E-Mail: [email protected]
- Italgas ha avviato una trattativa per acquisire il 100% di 2i Rete Gas con valutazione tra 4-5 miliardi di euro.
- Il fabbisogno finanziario sarà coperto tramite un finanziamento-ponte garantito da J.P. Morgan, successivamente rifinanziato con strumenti di capitale e debito.
- Attualmente, Italgas serve 1.983 comuni con una capitalizzazione di mercato di 4,2 miliardi di euro e 2i Rete Gas ha chiuso il 2023 con un fatturato di 815 milioni di euro.
Italgas ha avviato una trattativa esclusiva per l’acquisizione del 100% di 2i Rete Gas, una mossa che potrebbe ridefinire il panorama della distribuzione del gas in Italia. La trattativa, annunciata dal gruppo guidato da Paolo Gallo, mira a esaminare i conti di 2i Rete Gas e formulare un’offerta vincolante agli azionisti, tra cui il fondo infrastrutturale F2i, i francesi di Ardian e gli olandesi di APG. La struttura dell’operazione potrebbe valere circa 4-5 miliardi di euro.
Per far fronte al fabbisogno finanziario, Italgas prevede di utilizzare un finanziamento-ponte garantito da J.P. Morgan, con successivo rifinanziamento tramite una combinazione di strumenti di capitale, debito e ibridi, al fine di mantenere il merito creditizio dell’azienda. Italgas, il cui primo socio è la Cassa Depositi e Prestiti, potrebbe anche procedere a un aumento di capitale, all’emissione di bond convertibili o al collocamento di obbligazioni.
L’obiettivo di Italgas è creare un campione nazionale e aumentare gli investimenti. Attualmente, Italgas serve 1.983 comuni e ha una capitalizzazione di mercato di 4,2 miliardi di euro, con ricavi di 1,8 miliardi e un margine operativo lordo di 1,2 miliardi. Sotto la regia di F2i, 2i Rete Gas ha chiuso il 2023 con un fatturato di 815 milioni di euro e un margine di profitto di 546 milioni.
L’unione tra le due maggiori aziende di distribuzione del metano in Italia comporterebbe rischi antitrust, che potrebbero essere mitigati attraverso la cessione di alcune attività per salvaguardare la concorrenza.
La quotazione di 2i Rete Gas
L’offerta di Italgas arriva mentre 2i Rete Gas è alle prese con il processo di quotazione in Borsa, curato da Goldman Sachs, BNP Paribas, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mediobanca. Le manovre per lo sbarco a Piazza Affari proseguono nonostante la due diligence di Italgas. Secondo indiscrezioni, il collocamento contemplerebbe la vendita di azioni per 600 milioni di euro, con una valutazione complessiva del gruppo di 5 miliardi di euro, di cui 3 miliardi di debito.
Il Consiglio di Amministrazione di 2i Rete Gas SpA, leader nella distribuzione del gas, ha approvato il 28 febbraio 2024 le alternative strategiche per la massimizzazione del valore, in un processo propedeutico alla quotazione su Euronext Milan (Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana). Il 12 maggio 2024, gli azionisti di 2i Rete Gas – F2i Sgr (detentore del 63,9%), Finavias S.a. (36,1%), Ardian e APG Asset Management – hanno ricevuto un’offerta non vincolante da Italgas SpA per l’acquisto del 100% di 2i Rete Gas. Senza interrompere il processo di quotazione, F2i Sgr e Finavias hanno accordato a Italgas un periodo di esclusiva per completare la due diligence prodromica a un’eventuale offerta di acquisto vincolante.
Le implicazioni finanziarie e strategiche
L’acquisizione di 2i Rete Gas da parte di Italgas rappresenta un’operazione di sistema che potrebbe unire il primo e il secondo operatore di mercato, creando un campione nazionale. Tuttavia, questa operazione comporta anche sfide finanziarie significative. Italgas ha avviato la negoziazione in esclusiva con F2i per l’acquisto del 100% del capitale di 2i Rete Gas, con una cifra sul piatto che dovrebbe essere almeno di 5 miliardi di euro.
Per finanziare l’operazione, Italgas utilizzerà un finanziamento-ponte garantito da J.P. Morgan, con successivo rifinanziamento tramite una combinazione di strumenti di capitale, debito o ibridi, con l’obiettivo di mantenere l’attuale merito creditizio. Tra gli azionisti di Italgas, Cdp Reti detiene il 26% e potrebbe essere coinvolta in un aumento di capitale, nell’emissione di bond convertibili o nel collocamento di obbligazioni.
Gli analisti ritengono che un’eventuale operazione potrebbe generare sinergie di costo, considerando che la struttura finanziaria delle due società ha un rapporto net debt/Rab non lontano dal 70%. Tuttavia, un’acquisizione di Italgas non finanziata interamente a debito potrebbe portare il rapporto Debt/Rab all’80%, un livello troppo alto rispetto al limite del 70% necessario per mantenere il rating.
Intermonte stima che potrebbe essere necessaria l’emissione di equity per un valore pari al 40-50% dell’equity value di 2i Rete Gas (700-900 milioni di euro). In alternativa, per scendere sotto il 70% di Debito/Rab senza ricorso all’equity, l’operazione potrebbe prevedere la cessione di una componente Rab di 2i Rete Gas pari a 1,5 miliardi di euro (circa il 30% di 2i Rete Gas).
Performance finanziaria di Italgas
Nel primo trimestre del 2024, Italgas ha registrato una crescita degli utili del 12%, raggiungendo i 125,3 milioni di euro. L’utile netto attribuibile al gruppo è stato di 117,6 milioni di euro, in aumento del 13,5% rispetto ai 103,6 milioni del periodo corrispondente del 2023. I ricavi totali sono stati di 431,3 milioni di euro, con un aumento dei ricavi regolati dalla distribuzione del gas (+11,2%) che ha compensato il calo dei ricavi diversi, diminuiti di 89,3 milioni di euro a causa della riduzione dei ricavi relativi alle attività di efficienza energetica, dovuta all’esaurirsi della spinta del Superbonus.
Gli investimenti tecnici sono stati di 160,9 milioni di euro, con 175 km di condotte di distribuzione del gas posate, di cui 104 in esercizio e 98 in Grecia. L’ebitda è salito del 9,6% a 325,7 milioni di euro, mentre l’ebit ha raggiunto i 192,7 milioni di euro (+11,7%).
Equita ritiene che il primo trimestre sia stato leggermente migliore delle stime per quanto riguarda l’ebitda e l’utile netto. Intermonte, sulla stessa linea d’onda, parla di “risultati in linea con le aspettative operative, con un risultato netto leggermente migliore”.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’operazione di acquisizione di 2i Rete Gas da parte di Italgas rappresenta una mossa strategica significativa nel panorama della distribuzione del gas in Italia. L’operazione, del valore stimato tra i 4 e i 5 miliardi di euro, mira a creare un campione nazionale nel settore, generando sinergie di costo e aumentando gli investimenti. Tuttavia, l’operazione comporta anche sfide finanziarie e regolamentari, con la necessità di mantenere il merito creditizio e di affrontare i rischi antitrust.
Una nozione base di economia e finanza correlata a questo tema è il *debito/rapporto di capitale (Debt/Equity Ratio)*, che misura il grado di indebitamento di un’azienda rispetto al suo capitale proprio. Questo rapporto è cruciale per valutare la sostenibilità finanziaria di un’operazione di acquisizione come quella in esame.
Una nozione avanzata di economia e finanza applicabile a questo tema è il *leverage buyout (LBO)*, una strategia di acquisizione in cui una società viene acquistata utilizzando una significativa quantità di capitale preso in prestito. Questo tipo di operazione può aumentare il rischio finanziario, ma può anche generare elevati rendimenti se gestito correttamente.
In definitiva, l’acquisizione di 2i Rete Gas da parte di Italgas rappresenta un’opportunità e una sfida, richiedendo una gestione attenta e strategica per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi.