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Wall street trionfa grazie al rallentamento dell’inflazione

Il dato sull'inflazione americana ha spinto Wall Street a nuovi record, con le borse europee che seguono il trend positivo. Ecco cosa aspettarsi dalle prossime mosse delle banche centrali.
  • Inflazione Usa: Aumento dello 0,3% su base mensile e del 3,4% su base annuale, in linea con le stime.
  • Wall Street: Indici americani raggiungono nuovi record grazie a un'inflazione più debole del previsto.
  • BCE: Possibile taglio del costo del denaro nella riunione del 6 giugno, verso un target disinflazionistico del 2%.
  • Settore bancario e lusso: Banche in rialzo dopo dichiarazioni di Macron, settore del lusso segna cali significativi.
  • Titoli da monitorare: Google (+0,7%), OpenAI (+0,6%), Boeing (-1,7%), GameStop (-25%), Visa (+0,6%).

Il dato sull’inflazione americana ha mostrato una crescita mensile inferiore rispetto al mese precedente, senza sorprese sul dato annuale. L’inflazione è aumentata dello 0,3% su base mensile e del 3,4% su base annuale, in linea con le stime degli analisti. Questo ha portato le borse europee a muoversi in positivo, con gli indici di Wall Street che hanno raggiunto nuovi record.

Il FTSE MIB di Piazza Affari ha mantenuto il suo livello sopra i 35.000 punti, segnando i massimi dal 2008. Anche altri indici europei come il CAC 40 di Parigi, l’IBEX 35 di Madrid, l’AEX di Amsterdam e il FT-SE 100 di Londra hanno registrato performance positive, con il DAX 40 di Francoforte che ha fatto meglio di tutti.

Le prossime mosse della Federal Reserve sono al centro dell’attenzione. Il numero uno della Fed, Jerome Powell, ha sottolineato che l’inflazione non è ancora sotto controllo, suggerendo un imminente taglio dei tassi. Wall Street ha reagito positivamente al debole aumento dell’inflazione, con i prezzi al consumo negli Stati Uniti che sono aumentati dello 0,3% rispetto al mese precedente, contro attese di un aumento dello 0,4%.

Il dato annuale è sceso dal 3,5% al 3,4%, in linea con le stime. Il dato “core”, che esclude i prezzi dei beni alimentari ed energetici, è cresciuto dello 0,3%, in linea con le attese, dopo tre rialzi consecutivi dello 0,4%. Rispetto a un anno prima, il dato “core” ha registrato un rialzo del 3,6%, il minor aumento dall’aprile 2021. I prezzi energetici sono aumentati del 2,6% rispetto all’anno precedente, mentre i generi alimentari del 2,2%.

Prossime mosse della Federal Reserve e della BCE

Mercoledì scorso, c’è stata preoccupazione per i prezzi alla produzione, che sono aumentati dello 0,5% rispetto al mese precedente, contro attese per un rialzo dello 0,3%, con un rialzo annuale del 2,2%, il maggior aumento dall’aprile 2023. Tuttavia, il mercato è ottimista sulle mosse della Federal Reserve, prevedendo un taglio dei tassi d’interesse di circa 50 punti base nel 2024.

Il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau, ha dichiarato che è probabile che la BCE tagli il costo del denaro nella prossima riunione del 6 giugno a Francoforte. Villeroy ha spiegato che alcuni governatori spingono per una maggiore cautela dopo il primo taglio di giugno per assicurare che il percorso disinflazionistico verso il target del 2% prosegua senza intoppi.

Focus sulle banche e il settore del lusso

L’azionario resta sui massimi, con le banche protagoniste della seduta dopo le parole del presidente francese Macron, che ha aperto a fusioni cross-over nell’Eurozona. Corrono Banca Mps, Banco Bpm e Banca Pop Er. Poste Italiane ha aggiornato il massimo storico in attesa dei conti, ma è scivolata in rosso a causa di minori plusvalenze sul portafoglio di Btp di Bancoposta nei risultati del primo trimestre.

Le utility hanno recuperato terreno dopo la debolezza precedente. Interpump Group è scattata dopo i conti, nonostante un calo di utile ed Ebitda. Tuttavia, i titoli del lusso sono stati zavorrati da Burberry, che ha registrato un calo del 4% a Londra a causa di previsioni deboli per il primo semestre dell’anno fiscale e un outlook incerto per l’esercizio. Cali oltre il 2% per Kering, Hermes e Lvmh a Parigi, mentre a Milano hanno sofferto Brunello Cucinelli e Moncler.

Il listino ha sofferto anche per Geox, che ha tagliato le stime di crescita. Lo spread è calato a 133 punti, con il rendimento al 3,85%, in discesa rispetto ai rendimenti dei titoli governativi dopo l’impennata della vigilia. Il rendimento del BTp decennale benchmark (Isin IT0005560948) si attesta al 3,85% rispetto al 3,88% della chiusura precedente, con il differenziale rispetto al pari scadenza tedesco a 133 punti dai 134 della chiusura precedente.

Wall Street e i titoli da monitorare

Wall Street ha aperto la seduta in rialzo dopo il rallentamento dell’inflazione. Alle 15:30, il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq sono saliti dello 0,6%. Ad aprile, l’indice dei prezzi al consumo americano è aumentato dello 0,3% su base mensile, meno dello 0,4% atteso, e del 3,4% su base annua, in linea con il consenso. Entrambi i valori sono inferiori al +0,5% mensile e al +3,5% annuo di marzo.

Il dato core, depurato delle componenti volatili (alimenti ed energia), ha rispettato le previsioni di crescita dello 0,3% mensile e del 3,6% annuo, il più basso dal 2021. Wall Street ha applaudito il rallentamento dei prezzi, che ha avvicinato un taglio dei tassi, trascinando il rendimento del Treasury decennale al 4,38%. I fed fund sono al 5,25-5,5%, i massimi da venti anni, con la tenacia dell’inflazione che ha spinto il presidente della Fed, Jerome Powell, a rinviare la prima sforbiciata. Il taglio è atteso dopo l’estate, non più a giugno di quest’anno. La BCE dovrebbe muoversi prima, con il cambio euro-dollaro che ha toccato quota 1,084 (+0,25%).

Il prezzo del petrolio Brent è sceso dell’1,3% e il Wti dell’1,4% dopo che l’Agenzia Internazionale per l’Energia ha tagliato le previsioni di crescita della domanda per il 2024. Cinque titoli da monitorare mercoledì 15 maggio:

  1. Google: ha lanciato una versione più potente di Gemini. Alle 15:30, il titolo Alphabet Classe A è salito dello 0,7%. La holding di Google ha lanciato Gemini 1.5 Pro, una versione più potente del modello di intelligenza artificiale, rispondendo a OpenAI, che aveva presentato il nuovo modello di AI, Gpt-4o.
  2. OpenAI: il co-fondatore Ilya Sutskever lascia. Alle 15:30, le azioni Microsoft sono cresciute dello 0,6%. OpenAI, la startup in cui il gigante di Redmond ha investito 10 miliardi, ha annunciato l’addio di Ilya Sutskever, co-fondatore che aveva votato a favore della cacciata di Sam Altman nel novembre 2023, per motivi personali.
  3. Boeing: il Dipartimento di Giustizia attacca. Alle 15:30, il titolo Boeing ha perso l’1,7%. Nuovo guaio per il produttore di aerei, che ha violato l’accordo stretto nel 2021 per evitare una sanzione penale per due incidenti mortali del modello 737 Max. Il Dipartimento di Giustizia ha dichiarato che la società non è riuscita a creare un programma di conformità etica per le violazioni delle leggi statunitensi sulle frodi. Boeing avrà 30 giorni per replicare, e il processo per i disastri aerei potrebbe riaprirsi.
  4. GameStop: ferma il rally delle meme stock. Alle 15:30, le azioni GameStop hanno ceduto il 25%. Il rally delle meme stock si è fermato. Tra il 13 e il 14 maggio, le azioni del rivenditore di videogiochi erano balzate dopo un post su X di Keith Gill, noto come “Roaring Kitty”. Nel 2021, l’investitore-influencer aveva manovrato uno short squeeze su GameStop, sfidando gli hedge fund e lanciando il titolo alle stelle. Il profilo di Gill era rimasto inattivo per anni, ma un nuovo post che mostrava un uomo con un controller per videogiochi ha scatenato un altro rally.
  5. Visa & co.: vittime dell’euro digitale. Alle 15:30, il titolo Visa è salito dello 0,6%. Le società di pagamento Usa come Visa, Mastercard e Paypal hanno perso in borsa 127 miliardi dopo che i banchieri centrali hanno parlato della possibile introduzione dell’euro digitale. Le società europee come Adyen, Worldline e Nexi hanno visto salire il loro valore di 23 miliardi. La reazione dei mercati è stata influenzata da 150 interventi di banchieri centrali tra il 2016 e il 2022, secondo un paper di quattro economisti (Tobias Berg, Jan Keil, Felix Martini e Manju Puri).

Bullet Executive Summary

Il rallentamento dell’inflazione negli Stati Uniti ha portato Wall Street a nuovi record, con le borse europee che hanno seguito il trend positivo. Le prossime mosse della Federal Reserve e della BCE sono al centro dell’attenzione, con possibili tagli dei tassi d’interesse in arrivo. Le banche e il settore del lusso sono stati protagonisti della seduta, mentre cinque titoli da monitorare hanno registrato movimenti significativi. La situazione economica attuale offre spunti interessanti per comprendere meglio le dinamiche dei mercati finanziari.

In economia e finanza, una nozione base correlata al tema dell’articolo è il concetto di inflazione, che rappresenta l’aumento generale dei prezzi dei beni e dei servizi in un’economia. Un’inflazione moderata è considerata normale e può stimolare la crescita economica, ma un’inflazione troppo alta o troppo bassa può avere effetti negativi sull’economia.

Una nozione avanzata correlata al tema dell’articolo è il quantitative easing (QE), una politica monetaria non convenzionale utilizzata dalle banche centrali per stimolare l’economia aumentando la quantità di moneta in circolazione. Il QE può influenzare i tassi d’interesse a lungo termine e la liquidità del mercato, ma può anche comportare rischi come l’aumento dell’inflazione e la formazione di bolle speculative.

Riflettendo su questi concetti, è interessante considerare come le decisioni delle banche centrali possano influenzare non solo i mercati finanziari, ma anche l’economia reale e la vita quotidiana delle persone. Le dinamiche dell’inflazione e delle politiche monetarie sono complesse e interconnesse, e comprendere questi meccanismi può aiutare a navigare meglio nel panorama economico moderno.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)

Un commento

  1. Che ridere, Wall Street sale anche se l’inflazione è rallentata solo di pochissimo. Alla faccia della logica!

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