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- Nel 2023, i danni diretti alle proprietà causati da inondazioni e incendi sono stati superiori a 13 miliardi di euro, con un bilancio di 151 decessi.
- La legge di bilancio 2024 introduce un regime assicurativo obbligatorio per le imprese contro i rischi catastrofici.
- Dal 1980 al 2022, circa il 97% delle perdite causate da terremoti e inondazioni in Italia non era assicurato.
Disastri Ambientali e Impatto Economico
L’accelerazione del cambiamento climatico ha aumentato la frequenza e l’intensità di eventi naturali come inondazioni, frane, siccità e incendi boschivi. In particolare, l’Europa sta vivendo un riscaldamento rapido, con temperature medie del suolo che nell’agosto 2024 erano superiori di oltre 1,5 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020. Oltre agli eventi legati alla climatologia, fenomeni come terremoti, maremoti, eruzioni vulcaniche e bradisismo hanno un notevole impatto sull’economia e sulla società.
La questione delle catastrofi naturali è diventata di interesse anche per economisti, sociologi e avvocati, con tentativi sempre più frequenti di misurare l’impatto economico di tali eventi. La relazione europea sullo stato del clima 2023 stima che i danni diretti alle proprietà causati da inondazioni e incendi nel 2023 siano superiori a 13 miliardi di euro, con un bilancio di 151 decessi. Negli ultimi anni, le catastrofi naturali sono state riconosciute come potenziali fonti di rischio sistemico per la stabilità finanziaria.
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Assicurazioni e Finanza Pubblica
La letteratura sui soccorsi in caso di catastrofe suggerisce che un approccio che si concentri esclusivamente sulla riparazione ex post non sia probabilmente la soluzione migliore. Il risarcimento può essere molto costoso per le finanze pubbliche e il mercato assicurativo privato spesso non riesce a fornire una copertura adeguata per eventi rari ma catastrofici. Pertanto, sono auspicabili misure di attenuazione ex ante e una cooperazione tra interventi pubblici e regimi assicurativi privati.
Un recente “decalogo” per la gestione delle catastrofi naturali, elaborato dall’OCSE e dall’IAIS sotto gli auspici della presidenza italiana del G7, afferma che un meccanismo efficace di protezione richiede la cooperazione di molte parti interessate, sia pubbliche che private. Una diffusione capillare della copertura assicurativa non è solo una questione di scelta individuale, ma ha dimensioni collettive.
Il Dibattito Politico
Il dibattito sull’assicurazione obbligatoria contro le catastrofi naturali ha acceso polemiche all’interno della maggioranza di governo. La Lega ha messo il veto su qualsiasi obbligo di polizza per le famiglie, mentre il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ha proposto un partenariato pubblico-privato. Matteo Salvini ha ribadito che lo Stato può dare indicazioni, ma non imporre obblighi, definendo l’obbligo una “tassa a favore delle compagnie assicuratrici”.
Nonostante le tensioni, il ministero delle Imprese ha confermato che non ci sarà alcun rinvio per la norma che prevede l’assicurazione obbligatoria delle imprese contro gli eventi catastrofali. Il provvedimento di stato di emergenza deliberato dal governo durerà 12 mesi e riguarda le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, oltre alla Regione Marche. I fondi, 24 milioni di euro in totale, serviranno per far fronte ai primi interventi urgenti.
Il Divario di Protezione in Italia
L’Italia è particolarmente esposta al rischio sismico e idrogeologico, ma ha il più alto divario di protezione in Europa. Dal 1980 al 2022, circa il 97% delle perdite causate da terremoti e inondazioni non era assicurato. Questo disallineamento è dovuto a fattori sia dal lato della domanda che dell’offerta nel mercato assicurativo. La diffidenza del pubblico nel cercare protezione è spiegata da scarsa consapevolezza del rischio, difficoltà a comprendere le polizze e prezzi elevati. Dal lato dell’offerta, l’assicurazione contro rischi catastrofici può rappresentare ingenti perdite concentrate per gli assicuratori, rendendo la fornitura di tali polizze tecnicamente complessa.
Per migliorare il contesto delle assicurazioni Nat-Cat, è stata introdotta una legge di bilancio 2024 che prevede un regime assicurativo obbligatorio per le imprese. Le specifiche tecniche saranno definite mediante decreto firmato dal ministro dell’Economia e delle Finanze e dal ministro delle Imprese e del Made in Italy. Il sistema deve risultare tecnicamente fattibile per gli assicuratori e conveniente per i soggetti assicurati, procurando una copertura completa senza problematiche.
Bullet Executive Summary
La gestione delle catastrofi naturali richiede un approccio integrato che coinvolga sia il settore pubblico che quello privato. Mentre l’intervento pubblico è essenziale per eventi di grande portata, l’assicurazione privata può offrire una copertura più rapida e mirata. Tuttavia, la diffidenza del pubblico e le difficoltà tecniche rendono necessaria una cooperazione tra le parti interessate per migliorare il quadro assicurativo. L’introduzione di un regime obbligatorio per le imprese è un passo nella giusta direzione, ma resta ancora molto da fare per ridurre il divario di protezione in Italia.
In economia, il concetto di rischio sistemico si riferisce alla possibilità che un evento negativo possa innescare una serie di reazioni a catena che compromettono la stabilità dell’intero sistema finanziario. In questo contesto, le catastrofi naturali rappresentano una minaccia significativa, poiché possono causare danni estesi e imprevedibili. Un’altra nozione rilevante è quella di diversificazione del rischio, che implica la distribuzione degli investimenti tra vari asset per ridurre l’impatto di eventi negativi su un singolo investimento. Applicata alle assicurazioni, questa strategia può aiutare a mitigare le perdite derivanti da catastrofi naturali.
Riflettendo su questi concetti, è evidente che la gestione del rischio di catastrofe richiede un equilibrio tra interventi pubblici e privati, nonché una maggiore consapevolezza e preparazione da parte della società. Solo attraverso una cooperazione efficace e una strategia ben pianificata possiamo sperare di affrontare le sfide poste dai disastri naturali in modo sostenibile e resiliente.