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- Dal 2 aprile 2025, esclusi titoli di stato fino a 50.000€.
- Nuova DSU: attenzione a giacenze al 31 dicembre.
- Maggiorazione 0,5 per disabili nella scala di equivalenza ISEE.
Rivoluzione ISEE 2025: Stop a Titoli di Stato e Libretti Postali nel Calcolo
Il panorama dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è stato scosso da un’importante novità. A partire dal 2 aprile 2025, grazie al decreto direttoriale n. 75 del Ministero del Lavoro, è in vigore il nuovo modello di Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) che esclude dal calcolo dell’ISEE titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti postali fino a un valore massimo di 50.000 euro per nucleo familiare. Questa modifica, introdotta dal DPCM del 14 gennaio 2025, rappresenta un passo significativo verso un sistema di valutazione più equo e aderente alla reale situazione economica delle famiglie italiane.
La decisione di escludere questi strumenti finanziari dal calcolo dell’ISEE nasce dalla volontà di non penalizzare i risparmi più sicuri e accessibili, spesso utilizzati dalle famiglie a basso reddito come forma di investimento a basso rischio. L’inclusione di questi valori nel calcolo dell’ISEE, infatti, poteva comportare un innalzamento dell’indicatore, precludendo l’accesso a importanti prestazioni sociali come l’assegno unico e il bonus nido.

Dettagli Operativi e Strumenti Finanziari Coinvolti
La nuova DSU richiede una particolare attenzione nella compilazione. I contribuenti dovranno indicare con precisione la giacenza dei seguenti strumenti finanziari al 31 dicembre dell’anno precedente alla presentazione della dichiarazione, sottraendo poi l’importo escluso fino a 50.000 euro:
Conti deposito e obbligazioni (codice “02”)
Conti deposito a risparmio libero di Poste Italiane e libretti postali (codice “03”)
Gestione patrimoniale (codice “06”)
Certificati di deposito e buoni fruttiferi postali (codice “07”)
Tra i titoli di Stato esclusi rientrano i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT), i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) e i Certificati di Credito del Tesoro (CCTeu).
È importante sottolineare che, per le DSU precompilate, è responsabilità del dichiarante eliminare o ridurre il valore dei rapporti finanziari precompilati dall’Agenzia delle Entrate per le tipologie di rapporto sopra indicate, sempre nel rispetto del limite massimo di 50.000 euro per nucleo familiare.
Un Sostegno Concreto per le Famiglie con Disabilità
Una rilevante innovazione riguarda i nuclei familiari in cui sono presenti soggetti con disabilità o non autosufficienti. La nuova modulistica ISEE introduce l’assenza, dal computo dei redditi, di talune categorie di sussidi, indennità e trattamenti assistenziali erogati in ragione della condizione di disabilità. Tale misura denota un significativo passo avanti nel supporto a queste famiglie, in riconoscimento delle loro specifiche necessità e con l’obiettivo di alleggerire il fardello economico connesso alla gestione della disabilità.
In aggiunta, la scala di equivalenza dell’ISEE introduce una maggiorazione pari a 0,5 in favore dei soggetti con disabilità, incrementando il peso del parametro rispetto alle famiglie che non presentano al loro interno persone con disabilità.
Come Orientarsi nel Nuovo Scenario ISEE
La pubblicazione del nuovo modello DSU e le relative istruzioni da parte dell’INPS (circolare n. 73 del 3 aprile 2025) hanno chiarito le modalità operative per l’applicazione delle nuove disposizioni. Tuttavia, la complessità della materia e la necessità di aggiornare la propria situazione economica potrebbero generare dubbi e incertezze tra i contribuenti.
L’INPS ha messo a disposizione un simulatore online per aiutare le famiglie a valutare la convenienza di presentare una nuova DSU. Questo strumento permette di inserire i propri dati reddituali e patrimoniali, con e senza l’inclusione dei titoli di Stato e dei libretti postali, e di verificare l’impatto sulla determinazione dell’ISEE.
È importante ricordare che le DSU presentate nel 2025 rimangono valide fino alla loro naturale scadenza. Pertanto, la decisione di presentare una nuova DSU deve essere valutata attentamente, tenendo conto della propria situazione economica e delle prestazioni sociali a cui si intende accedere.
ISEE 2025: Un’Opportunità per Ottimizzare l’Accesso ai Benefici Sociali
La riforma dell’ISEE rappresenta un’opportunità per molte famiglie italiane di migliorare l’accesso ai benefici sociali. L’esclusione dei titoli di Stato e dei libretti postali dal calcolo dell’ISEE, insieme alle misure a sostegno delle famiglie con disabilità, contribuisce a rendere il sistema di valutazione più equo e aderente alla realtà economica dei nuclei familiari.
È fondamentale che i contribuenti si informino adeguatamente sulle nuove disposizioni e valutino attentamente la propria situazione per sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla riforma.
Amici, parliamoci chiaro: l’ISEE è uno strumento fondamentale per accedere a molti servizi e agevolazioni. Questa nuova normativa, che esclude alcuni tipi di risparmi dal calcolo, è un’ottima notizia per tante famiglie. Ma attenzione, non è detto che convenga a tutti rifare subito la DSU. Valutate bene la vostra situazione, magari con l’aiuto del simulatore INPS, e decidete se è il caso di aggiornare l’ISEE. Ora, un concetto base di economia che si lega a questo tema è quello di asset allocation. In parole semplici, significa decidere come distribuire i propri risparmi tra diverse tipologie di investimento. La scelta di tenere una parte dei propri risparmi in titoli di Stato o libretti postali, ad esempio, può essere una strategia prudente per chi cerca sicurezza e stabilità.
Un concetto più avanzato è quello di ottimizzazione fiscale. In questo caso, si tratta di sfruttare al meglio le normative fiscali per ridurre il carico fiscale complessivo. La riforma dell’ISEE, ad esempio, può essere vista come un’opportunità per ottimizzare l’accesso ai benefici sociali, riducendo l’ISEE e aumentando le possibilità di ottenere agevolazioni.
Riflettete su questo: come state gestendo i vostri risparmi? State sfruttando al meglio le opportunità offerte dal sistema fiscale e dai benefici sociali? La conoscenza è potere, e informarsi è il primo passo per migliorare la propria situazione economica.