Company name: Dynamic Solutions s.r.l.
Address: VIA USODIMARE 3 - 37138 - VERONA (VR) - Italy

E-Mail: [email protected]

Il ruolo strategico dei porti italiani nel Mediterraneo: cosa dice il rapporto SRM

L'ultimo rapporto SRM rivela come Gioia Tauro, Napoli e Taranto stiano ridefinendo il commercio marittimo europeo, con una crescita prevista del 3% annuo dei traffici container fino al 2028.
  • I traffici container nel Mediterraneo cresceranno del 3% annuo fino al 2028, rispetto al 2,5% della media mondiale.
  • L'Italia è leader nello Short Sea Shipping con 305 milioni di tonnellate di merci movimentate, pari al 17% del totale europeo.
  • Il valore della Blue Economy in Italia è stimato in 59 miliardi di euro, con 228 mila imprese che danno lavoro a 914 mila persone.
  • Si prevede che il 25% della flotta mondiale utilizzerà carburanti alternativi entro il 2030, rispetto all'attuale 6,5%.

Il Ruolo Strategico dei Porti Italiani nel Mediterraneo

Il recente Rapporto sull’economia marittima presentato da SRM, centro studi collegato a Intesa Sanpaolo, ha messo in luce l’importanza strategica dei porti italiani nel contesto del Mediterraneo. La presentazione, avvenuta a Napoli, ha evidenziato come l’Italia si stia posizionando come una piattaforma europea cruciale per il Mediterraneo, con un piano energetico, commerciale e geopolitico ben definito.

Il rapporto, giunto alla sua undicesima edizione, ha sottolineato la crescita prevista dei traffici container nel Mediterraneo, con una media annua superiore al 3% fino al 2028, rispetto al 2,5% della media mondiale. Questo incremento è dovuto principalmente alla rotta marittima Asia/Euro-Mediterranea, che consoliderà ulteriormente gli scambi tra l’UE e la Cina.

Tre porti del Mezzogiorno italiano, Gioia Tauro, Napoli e Taranto, sono stati identificati come chiave per attrarre supernavi e incrementare gli scambi commerciali. Gioia Tauro, in particolare, è considerato un hub strategico per il transhipment, consentendo all’Italia di essere agganciata alle dinamiche delle grandi navi. Napoli, invece, ha una missione strategica legata agli scambi con gli Stati Uniti, mentre Taranto è ideale per le rotte provenienti dal Middle East.

Il rapporto ha anche evidenziato la leadership dell’Italia nello Short Sea Shipping, con un volume di merci movimentate pari a 305 milioni di tonnellate, rappresentando il 17% del totale europeo. Inoltre, il valore della Blue Economy in Italia è stimato in 59 miliardi di euro, con 228 mila imprese del cluster marittimo che danno lavoro a 914 mila persone.

Impatto della Transizione Green sul Settore Marittimo

Uno dei temi centrali del rapporto è la transizione green e il suo impatto sul settore marittimo. L’utilizzo di carburanti alternativi è in crescita, con il 6,5% della flotta mondiale che utilizza nuovi propellenti meno inquinanti, una percentuale che si prevede raggiungerà il 25% entro il 2030. Tuttavia, i costi della transizione sono enormi, stimati in 1,4 trilioni di dollari per dimezzare le emissioni attuali.

Mario Zanetti, delegato del Presidente di Confindustria per l’Economia del Mare e Presidente di Confitarma, ha sottolineato l’importanza di investimenti privati affiancati da supporto pubblico per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Ha inoltre evidenziato la necessità di misure europee come l’ETS (Emissions Trading System) per supportare il settore marittimo nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Il rapporto ha anche messo in luce l’efficienza del trasporto marittimo in termini di emissioni di carbonio, confermando che il settore è più efficiente rispetto ad altri mezzi di trasporto. Tuttavia, per raggiungere i target di net zero al 2050, saranno necessari combustibili a zero emissioni in quantità sufficienti, oltre a ingenti investimenti per la decarbonizzazione delle navi e l’ammodernamento delle infrastrutture portuali.

Competizione e Sviluppo nel Mediterraneo

Nonostante le tensioni geopolitiche e la crisi nel Mar Rosso, il Mediterraneo continua a essere una grande area di business. Paolo Scudieri, presidente di SRM, ha sottolineato che l’area Med crescerà con flussi marittimi di merci del 3% medio annuo nei prossimi cinque anni, più rapidamente della media mondiale. La competizione con il Nord Europa è intensa, con investimenti in nuovi terminal, dragaggi e tecnologie.

Scudieri ha anche evidenziato l’importanza della logistica e dell’efficienza per migliorare la competitività dell’Italia. Il paese è al 19° posto nel Logistics Performance Index della Banca Mondiale, una posizione che riflette la necessità di migliorare l’efficienza logistica per competere con i principali hub globali.

Il rapporto ha inoltre analizzato l’impatto delle tensioni nel Mar Rosso sulle rotte marittime e sui costi delle materie prime. Nonostante gli attacchi alle navi e la siccità che crea disagi al canale di Panama, il commercio via mare globale è aumentato del 2,2% nel 2023 e si prevede una crescita del 2,4% nel 2024 e del 2,6% nel 2025.

Bullet Executive Summary

Il rapporto SRM sull’economia marittima evidenzia l’importanza strategica dei porti italiani nel Mediterraneo, la necessità di investimenti per la transizione green e la competizione con i principali hub globali. La crescita prevista dei traffici container e l’efficienza del trasporto marittimo in termini di emissioni di carbonio sono punti chiave per il futuro del settore.

In economia e finanza, un concetto fondamentale correlato a questo tema è quello di economia di scala. I porti italiani, grazie alla loro capacità di gestire grandi volumi di merci, possono ridurre i costi unitari e aumentare la competitività. Un altro concetto avanzato è quello di efficienza allocativa, che si riferisce alla capacità di distribuire risorse in modo ottimale per massimizzare il benessere economico. Investire in infrastrutture portuali e nella transizione green può migliorare l’efficienza allocativa del settore marittimo, contribuendo a una crescita sostenibile.

Il futuro del Mediterraneo e dei porti italiani dipende dalla capacità di affrontare le sfide della sostenibilità e della competitività globale. È un momento cruciale per definire strategie e investimenti che possano garantire un ruolo centrale dell’Italia nel commercio internazionale e nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
0
Ci interessa la tua opinione, lascia un commento!x