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- Nel 2023, 36 multinazionali hanno contribuito a oltre la metà delle emissioni globali di anidride carbonica.
- Saudi Aramco ha prodotto 1,8 miliardi di tonnellate di CO2, pari al 4,39% delle emissioni globali.
- Il carbone rappresenta il 41% delle emissioni globali, seguito dal petrolio (32%) e dal gas (23%).
- Le emissioni del settore cemento sono aumentate del 6,5% rispetto all'anno precedente.
Il Peso delle Multinazionali sull’Inquinamento Globale
Nel 2023, un gruppo ristretto di 36 multinazionali è stato responsabile di metà delle emissioni globali di anidride carbonica, come evidenziato dall’ultima edizione del Carbon Majors Report. Questo studio, che analizza le emissioni di 169 grandi aziende nei settori del petrolio, gas, carbone e cemento, ha rivelato che il 78% delle emissioni globali può essere ricondotto a queste entità. Tra queste, Saudi Aramco emerge come il principale inquinatore, con una produzione di 1,8 miliardi di tonnellate di CO2, equivalente al 4,39% delle emissioni globali. Se fosse una nazione, Saudi Aramco sarebbe la quarta più inquinante al mondo, superata solo da Cina, Stati Uniti e India.

Le Principali Fonti di Emissioni
Il carbone continua a essere la principale fonte di emissioni, rappresentando il 41% del totale nel 2023. Seguono il petrolio e il gas, rispettivamente con il 32% e il 23%. Il settore del cemento, sebbene meno rilevante, ha registrato un aumento significativo delle emissioni, con una crescita del 6,5% rispetto all’anno precedente. Questo incremento è indicativo di una continua espansione della produzione di cemento, nonostante gli sforzi globali per ridurre l’impatto ambientale.
Responsabilità e Impatti Globali
Le emissioni globali di gas serra continuano ad aumentare, con oltre la metà proveniente da sole 36 aziende. Questo fenomeno mette a rischio gli obiettivi climatici stabiliti dall’Accordo di Parigi. Le regioni più colpite dai disastri climatici sono spesso quelle che hanno contribuito meno alle emissioni, evidenziando una disparità nella distribuzione degli impatti ambientali. Johan Rockström, direttore dell’Istituto di Potsdam per la ricerca sull’impatto climatico, sottolinea l’urgenza di una svolta globale che deve partire proprio da questi attori chiave.
Una Svolta Necessaria
Nonostante il peggioramento dei disastri naturali causati dal cambiamento climatico, molte aziende continuano ad aumentare le loro emissioni. Questo comportamento ignora le evidenze scientifiche che dimostrano come tali emissioni stiano danneggiando l’intero pianeta. È fondamentale che le multinazionali assumano un ruolo di responsabilità nella riduzione delle emissioni, adottando strategie più sostenibili e investendo in energie rinnovabili.
Nel contesto economico e finanziario, una nozione base importante è quella della diversificazione degli investimenti. Questa strategia, che consiste nel distribuire il capitale su diverse asset class, può aiutare a mitigare i rischi associati alle fluttuazioni di mercato. In un mondo in cui le questioni ambientali stanno diventando sempre più rilevanti, considerare investimenti in aziende che adottano pratiche sostenibili può non solo contribuire a un impatto positivo sull’ambiente, ma anche offrire opportunità di crescita a lungo termine.
Per chi cerca di approfondire ulteriormente, un concetto avanzato da considerare è quello dell’investimento responsabile. Questo approccio non si limita a valutare le performance finanziarie, ma integra anche criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle decisioni di investimento. Gli investitori che adottano questa filosofia cercano di sostenere aziende che non solo generano profitti, ma che operano anche in modo etico e sostenibile. Riflettere su come le proprie scelte di investimento possano influenzare il mondo è un passo verso un futuro più equo e sostenibile.