Azioni sottovalutate: ecco le opportunità nascoste nel FTSE MIB

Negli ultimi tre anni, il FTSE MIB ha compiuto un balzo considerevole, superando il 50% e toccando i livelli più alti dal 2007, con l’obiettivo di raggiungere la soglia dei 40.000 punti. Questo risultato lo pone tra gli indici azionari più performanti a livello globale, in competizione con l’S&P 500. Comunque, questa espansione non ha coinvolto in modo omogeneo tutte le principali società italiane. Alcune aziende, pur conservando fondamentali robusti e piani strategici incoraggianti, hanno mostrato una performance inferiore rispetto all’indice.

Titoli Sottovalutati: Un’Opportunità di Recupero?

Tra le imprese che non hanno tratto il massimo vantaggio dal rialzo di Piazza Affari, emergono nomi come Nexi, Telecom Italia e StMicroelectronics. Queste società, leader nei loro settori, hanno evidenziato un andamento meno brillante rispetto all’evoluzione generale del mercato.

Nexi, protagonista nel campo dei sistemi di pagamento digitali, ha visto il suo valore contrarsi di oltre il 60% negli ultimi tre anni, a causa dell’aumento della concorrenza e dell’incertezza normativa. Nonostante ciò, il settore dei pagamenti digitali mantiene un’importanza strategica, sostenuto dalla crescita dell’ecommerce e dalla transizione al digitale. Le analisi più recenti stabiliscono un prezzo obiettivo medio di 6,9 euro, lasciando intendere un incremento potenziale del 30% rispetto ai valori attuali. Recentemente, la società ha reso pubblico un piano per la restituzione di capitale ai propri azionisti per un ammontare di 600 milioni di euro.

Telecom Italia ha vissuto anni complessi, caratterizzati da riorganizzazioni, un debito elevato e incertezze legate al progetto della rete unica, registrando una diminuzione di oltre il 28% nello stesso periodo. Gli analisti mantengono una visione positiva sul titolo, con un prezzo target medio di 0,35 euro, prospettando un possibile apprezzamento del 28%.
StMicroelectronics, gigante europeo dei semiconduttori, ha sofferto della natura ciclica del settore e di una maggiore pressione competitiva, con una diminuzione del 34% circa negli ultimi tre anni. L’azienda continua a investire in innovazione e a mantenere una posizione di spicco nel mercato globale dei semiconduttori.

Ferrari e Stellantis: Un Quadro Contrastante

Mentre il FTSE MIB tocca nuovi vertici, alcune azioni del settore automobilistico manifestano segnali di affaticamento. Ferrari e Stellantis si trovano a fronteggiare difficoltà specifiche che influenzano il loro rendimento in Borsa.

Ferrari ha mostrato una fase di contrazione dal massimo storico, con una candela shooting star registrata a febbraio, tipica di un pattern di inversione. Il prezzo è sceso fino a 400 euro, come previsto, e ora sta provando un rimbalzo. La prima resistenza si trova in area 435 euro, seguita dalla resistenza principale a 447 euro.

La situazione di Stellantis permane problematica e incerta. Attualmente il valore è di 11,60 euro e ha ripreso la discesa dopo aver tentato un recupero. A marzo si registra una performance negativa del 6,20% e da inizio 2025 è tornata in territorio negativo con un calo del 7,33%.

DiaSorin: Capacità di tenuta nel comparto della diagnostica

DiaSorin, impresa specializzata in diagnostica, ha visto il suo valore ridursi del 25% in conseguenza del calo della domanda di test connessi alla pandemia. Ciò nonostante, la ditta dispone di una solida situazione finanziaria e continua a investire in nuovi ambiti di mercato, elemento che potrebbe agevolare una ripresa del valore azionario nel medio termine.
Mediobanca Research ritiene che presenterà una buona performance di risultati per l’ultimo trimestre, con un aumento del fatturato intorno alla decina di punti percentuali e un margine Ebitda al di sopra del 33%, un livello che dovrebbe consentire all’azienda di raggiungere i propri obiettivi per il 2024 con vendite per circa 1,19 miliardi di euro.

Prospettive Future: Navigare le Opportunità e le Sfide

Il mercato azionario italiano offre un panorama diversificato, con opportunità di crescita e sfide da affrontare. La capacità di individuare i titoli sottovalutati e di comprendere le dinamiche settoriali può fare la differenza per gli investitori. La situazione di aziende come Nexi, Telecom Italia e StMicroelectronics suggerisce che, nonostante le difficoltà, esistono margini di recupero e potenziale di crescita. Allo stesso tempo, la performance di Ferrari e Stellantis evidenzia l’importanza di monitorare attentamente i segnali di mercato e di adattare le strategie di investimento di conseguenza.

Oltre la Superficie: Comprendere il Valore Intrinseco

Nel complesso scenario economico, è fondamentale comprendere il concetto di valore intrinseco di un’azienda. Questo valore rappresenta la stima del reale valore di un’attività, basata su un’analisi approfondita dei suoi fondamentali, come i flussi di cassa futuri, la crescita prevista e il rischio associato.

Un concetto avanzato, ma cruciale, è l’analisi del discounted cash flow (DCF). Questa metodologia permette di stimare il valore attuale di un’azienda, scontando i flussi di cassa futuri al tasso di rendimento richiesto. In questo modo, si può determinare se un titolo è sottovalutato o sopravvalutato rispetto al suo valore intrinseco. Capire il valore intrinseco di un’azienda è come guardare oltre la facciata di un edificio per scoprire la solidità delle sue fondamenta. Ti permette di prendere decisioni più informate e di evitare di farti trascinare dalle emozioni del mercato. In fondo, investire non è solo una questione di numeri, ma di comprensione profonda del valore reale delle cose.