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- 25mila tonnellate di CO2 catturate annualmente dall'impianto di trattamento del gas naturale di Eni a Casalborsetti.
- Investimento iniziale di 1,5 miliardi di euro per estendere il progetto, con l'obiettivo di catturare fino a 16 milioni di tonnellate di CO2 all'anno entro il 2030.
- La capacità globale di sequestrare CO2 dovrebbe raggiungere 12 miliardi di tonnellate annue per avere un effetto significativo sul riscaldamento globale, un valore di 260 volte superiore rispetto all'attuale.
Il Progetto Ravenna CCS: Un Passo Avanti nella Decarbonizzazione Industriale
Il 4 settembre 2024 sarà ricordato come un giorno decisivo per l’Italia e per il settore energetico globale. Eni e Snam hanno inaugurato il primo progetto italiano di cattura, trasporto e stoccaggio del carbonio (Carbon Capture and Storage – CCS) a Ravenna. Questa iniziativa rappresenta un progresso decisivo nella lotta alle emissioni di anidride carbonica (CO2) e nella decarbonizzazione delle industrie a elevato impatto ambientale.
- 💡 Un traguardo positivo per l'ambiente e le industrie......
- ⚠️ Diverse critiche emergono sulla sostenibilità a lungo termine dello CCS......
- 🔍 Consideriamo l'impatto economico e il concetto di costo opportunità......
La Tecnologia CCS: Come Funziona e Perché è Fondamentale
La tecnologia CCS è un sistema complesso di fondamentale importanza per la cattura dell’anidride carbonica prodotta da attività ad alte emissioni, come impianti termoelettrici, cementifici, acciaierie e petrolchimici. La CO2 viene catturata prima di essere dispersa nell’atmosfera, quindi compressa in forma liquida e trasportata in siti di stoccaggio sotterranei. Questi siti possono includere acquiferi salini, giacimenti di petrolio o gas esauriti, e formazioni carbonifere non sfruttabili.
Nel caso del Progetto Ravenna CCS, la CO2 verrà catturata dall’impianto di trattamento del gas naturale di Eni a Casalborsetti, nel comune di Ravenna. La quantità di CO2 catturata, circa 25mila tonnellate metriche all’anno, verrà trasportata tramite gasdotti convertiti di Snam fino alla piattaforma offshore di Porto Corsini Mare Ovest. Qui, verrà iniettata e immagazzinata a una profondità di 3mila metri in un giacimento di gas esaurito.
Un Progetto Ambizioso e di Grande Impatto
Questa innovativa iniziativa mira principalmente a sostenere i distretti industriali della parte centrale dell’Italia, coinvolgendo potenzialmente anche aziende internazionali. Secondo le previsioni, se la fase iniziale del progetto si dimostrerà di successo, Eni e Snam estenderanno il piano con un investimento originale di 1,5 miliardi di euro, per collegare stabilimenti fortemente inquinanti in Italia e probabilmente anche in Francia. L’obiettivo finale è catturare fino a 16 milioni di tonnellate di CO2 all’anno entro il 2030.
Le Sfide e le Controversie della Tecnologia CCS
Nonostante le opportunità offerte dalla tecnologia CCS, essa non è esente da controversie. Gli ambientalisti nutrono preoccupazioni riguardo alla sua sostenibilità nel lungo periodo, temendo che possa perpetuare l’uso dei combustibili fossili. Inoltre, la praticabilità commerciale e l’applicabilità su vasta scala della CCS restano questioni aperte. Per ottenere un effetto reale sulla lotta contro il riscaldamento globale, la capacità globale di sequestrare CO2 attraverso CCS dovrebbe raggiungere i 12 miliardi di tonnellate annue, un valore di 260 volte superiore rispetto all’attuale.
Secondo le stime dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), la cattura del carbonio dovrebbe essere responsabile di contribuire all’8% delle riduzioni complessive delle emissioni, affinché il mondo possa arrivare alla neutralità climatica entro il 2050. Ciò comporta un aumento venti volte maggiore del volume di anidride carbonica immagazzinata entro il 2030, raggiungendo un miliardo di tonnellate all’anno.
Bullet Executive Summary
Il Progetto Ravenna CCS segna una tappa fondamentale nella sfida contro le emissioni di CO2, proponendo una soluzione tecnologica avanzata per la decarbonizzazione delle industrie ad alta intensità energetica. Tuttavia, la tecnologia CCS è soggetta a sfide e controversie, e la sua implementazione su larga scala richiederà sforzi concertati e investimenti considerevoli.
In ambito economico e finanziario, è cruciale tenere conto del concetto di costo opportunità. Investire in tecnologie come la CCS implica la rinuncia a altre iniziative, come l’espansione delle energie rinnovabili. Tuttavia, la CCS può fornire una soluzione immediata alla riduzione delle emissioni di CO2, completando gli sforzi a lungo termine per una transizione energetica sostenibile.
Un concetto avanzato correlato è quello di internalizzazione delle esternalità. Le emissioni di CO2 rappresentano un costo per la società in termini di cambiamenti climatici e danni ambientali. La tecnologia CCS può aiutare a internalizzare questi costi, responsabilizzando le industrie per le loro emissioni e incentivando pratiche più sostenibili.
In conclusione, il Progetto Ravenna CCS è un esempio di come l’innovazione tecnologica possa offrire soluzioni ai complessi problemi del cambiamento climatico. Tuttavia, è fondamentale continuare a valutare con attenzione i costi e i benefici di tali iniziative, cercando sempre soluzioni che siano non solo efficaci, ma anche sostenibili nel lungo periodo.