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Urso: l’anticipo della revisione dei motori termici al 2025 è cruciale per l’industria auto

Il ministro Adolfo Urso propone di anticipare al 2025 la revisione sullo stop ai motori termici, un anno prima del previsto, per garantire stabilità e sostenibilità all'industria automobilistica europea.
  • Il ministro Urso propone di anticipare la revisione sullo stop ai motori termici al 2025 per garantire stabilità all'industria automobilistica.
  • Lo stop ai motori endotermici nel 2035 mette a rischio il lavoro di 70.000 persone in Italia.
  • Volkswagen potrebbe chiudere impianti di produzione a causa della concorrenza dei costruttori cinesi e della transizione ai veicoli elettrici.

Il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, ha recentemente annunciato l’intenzione di proporre un’anticipazione della revisione sullo stop ai motori termici al 2025, rispetto alla data prevista del 2026. Questo annuncio è stato fatto durante il Forum Ambrosetti a Cernobbio, un evento di grande rilevanza nel panorama economico e politico europeo. Urso ha sottolineato l’importanza di questa revisione anticipata per garantire la stabilità e la sostenibilità dell’industria automobilistica europea.

Il Green Deal europeo, approvato con il voto definitivo di Strasburgo nel febbraio dello scorso anno, prevede la fine delle vendite di vetture nuove con motore a scoppio dal 1° gennaio 2035. Tuttavia, l’accordo include una clausola di revisione entro la fine del 2026 per valutare eventuali modifiche necessarie per raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica entro il 2050. Urso ha espresso preoccupazione per l’incertezza che potrebbe derivare dal mantenimento della data di revisione al 2026, sottolineando i rischi di scioperi e proteste che potrebbero destabilizzare ulteriormente l’industria.

Le Preoccupazioni dell’Industria Automobilistica

L’industria automobilistica europea si trova in una posizione critica. La transizione verso veicoli elettrici richiede ingenti investimenti in ricerca, sviluppo e infrastrutture. Urso ha evidenziato che senza adeguate risorse pubbliche, l’industria potrebbe non essere in grado di sostenere il rischio imposto dalla transizione. La Volkswagen, uno dei principali produttori mondiali di auto, ha già ventilato la possibilità di chiudere impianti di produzione se non si interviene rapidamente. Questo scenario è aggravato dalla concorrenza dei costruttori cinesi, che beneficiano di costi di produzione più bassi e una maggiore disponibilità di materie prime per le batterie.

Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha espresso preoccupazioni simili, sottolineando che lo stop al motore endotermico nel 2035 mette a rischio il lavoro di 70.000 persone solo in Italia. Nell’industria automobilistica europea opera circa l’11% della forza lavoro, rendendo imprescindibile un intervento tempestivo volto a proteggere la neutralità tecnologica e mantenere il sapere tecnico dei vari Paesi.

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La Proposta di Urso e il Ruolo dell’Energia

Urso ha proposto un approccio responsabile che prevede l’anticipazione della revisione al 2025 e un sostegno significativo all’industria automobilistica attraverso risorse pubbliche europee. Ha suggerito un piano simile al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per l’automotive, che includa investimenti in energia nucleare di terza generazione avanzata e lo sviluppo di filiere produttive per impianti fotovoltaici ed eolici.

Il ministro ha anche sottolineato l’importanza di abbassare il costo dell’energia, citando l’esempio di altri paesi industriali che stanno investendo nel nucleare. Ha affermato che il gas è una fonte di transizione e che è necessario pensare a soluzioni a lungo termine per la produzione di energia green. Questo approccio mira a rendere l’Italia un produttore di energia sostenibile, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.

Il Ruolo della Germania e le Dichiarazioni di Ursula von der Leyen

Anche la Germania ha espresso dubbi sul passaggio completo ai veicoli elettrici entro il 2035. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha sottolineato che la Germania, insieme all’Italia, sta riconsiderando la fattibilità di questa transizione. La Volkswagen ha già perso 500.000 auto vendute dalla fine della pandemia, pari alla capacità produttiva di due stabilimenti, evidenziando la necessità di un intervento rapido per evitare ulteriori perdite.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha confermato l’impegno dell’UE verso gli obiettivi del Green Deal, ma ha riconosciuto la necessità di un approccio tecnologicamente neutrale. Ha menzionato i carburanti sintetici come una possibile soluzione per raggiungere la neutralità carbonica, attraverso una modifica mirata del regolamento nell’ambito della revisione prevista.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la proposta di Adolfo Urso di anticipare la revisione sullo stop ai motori termici al 2025 rappresenta un tentativo di garantire la stabilità e la sostenibilità dell’industria automobilistica europea. La transizione verso veicoli elettrici richiede ingenti investimenti e un sostegno significativo da parte delle risorse pubbliche europee. La concorrenza dei costruttori cinesi e l’incertezza sulle tempistiche di revisione rappresentano rischi significativi per l’industria. Un approccio responsabile e tecnologicamente neutrale, come suggerito da Ursula von der Leyen, potrebbe essere la chiave per raggiungere gli obiettivi del Green Deal senza compromettere la stabilità economica e sociale dell’Europa.

Nozione base di economia e finanza: La neutralità tecnologica è un principio secondo cui le politiche e le regolamentazioni non dovrebbero favorire una tecnologia rispetto a un’altra, permettendo così al mercato di determinare le soluzioni più efficienti.

Nozione avanzata di economia e finanza: Il concetto di economia di scala è cruciale per comprendere la transizione verso veicoli elettrici. Le economie di scala si verificano quando l’aumento della produzione riduce il costo medio per unità, rendendo le tecnologie emergenti più competitive. Questo è particolarmente rilevante per l’industria automobilistica, dove la produzione su larga scala di veicoli elettrici e componenti può ridurre significativamente i costi e accelerare l’adozione di tecnologie sostenibili.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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