerciale dell’Italia, e il suo rallentamento coinvolge soprattutto i settori ad alta intensità di esportazione. Le esportazioni italiane verso la Germania sono diminuite del 3,6% nel 2023, attestandosi a 74,65 miliardi di euro, mentre le importazioni dalla Germania sono rimaste sostanzialmente invariate a 89,68 miliardi di euro.

I principali prodotti esportati in Germania includono autoveicoli, macchinari e parti di autoveicoli, con un aumento del 28% delle esportazioni di autoveicoli. Tuttavia, altre categorie merceologiche come medicinali, prodotti chimici e metalli hanno registrato un calo significativo. Anche le importazioni di autoveicoli dalla Germania sono aumentate del 26%, mentre l’import di prodotti medicinali e chimici è diminuito.

Impatto sulla Crescita Italiana

La composizione dell’interscambio tra Italia e Germania mette in luce i possibili effetti della frenata tedesca sull’economia italiana. Il Documento di Economia e Finanza (DEF) di aprile prevedeva una crescita dell’1% per l’Italia nel 2024, ma questa previsione potrebbe essere messa in discussione a causa del rallentamento tedesco. Le vendite verso la Germania, che rappresenta un importante mercato di sbocco per l’Italia, sono risultate in contrazione per la prima volta in dieci anni, ad eccezione del periodo pandemico.

Secondo l’Istat, a giugno 2024 le esportazioni italiane hanno registrato una lieve crescita congiunturale dello 0,5%, ma su base annua sono calate del 6,1% in termini monetari e dell’8,6% in volume. La flessione su base annua riguarda in particolare Germania (-8,7%), Francia (-8,1%), USA (-5,4%) e Svizzera (-7,8%). Tra i settori più colpiti: autoveicoli (-21,5%), articoli in pelle (-15,5%) e prodotti petroliferi raffinati (-19,3%).

Il Peso dell’Export e il Rischio di Stagnazione

Il rallentamento dell’economia tedesca e la decelerazione del commercio mondiale hanno avuto un impatto significativo sulle esportazioni italiane. Nel 2023, la decelerazione del commercio mondiale ha ridotto di 3,7 punti percentuali la crescita delle esportazioni di beni italiani in volume, di 1,5 punti quella delle importazioni e di 0,8 punti quella del PIL. Gli effetti imputabili alla sola recessione tedesca sarebbero pari a 1 punto di export, 0,3 punti di import e 0,2 punti di PIL.

Alla luce di questi dati, è evidente che il sostegno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sarà fondamentale per garantire la crescita economica italiana nel 2024. Il turismo e i servizi, pur rilevanti, non potranno da soli compensare il calo delle esportazioni.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il declino delle prospettive economiche della Germania rappresenta una sfida significativa per l’economia europea e, in particolare, per quella italiana. La stretta interdipendenza tra le due economie rende il rallentamento tedesco un fattore critico per la crescita italiana. La situazione attuale richiede un’attenta valutazione delle politiche economiche e un rafforzamento del sostegno del PNRR per mitigare gli effetti negativi.

Una nozione base di economia e finanza correlata a questo tema è il concetto di recessione tecnica, che si verifica quando il PIL di un paese registra un calo per due trimestri consecutivi. Questo fenomeno può avere ripercussioni significative sull’occupazione, sugli investimenti e sulla fiducia dei consumatori.

Una nozione avanzata correlata è il moltiplicatore fiscale, che misura l’efficacia della spesa pubblica nel stimolare l’economia. In un contesto di rallentamento economico, un alto moltiplicatore fiscale può indicare che la spesa pubblica è particolarmente efficace nel sostenere la crescita economica. Tuttavia, l’efficacia del moltiplicatore fiscale dipende da vari fattori, tra cui la struttura dell’economia e le condizioni del mercato del lavoro.

Riflettendo su questi concetti, è evidente che le decisioni di politica economica devono essere attentamente calibrate per affrontare le sfide attuali e future. La cooperazione internazionale e una visione strategica a lungo termine saranno essenziali per navigare attraverso questo periodo di incertezza economica.