Andamento delle borse europee: ecco come si sono comportate oggi

Le borse europee hanno mostrato un andamento positivo nella giornata odierna, con Francoforte che ha registrato un aumento del 0,54%, chiudendo a 18.782 punti. Parigi ha seguito con un incremento del 0,16%, mentre Londra ha chiuso con un lieve rialzo dello 0,02%, raggiungendo 8.343 punti. Piazza Affari ha mantenuto un progresso frazionale, con il FTSE MIB che ha segnato un +0,18%, stabilizzandosi a 33.880 punti. Il FTSE Italia All-Share ha raggiunto i 36.030 punti con un aumento dello 0,3%.

Settori e Titoli in Evidenza

A Milano, i settori difensivi come le utilities e la salute hanno bilanciato le vendite nei comparti bancari ed energetici. DiaSorin ha guidato la classifica dei titoli con un aumento del 2,29%, seguita da Recordati (+1,95%) e Leonardo (+1,71%). Hera ha registrato un incremento dell’1,35%. Al contrario, Banca MPS ha subito una perdita dell’1,33%, seguita da BPER (-1,33%) e Banco BPM (-1,32%). Tenaris ha registrato una contrazione dell’1,14%.

Per quanto riguarda le medie capitalizzazioni, Maire Tecnimont ha segnato un notevole aumento del 9,10%, mentre Tinexta ha registrato un +5,42%. Alerion Clean Power e Webuild hanno chiuso con incrementi rispettivamente dell’1,42% e dell’1,21%. Tra i ribassi, Philogen ha perso l’1,84%, Cementir ha registrato una limatura dell’1,22% e Ferragamo ha chiuso sotto i livelli della vigilia.

Fattori Macroeconomici e Inflazione

L’attenzione degli operatori si è concentrata sui conti di Nvidia, considerati un termometro dello stato di salute del settore tecnologico, e sui dati dell’inflazione negli Stati Uniti. La crescita della massa monetaria M3 nell’Eurozona è risultata deludente, con un aumento del 2% contro le attese del 2,7%. L’Istat ha confermato un nuovo calo del fatturato dell’industria a luglio.

Il cambio Euro/Dollaro USA ha continuato la seduta sotto la parità, con un calo dello 0,52%. L’oro ha perso terreno, scambiando a 2.506,2 dollari l’oncia con una ritracciamento dello 0,74%. Il petrolio (Light Sweet Crude Oil) ha subito un crollo dell’1,85%, scendendo a 74,13 dollari per barile. Lo spread ha consolidato i livelli della vigilia, con un aumento di 140 punti base e il rendimento del BTP decennale al 3,62%.

Attese per Nvidia e Impatti sul Mercato

Il titolo Nvidia, cresciuto oltre il 150% dall’inizio dell’anno, è considerato uno dei motori principali del mercato azionario statunitense. Tuttavia, le aspettative elevate potrebbero avere un impatto negativo in caso di piccole divergenze nei risultati trimestrali. Domani l’agenda macroeconomica include appuntamenti rilevanti come l’inflazione armonizzata dei Paesi dell’Eurozona e la lettura preliminare del PIL del secondo trimestre degli Stati Uniti.

Nel contesto attuale, ING ha indicato che i tassi d’interesse elevati potrebbero determinare una debolezza nei prestiti per imprese e famiglie. Fitch Ratings ha segnalato che l’aumento significativo dei casi di mpox (vaiolo delle scimmie) e gli sforzi per frenarne la diffusione nell’Africa subsahariana potrebbero pesare sull’attività economica e erodere i parametri fiscali dei Paesi colpiti.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la giornata odierna ha visto un andamento positivo delle borse europee, con Francoforte in testa. Piazza Affari ha mantenuto un progresso frazionale, bilanciando vendite nei settori bancari ed energetici con acquisti nei comparti difensivi. L’attenzione degli operatori è rivolta ai conti di Nvidia e ai dati macroeconomici, con particolare focus sull’inflazione e sulla crescita della massa monetaria.

Nozione base di economia e finanza: La *massa monetaria M3 rappresenta l’insieme del denaro in circolazione in un’economia, inclusi contanti, depositi a breve termine e altri strumenti liquidi. Un aumento della massa monetaria può indicare una maggiore disponibilità di liquidità, ma può anche portare a pressioni inflazionistiche se non bilanciato da una crescita economica corrispondente.

Nozione avanzata di economia e finanza: Il tasso di interesse reale* è il tasso di interesse nominale corretto per l’inflazione. Esso rappresenta il costo effettivo del denaro per i mutuatari e il rendimento reale per i prestatori. In un contesto di tassi di interesse elevati e inflazione bassa, il tasso di interesse reale può essere elevato, influenzando negativamente la domanda di prestiti e gli investimenti.

Riflettendo su questi concetti, possiamo comprendere meglio le dinamiche che influenzano i mercati finanziari e l’economia globale. La capacità di interpretare correttamente i dati economici e le loro implicazioni è fondamentale per prendere decisioni informate e strategiche.